Interrogazione alla giunta: "Necessario valutare l'assetto finale dell'area tenendo conto degli aspetti ambientali, urbanistici, paesaggistici e culturali"

I consiglieri regionali Oliviero Dottorini (Idv) e Enzo Ronca (Pd) hanno presentato una interrogazione alla giunta per sapere se intende intervenire per una revisione complessiva del progetto avanzato dal comune di Passignano sul Trasimeno e dalla società Michelangelo Costruzioni srl, proprietaria dei terreni, che prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria sull'area denominata ex-Sai e sulle aree limitrofe, prospicienti le rive del lago.
"Ricordiamo - spiegano i due consiglieri - che questo progetto interessa una superficie di circa 11,5 ettari tra la ferrovia e la riva del lago Trasimeno. Di questi, circa 13mila metri quadri saranno destinati a parcheggio e ben 53mila saranno utilizzati a fini edificatori. Lo scenario finale prevede cubature per un totale di circa 170mila metri cubi, di cui 90mila a destinazione residenziale, 64mila a destinazione direzionale commerciale e 18mila a destinazione turistico produttivo. Una colata di cemento, in grado di stravolgere l'assetto dell'intero territorio senza contropartite significative per la collettività".
"Non è accettabile - spiega Dottorini - un progetto, come quello dell'Ex-Sai, che sembra ritagliato sulle esigenze dei privati e che compromette fortemente le potenzialità economiche, ambientali e turistiche del lago. Quel piano va rimesso in discussione e rivisto radicalmente, coinvolgendo cittadini, associazioni e forze politiche. Riteniamo che la regione debba dare una risposta politica ad un problema politico, non ci accontentiamo dei tecnicismi degli apparati. Il fatto che a questa nostra richiesta si aggiunga oggi anche quella del collega Ronca credo sia significativo e testimoni un interesse crescente su questo problema. Adesso occorre una risposta concreta".
Commenta Ronca: "La revisione progettuale non potrà prescindere da scelte di alta qualità urbanistica che sappiano coniugare tutte le implicazioni ambientali, paesaggistiche e culturali; scelte che dovranno essere costruite insieme alla popolazione e alle forze sociali ed economiche locali con la consapevolezza di lavorare ad un progetto a valenza regionale".
Perugia, 27 novembre 2009

I consiglieri regionali Oliviero Dottorini (Idv) e Enzo Ronca (Pd) hanno presentato una interrogazione alla giunta per sapere se intende intervenire per una revisione complessiva del progetto avanzato dal comune di Passignano sul Trasimeno e dalla società Michelangelo Costruzioni srl, proprietaria dei terreni, che prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria sull'area denominata ex-Sai e sulle aree limitrofe, prospicienti le rive del lago.
"Ricordiamo - spiegano i due consiglieri - che questo progetto interessa una superficie di circa 11,5 ettari tra la ferrovia e la riva del lago Trasimeno. Di questi, circa 13mila metri quadri saranno destinati a parcheggio e ben 53mila saranno utilizzati a fini edificatori. Lo scenario finale prevede cubature per un totale di circa 170mila metri cubi, di cui 90mila a destinazione residenziale, 64mila a destinazione direzionale commerciale e 18mila a destinazione turistico produttivo. Una colata di cemento, in grado di stravolgere l'assetto dell'intero territorio senza contropartite significative per la collettività".
"Non è accettabile - spiega Dottorini - un progetto, come quello dell'Ex-Sai, che sembra ritagliato sulle esigenze dei privati e che compromette fortemente le potenzialità economiche, ambientali e turistiche del lago. Quel piano va rimesso in discussione e rivisto radicalmente, coinvolgendo cittadini, associazioni e forze politiche. Riteniamo che la regione debba dare una risposta politica ad un problema politico, non ci accontentiamo dei tecnicismi degli apparati. Il fatto che a questa nostra richiesta si aggiunga oggi anche quella del collega Ronca credo sia significativo e testimoni un interesse crescente su questo problema. Adesso occorre una risposta concreta".
Commenta Ronca: "La revisione progettuale non potrà prescindere da scelte di alta qualità urbanistica che sappiano coniugare tutte le implicazioni ambientali, paesaggistiche e culturali; scelte che dovranno essere costruite insieme alla popolazione e alle forze sociali ed economiche locali con la consapevolezza di lavorare ad un progetto a valenza regionale".
Perugia, 27 novembre 2009
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