Venezia-Orte/ Donati (Verdi): "Prima di una nuova autostrada inutile, puntare su adeguamento E45".
Fare una ricognizione su risorse e priorità della L. Obiettivo. I cantieri in corso sono senza soldi.
"Anziché insistere con il progetto di una nuova autostrada E45- E55, da Orte a Mestre, è necessario fare una attenta ricognizione su priorità infrastrutturali e risorse della legge Obiettivo. Oggi non ci sono soldi neppure per i cantieri in corso, quindi è del tutto insensato parlare di nuove opere, peraltro inutili, semmai bisogna puntare sulla messa in sicurezza della E45, sul trasporto ferroviario e cabotaggio". Lo dichiara la senatrice Anna Donati, responsabile Mobilità e Infrastrutture dei Verdi.
"La nuova autostrada, lunga 400 chilometri e che attraversa sei regioni, trasformerebbe territori delicati come quello del parco del Delta del Po, e di alto pregio come quello umbro e marchigiano, in un itinerario autostradale per il traffico pesante. Quest'ultimo - continua - dovrebbe invece trovare una soluzione con le autostrade del mare, per quanto riguarda la Romea Commerciale E55 (Mestre-Ravenna) e il trasporto su rotaia, nonché sulla messa in sicurezza della E45 (Ravenna-Orte)". "Come indicato nel programma dell'Unione - sottolinea l'esponente del 'Sole che Ride' - serve una ricognizione della legge Obiettivo, che peraltro si è dimostrata completamente fallimentare. E' necessario rivedere le priorità infrastrutturali (attraverso una Valutazione ambientale strategica), e 'rafforzare il ruolo degli enti territoriali, per rendere generalizzato e inderogabile il ricorso alla valutazione di impatto ambientale, per potenziare le capacità di controllo, monitoraggio e di vigilanza complessiva sul ruolo e sull'operato dell'istituto del General contractor.' Inoltre -aggiunge - vorrei ricordare come degli oltre 250 interventi previsti dal governo Berlusconi, il cui costo è lievitato nel frattempo da 126 a 264 miliardi di euro, solo 60 cantieri sono partiti e di questi appena la metà ha avuto un finanziamento".
"La nuova opera ha un costo di 10 miliardi di euro che - conclude Donati - per il 50% sarà a carico dello Stato. Ma ad oggi non ci sono risorse pubbliche neanche per portare avanti i lavori dei cantieri in corso, quindi è del tutto insensato continuare ad insistere con un nuovo progetto autostradale inutile, devastante e senza risorse: si punti, invece, sull'adeguamento e messa in sicurezza della attuale E45".
Roma, 14 giugno 2006
Fare una ricognizione su risorse e priorità della L. Obiettivo. I cantieri in corso sono senza soldi.
"Anziché insistere con il progetto di una nuova autostrada E45- E55, da Orte a Mestre, è necessario fare una attenta ricognizione su priorità infrastrutturali e risorse della legge Obiettivo. Oggi non ci sono soldi neppure per i cantieri in corso, quindi è del tutto insensato parlare di nuove opere, peraltro inutili, semmai bisogna puntare sulla messa in sicurezza della E45, sul trasporto ferroviario e cabotaggio". Lo dichiara la senatrice Anna Donati, responsabile Mobilità e Infrastrutture dei Verdi.
"La nuova autostrada, lunga 400 chilometri e che attraversa sei regioni, trasformerebbe territori delicati come quello del parco del Delta del Po, e di alto pregio come quello umbro e marchigiano, in un itinerario autostradale per il traffico pesante. Quest'ultimo - continua - dovrebbe invece trovare una soluzione con le autostrade del mare, per quanto riguarda la Romea Commerciale E55 (Mestre-Ravenna) e il trasporto su rotaia, nonché sulla messa in sicurezza della E45 (Ravenna-Orte)". "Come indicato nel programma dell'Unione - sottolinea l'esponente del 'Sole che Ride' - serve una ricognizione della legge Obiettivo, che peraltro si è dimostrata completamente fallimentare. E' necessario rivedere le priorità infrastrutturali (attraverso una Valutazione ambientale strategica), e 'rafforzare il ruolo degli enti territoriali, per rendere generalizzato e inderogabile il ricorso alla valutazione di impatto ambientale, per potenziare le capacità di controllo, monitoraggio e di vigilanza complessiva sul ruolo e sull'operato dell'istituto del General contractor.' Inoltre -aggiunge - vorrei ricordare come degli oltre 250 interventi previsti dal governo Berlusconi, il cui costo è lievitato nel frattempo da 126 a 264 miliardi di euro, solo 60 cantieri sono partiti e di questi appena la metà ha avuto un finanziamento".
"La nuova opera ha un costo di 10 miliardi di euro che - conclude Donati - per il 50% sarà a carico dello Stato. Ma ad oggi non ci sono risorse pubbliche neanche per portare avanti i lavori dei cantieri in corso, quindi è del tutto insensato continuare ad insistere con un nuovo progetto autostradale inutile, devastante e senza risorse: si punti, invece, sull'adeguamento e messa in sicurezza della attuale E45".
Roma, 14 giugno 2006
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