TEVERE. DOTTORINI (VERDI-CIVICI): IL FIUME NON PUO DIVENTARE UNA DISCARICA
Il capogruppo dei Verdi e civici in Regione chiede rassicurazioni alla responsabile dell'Arpa
"Speriamo che sia stato solo un campanello d'allarme. Certo, nessuno può abbassare la guardia, il Tevere non può diventare un canale dove riversare scarti e rifiuti aziendali. C'è bisogno di una politica delle acque e del territorio che salvaguardi la salute dell'ambiente e delle persone, puntando sulle potenzialità economiche e turistiche della vallata". Lo ha detto il capogruppo dei Verdi e civici in Regione Oliviero Dottorini, commentando il caso di inquinamento da liquami che ha colpito nella giornata di ieri il Tevere. "Ho sentito personalmente la dottoressa Sara Passeri, responsabile dell'Arpa per l'alta Umbria, per chiedere informazioni riguardo ai danni all'ecosistema e alle persone. Non si hanno ancora dati analitici - ha spiegato l'esponente del Sole che ride -, ma pare che il fiume abbia reagito bene. Certo, i liquami bovini riversati avranno conseguenze sulla salute del fiume.
Tuttavia l'Arpa assicura di non aver riscontrato morìa di pesci e questo è già un primo dato rassicurante. Restiamo in attesa di riscontri più precisi. Il Tevere è una ricchezza per l'Umbria e per l'Altotevere, non possiamo permettere che venga lasciato a se stesso. Occorre una rivitalizzazione a livello di qualità delle acque e di vivibilità, attuando maggiori controlli anche riguardo ai possibili prelievi abusivi. L'area golenale del Tevere può diventare il trait d'union delle realtà storiche, culturali, artistiche, produttive ed enogastronomiche del nostro territorio".
Perugia, 31 maggio 2005
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