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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

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"La Regione garantisce risorse da mille a 5mila euro per ogni gruppo d'acquisto solidale. Sostegno al rapporto diretto tra produttori e consumatori"

GAS. DOTTORINI: LE DOMANDE PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI PREVISTI DALLA LEGGE VANNO PRESENTATE ENTRO IL 30 SETTEMBRE

"Il 30 settembre scadono i termini per presentare la domanda di accesso ai contributi stanziati per sostenere i Gruppi d'acquisto solidale. E' importante che i comuni interessati ed i gruppi d'acquisto operanti nel territorio regionale si attivino per presentare le domande in tempo utile per accedere ai contributi previsti dalla legge che vanno da un minimo di mille ad un massimo di 5mila euro per gruppo". Con queste parole il capogruppo Idv Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge 1/2011 sui Gas e presidente di Umbria migliore, sollecita i soggetti interessati a sfruttare questi ultimi giorni per presentare le richieste di accesso ai finanziamenti previsti.
"La regione Umbria  - spiega Dottorini - è stata la prima in Italia a legiferare su questa materia e, nonostante i pesantissimi tagli sulle finanze pubbliche, è riuscita a reperire le risorse per finanziare questa legge, dimostrando un'attenzione particolare verso nuove forme di economia sostenibile. D'altronde la pratica dei gruppi d'acquisto, dove domanda e offerta si incontrano senza alcuna intermediazione, è sempre più diffusa in quanto consente a tantissime famiglie di portare in tavola prodotti locali, di altissima qualità  e a prezzi competitivi e ai produttori di vendere in maniera dignitosa le proprie produzioni. Le risorse che la Regione è stata in grado di rendere disponibili aiuteranno a sviluppare la rete tra le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget ridotti e gli agricoltori locali costretti a svendere le loro produzioni, a volte anche eccellenti, ma estranee ai canali della grande distribuzione. Siamo convinti che da questo nuovo modello di consumo e di distribuzione possano nascere fermenti interessanti per la nostra agricoltura, con effetti positivi per la salute e per l'economia regionale". ".
"Oltre il sostegno diretto, la legge prevede tra l'altro che i Comuni  possano  mettere a disposizione dei Gruppi d'acquisto solidali adeguati spazi per lo scambio dei prodotti. Un ulteriore sostegno piccolo ma significativo a quei gruppi e associazioni che decidono di acquistare prodotti a km zero, biologici, di qualità, a tutto vantaggio di consumi consapevoli e produzioni salubri e rispettose dell'ambiente".

Perugia, 19 settembre 2013
"La legge umbra, la prima in Italia, è ormai operativa e finanziata. Contributi tra mille e 5mila euro per i Gas regionali, priorità a km zero, filiera corta, prodotti biologici e di qualità"

CONSUMATORI. DOTTORINI (IDV): GIA' DISPONIBILI I CONTRIBUTI PER I GRUPPI D'ACQUISTO SOLIDALI (GAS). LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 30 SETTEMBRE

"I gruppi d'acquisto solidali (Gas) presenti in Umbria possono fin da ora presentare richiesta di accesso ai contributi stanziati per la legge regionale approvata nel 2011. Le domande vanno presentate, sulla base del disciplinare attuativo, entro il 30 settembre 2012. Finalmente entra nel vivo e acquista piena operatività un provvedimento, il primo in Italia in materia, che 'Idv ha promosso e sostenuto. Con la manovra finanziaria la Regione ha stanziato 70mila euro che ora i consumatori aderenti ai Gas potranno richiedere per sostenere le spese di funzionamento e gestione dei propri gruppi d'acquisto". Sono le parole con cui Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori e primo firmatario della legge 1/2011, annuncia la possibilità per i cittadini di accedere ai finanziamenti previsti.
"E' importante - insiste Dottorini - che i gruppi diffusi nella regione si attivino per presentare le domande in tempo utile per potere accedere ai contributi previsti dalla legge che, è giusto ricordarlo, vanno da un minimo di mille a un massimo di 5 mila euro per gruppo. In base a questa legge i Comuni potranno mettere a disposizione dei Gruppi locali adeguati spazi per lo scambio dei prodotti. Un sostegno piccolo ma significativo ai quei gruppi e associazioni che decidono di acquistare prodotti a km zero, biologici, di qualità, a tutto vantaggio di consumi consapevoli e produzioni salubri e rispettose dell'ambiente".
"Si tratta di una legge, la prima in Italia su questa materia, - specifica Dottorini - che finalmente torna a segnalare l'Umbria tra le regioni più attente alle nuove forme di economia sostenibile. Le risorse che la regione è stata in grado di rendere disponibili aiuteranno a sviluppare la rete tra le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget ridotti e gli agricoltori locali costretti a svendere le loro produzioni, a volte anche eccellenti, ma estranee ai canali della grande distribuzione. Siamo convinti che da questo nuovo modello di consumo e di distribuzione possano nascere fermenti interessanti per la nostra agricoltura, con effetti positivi per la salute e per l'economia regionale".

Perugia, 22 giugno 2012

- Scarica il disciplinare e il modello per la domanda

- Scarica la legge regionale "Norme per il sostegno dei gruppi d'acquisto solidale e popolare (GASP) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualità"

Gruppi di acquisto solidali e popolari

"I Gasp potranno far conto su contributi da 2 a 5mila euro. Una risposta concreta per mettere in contatto famiglie e produttori di qualità" 

GAS. DOTTORINI (IDV): PUBBLICATO OGGI REGOLAMENTO E MODELLO DOMANDE A FAVORE DEI GRUPPI UMBRI. E' LA PRIMA LEGGE IN ITALIA

"Un atto importante, che ci riempie di soddisfazione perché rende pienamente operativa la legge regionale sui Gruppi di acquisto solidali e popolari. E' importante che i gruppi diffusi nella regione si attivino per presentare le domande in tempo utile per potere accedere ai contributi previsti dalla legge. Il regolamento si configura come uno strumento al servizio dei cittadini e delle associazioni che credono in un modello di commercio in grado di armonizzare le esigenze di produttori e consumatori, garantendo qualità, rispetto dell'ambiente e risparmio per tante famiglie". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta la pubblicazione stamane nel Bollettino ufficiale della Regione del regolamento e dei modelli di domanda per accedere ai benefici e alle agevolazioni della legge regionale sui Gruppi di acquisto solidali.
"La legge  - ricorda Dottorini, promotore della legge - dispone di una dotazione finanziaria di circa 120mila euro suddivisi in interventi che vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 5 mila euro per gruppo. Un sostegno piccolo ma significativo ai quei gruppi e associazioni che decidono di acquistare prodotti a km zero, di qualità, a tutto vantaggio di consumi consapevoli e produzioni salubri e rispettose dell'ambiente. Si tratta di una legge che finalmente torna a segnalare l'Umbria tra le regioni più attente alle nuove forme di economia sostenibile".  
"La legge, la prima in Italia su questa materia - conclude Dottorini - aiuterà a sviluppare la rete tra le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget ridotti e gli agricoltori locali costretti a svendere le loro produzioni, a volte anche eccellenti ma estranee ai canali della grande distribuzione. Una legge che diversi consiglieri regionali di altre regioni italiane ci richiedono, nella generale convinzione che da questo nuovo canale possano nascere fermenti interessanti per la  nostra agricoltura, con effetti positivi per la salute e per l'economia di tutti".

Perugia, 16 dicembre 2011

  • Scarica il regolamento e il modello per la domanda (entro 31 dicembre 2011)



"Grazie alla nostra legge i gruppi d'acquisto umbri saranno i primi, in Italia, a ricevere un incentivo econonomico". Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei Valori in Consiglio e primo firmatario della legge sui Gasp, oggi deliberata in II Commissione, non nasconde la propria soddisfazione per l'importante risultato che coglie sul nascere un fenomeno sempre più presente in Italia. "Il finanziamento ammonta a 120 mila euro complessivi, suddivisi in interventi che vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 5 mila euro per gruppo, tutto a sostegno dell'agricoltura di qualità e a chilometro zero. Un sostegno piccolo ma significativo a chi produce in modo onesto e consapevole e che finalmente torna a segnalare l'Umbria tra le regioni più attente alle nuove forme di economia sostenibile".  
La legge aiuterà a sviluppare la rete tra le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget ridotti e gli agricoltori locali costretti a svendere le loro produzioni, a volte anche eccellenti ma estranee ai canali della grande distribuzione.
"Una legge - conclude Dottorini - richiesta da diversi consiglieri regionali di altre regioni italiane, nella generale convinzione che da questo nuovo canale possano nascere fermenti interessanti per la  nostra agricoltura, con effetti positivi per la salute di tutti".

Perugia, 7 dicembre 2011

Riportiamo di seguito l'intervista del web magazine eart a Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori e primo firmatario della legge regionale umbra sui Gruppi di acquisto solidali.
L'intervista completa a questo link

GAS. DOTTORINI (IDV): APPROVAZIONE LEGGE GRANDE RISULTATO. UMBRIA ALL'AVANGUARDIA SU QUALITA', FILIERA CORTA E KM ZERO

Il mondo dei GAS racchiude in sé diversi paradigmi: da quello squisitamente aggregativo e monetario, a quello ben più ampio e interessante a livello di ricadute sociali e dal punto di vista comunicativo del benessere. Ne parliamo con il Consigliere Regionale della Regione Umbria Oliviero Dottorini, promotore della prima legge regionale Italiana in materia di GAS, come già di leggi sul commercio equo e solidale, sul Green Public Procurement ed altre di questo tenore.

AS: Innanzitutto perché una legge sui GAS?

OD: Uno dei motivi per cui mi impegno in politica è quello di cercare di dare spazio a forme e modelli, anche economici, alternativi rispetto a quelli che conosciamo. Nello specifico, per cercare di venire incontro alle esigenze di produttori e consumatori, specialmente in un periodi di crisi come l'attuale. Famoso è l'esempio della carota, ma potremmo farne altri: al produttore vengono dati 9 centesimi al kg, mentre al banco del supermercato ce la ritroviamo a non meno di 1 euro al Kg. Questo delta ci dice chiaramente che c'è marginalità per immaginare modalità e modelli diversi rispetto a quelli che conosciamo, semplicemente eliminando alcuni passaggi e distorsioni durante la filiera. La legge cerca di assecondare così un'esigenza sempre più forte nei consumatori, quella di avere prodotti di cui si conosce origine e qualità, al contrario dell'attuale tendenza alla standardizzazione. Una maggior soddisfazione per i produttori, per i consumatori e anche un maggior rispetto dell'ambiente: viene calcolato che ogni nostro pasto percorre in media 1900 km. Il costo ambientale è evidente. Promuovere una legge sui GAS e la filiera corta, significa anche andare ad attenuare tale impatto. Questi sono i motivi principali.

AS: Il disegno di legge si intitola: "Norme per il sostegno dei gruppi d'acquisto solidale e popolare (GASP) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualità". All'acronimo GAS è stato aggiunto popolare, come mai?

OD: I lavori della commissione hanno portato ad aggiungere al disegno di legge questa ulteriore definizione per sottolineare come non vengano soltanto promossi gruppi che hanno prodotti di qualità, biologici o a filiera corta, ma quelli che puntano sul potere d'acquisto delle famiglie. Un doveroso accento da parte della commissione al risparmio.

AS: Ovviamente il basso costo ed il risparmio sono una componente importante, ma credo che la qualità del prodotto e la relazione di fiducia che si instaura in un gruppo siano le reali argomentazioni di vendita del "prodotto GAS". Come il disegno di legge tiene conto di queste peculiarità?

OD: Il rapporto è biunivoco sia per il consumatore, che per il produttore: la fiducia è un elemento fondamentale. Penso ad esempio a realtà come Genuino Clandestino, movimenti che cercano di superare le barriere poste dalle certificazioni classiche le quali hanno dei costi per il piccolo produttore troppo elevati, basati completamente sulla fiducia personale. Del resto 50 anni fa tutto il prodotto non era impersonale, era il prodotto del Signor Mario, il suo prodotto: lo conosco, so come lavora e di conseguenza mi fido. Non a caso le tre linee guida ispiratrici del disegno di legge sono: filiera corta, km zero e prodotti di qualità. E' chiaro che filiera corta non equivale necessariamente a km zero: ci sono prodotti a km zero che hanno una filiera lunghissima, come prodotti a filiera corta che non sono assolutamente a km zero. Pensiamo ai prodotto del mercato equo e solidale, ad esempio il caffè. Sempre per quanto riguarda l'aspetto economico ci sono altri criteri come quelli del numero. Un gruppo con 15 affiliati e uno da 200 si suppone avranno necessità organizzative diverse. Onde evitare che si costituiscano gruppi solamente ai fini del finanziamento, il gruppo deve essere costituito da almeno 6 mesi. Verranno fatti dei controlli a campione per accertarsi che gli scambi avvengano davvero. Nella legge inoltre c'è anche un punto in cui si dice che la Regione adotta percorsi sperimentali di certificazioni biologiche meno onerosi per i piccoli produttori convenzionali.

AS: Quindi questa legge agisce sulla domanda ed indirettamente sui consumatori e produttori coinvolti?.

OD: Esatto. Abbiamo fatto un audit preventivo anche sugli imprenditori agricoli. Alcuni dicevano: "noi chiudiamo perché non stiamo più sul mercato". Adesso vivono soltanto rifornendo GAS oppure il piccolo negozio di prossimità o piccole rivendite in loco. E' chiaro che questa non è la risposta alla crisi dell'agricoltura. Noi cercando di incentivare i consumatori, i mercati, le mense, i ristoratori ad utilizzare prodotti a filiera corta o a km zero. Questo può influenzare il mercato e stimolare soprattutto la domanda locale, sicuramente non è la cura, ma può essere una parte della soluzione. Ci sono altri strumenti specifici, come il piano di sviluppo rurale per i problemi dell'agricoltura.

AS: Trattando di argomentazioni di vendita, è innegabile che spesso si sottovaluta l'aspetto comunicativo: dal packaging, alla distribuzione, alla corretta informazione sui valori nutrizionali, la provenienza, i metodi di coltivazione, la cultura della stagionalità, tutti valori aggiunti che potrebbero arricchire dal punto di vista comunicativo il "prodotto GAS". Ci sarà una quota del finanziamento dedicata alla comunicazione ambientale?

OD: Certamente. Quasi la metà del finanziamento è dedicato alla comunicazione. Il resto del finanziamento è di sostegno alle spese, in questo abbiamo fatto attenzione di non andar a ledere le normative sul libero commercio. Non andiamo a finanziare i GAS come soggetto antagonista al mercato. Per costruire la proposta di legge abbiamo svolto un po' di lavoro sul campo e ci siamo domandati: che cosa manca a questi gruppi per essere attivi? Il 90 % ci hanno detto "ci manca un luogo dove effettuare lo scambio. Dove lo facciamo? Per strada?". Oppure avere una bilancia, un computer, una stampante o costi organizzativi vari. Quindi una parte riguarda problemi di organizzazione spicciola e una parte va alla comunicazione. C'è sicuramente un problema nella diffusione dei prodotti di qualità (non limitando il campo al biologico o ad un marchio di qualità o certificato), ed in questo la comunicazione può di certo aiutare.

AS: Cos'altro avete rilevato nei lavori di preparazione del testo?

OD: Uno dei problemi fondamentali è che fino a che restiamo su piccola scala va tutto bene. Se siamo nell'ordine di 15, 20 o 50 famiglie (ne esiste uno a Perugia che comprende 200 famiglie) va tutto bene ma, nel momento in cui, come è negli obiettivi di questo progetto di legge, vogliamo incentivare questa tipologia di approvvigionamento anche nelle mense, la questione si complica. La legge da priorità negli appalti a chi ha una percentuale almeno del 35% di prodotti a km zero o filiera corta. Ma mentre per quanto riguarda i piccoli GAS si utilizza quello che c'è di stagione, per quanto riguarda le mense c'è la necessità della continuità nell'approvvigionamento. Emerge la necessità di un centro di raccolta regionale o provinciale. Banalmente se voglio servire un mensa le carote o i pomodori devo averli tutto l'anno, questo significa avere delle celle frigorifere, altrimenti non metto in condizione le mense di programmare e lavorare dati i bassi margini che hanno rispetto alla ristorazione tradizionale. La Regione Umbria ha già un sito web dove cerca di mettere in contatto i produttori, piazzabio.it, ma non è un certo un centro di raccolta come invece servirebbe.

AS: Riassumendo a quanto ammonta il finanziamento a cui ogni gruppo può accedere?

OD: Inizialmente venivano messi a disposizione un tetto massimo di 5000 euro. Apparentemente poco, ma negli intenti degli estensori della legge non c'era l'obbiettivo di mantenere i GAS, ma di togliere delle barriere al limite. Nel disegno di legge definitivo si è tolto tale tetto perchè se ad esempio fosse un'amministrazione comunale a proporre un GAS a tutti i suoi cittadini, in quel caso un tetto di 5000 euro risulterebbe esiguo ed inefficace. Lo spirito rimane comunque quello di incentivare e togliere barrire di ingresso ai GAS, non di mantenerli o incidere scorrettamente sul mercato. L'aiuto viene erogato per i primi tre anni, dopo di che i gruppi dovrebbero camminare con le proprie gambe, avendo costituito e costruito la struttura si dovrebbero auto finanziare aumentando di uno o due centesimi un prodotto per le piccole necessità organizzative, una linea telefonica o quant'altro.

AS: Tornando alla comunicazione ambientale, si è già deciso come la Regione Umbria utilizzerà i fondi dedicati ad essa ed attraverso quali canali lo farà?

OD: No, questo è affidato al regolamento che dovrebbe uscire a breve. In quella sede verranno fissati i criteri per l'affidamento di questi fondi, anche se la legge pone già dei paletti in tal senso.

La Legge Regionale 10 febbraio 2011, n. 1 è la prima legge regionale di questo tipo in Italia ed è interessante che già altre regioni sembra abbiamo richiesto il testo: Calabria, Toscana e Marche. Per una definizione dei parametri definitivi bisognerà aspettare il regolamento attuativo e, si spera in un futuro molto prossimo, una giurisprudenza più diffusa, ampia e condivisa 
***SCARICA IL TESTO DELLA LEGGE***

"Umbria prima in Italia su Gas e km zero. Altre regioni stanno già seguendo il nostro esempio. Testo che ci ripaga di un lavoro paziente e tenace"
 
GAS. DOTTORINI (IDV): LEGGE SU GRUPPI D'ACQUISTO RISPOSTA CONCRETA A ESIGENZE DI FAMIGLIE E PRODUTTORI LOCALI

"Da oggi i tanti cittadini che si riuniscono in gruppi d'acquisto hanno uno strumento concreto ed efficace per soddisfare la sempre crescente esigenza di avere prodotti genuini e locali a prezzi contenuti. Si tratta di un passo importante che va a sostenere i tanti piccoli agricoltori spesso minacciati da regole economiche e di distribuzione sempre più spietate e le famiglie umbre che in tempi di mozzarelle blu e uova alla diossina, fanno sempre più attenzione a cosa mettono sul piatto". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo in Consiglio regionale dell'Italia dei Valori e primo firmatario della legge regionale approvata ieri sui Gruppi di acquisto solidali, esprime "grande soddisfazione" per la decisione dell'aula che ha approvato a maggioranza il testo di legge.
"La legge approvata - spiega Dottorini - sostiene i mercati locali e punta a creare un marchio per quei ristoratori che utilizzano prodotti a km zero e di qualità. I tanti gruppi informali nati nella nostra regione potranno far conto sulla possibilità di piccoli contributi finalizzati ad abbattere i costi di funzionamento, come l'affitto di una sede, la linea telefonica e piccoli strumenti di lavoro. Adesso bisognerà attendere i regolamenti, ma i 120mila euro stanziati sono una somma non trascurabile che può dare una spinta vera alla rete dei Gas e di chi si impegna per modalità di commercio legate alla salubrità dei prodotti locali, biologici e di qualità. Il testo approvato dal Consiglio regionale fa dell'Umbria la prima regione in Italia a dotarsi di una normativa che riconosce, tutela e incentiva i Gruppi di acquisto solidali e che allo stesso tempo valorizza il consumo responsabile e incentiva le produzioni locali, a filiera corta e di qualità - aggiunge l'esponente dell'Italia dei Valori -. Il testo cerca di mettere in collegamento le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget più ridotti con gli agricoltori locali che magari fanno buone produzioni, a volte biologiche, ma poi devono venderle a prezzi stracciati e non remunerativi sui canali della grande distribuzione".
"Che si tratta di una legge all'avanguardia - aggiunge Dottorini - lo dimostra anche il fatto che diversi consiglieri regionali di altre regioni italiane hanno richiesto il nostro testo per riproporlo nelle proprie assemblee legislative. In alcuni casi, come ad esempio quello della Calabria, su questo testo si è trovata una larga convergenza, tanto che si prospetta un'approvazione all'unanimità, con il sostegno quindi anche del centrodestra. Non è purtroppo il caso dell'Umbria, dove evidentemente si preferisce dar vita a un'opposizione coreografica piuttosto che cogliere l'opportunità di una risposta, parziale ma concreta, alla crisi delle famiglie e delle piccole imprese".
 
Perugia, 2 febbraio 2011
"Gruppi acquisto solidale risposta concreta a crisi famiglie e piccoli produttori agricoli. Provvedimento ci ripaga di un lavoro paziente e tenace"
 
GAS. DOTTORINI (IDV): APPROVAZIONE LEGGE GRANDE RISULTATO. UMBRIA ALL'AVANGUARDIA SU QUALITA', FILIERA CORTA E KM ZERO

"Siamo molto soddisfatti. L'approvazione di oggi ci ripaga di un lavoro paziente e tenace. La legge approvata oggi dal Consiglio regionale fa dell'Umbria la prima regione in Italia a dotarsi di una normativa che riconosce, tutela e incentiva i Gruppi di acquisto solidali e che allo stesso tempo valorizza il consumo responsabile e incentiva le produzioni locali, a filiera corta e di qualità. Si tratta di un grande risultato  per tutta la nostra regione. Siamo riusciti a portare a compimento un iter che è stato complesso, faticoso e osteggiato in maniera strumentale da una destra abituata ormai a un'opposizione coreografica e senza costrutto". Con queste parole Oliviero Dottorini, Capogruppo in Consiglio regionale dell'Italia dei Valori e primo firmatario della legge approvata oggi sui Gruppi di acquisto solidali, esprime soddisfazione per la decisione dell'aula che ha approvato a maggioranza il testo di legge.
"È un risultato importante - ha aggiunto Dottorini - che permette all'Umbria di dotarsi di uno strumento utile sia per andare incontro alle esigenze delle famiglie, che chiedono prodotti di qualità a costi contenuti, sia per valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio regionale, preservandone l'identità e la sopravvivenza e contribuendo così al loro mantenimento sul territorio. La legge cerca di mettere in collegamento le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget più ridotti con gli agricoltori locali che magari fanno buone produzioni, a volte biologiche, ma poi devono venderle a prezzi stracciati e non remunerativi sui canali della grande distribuzione".
"Che si tratta di una legge all'avanguardia - aggiunge Dottorini - lo dimostra anche il fatto che diversi consiglieri regionali di altre regioni italiane hanno richiesto il nostro testo per riproporlo nelle proprie assemblee legislative. In alcuni casi, come ad esempio quello della Calabria, su questo testo si è trovata una larga convergenza, tanto che si prospetta un'approvazione all'unanimità, con il sostegno quindi anche del centrodestra. Non è purtroppo il caso dell'Umbria, dove evidentemente si preferisce dar vita a un'opposizione coreografica piuttosto che cogliere l'opportunità di una risposta, parziale ma concreta, alla crisi delle famiglie e delle piccole imprese".
"Forse non risolverà in toto gli enormi problemi dell'agricoltura umbra - conclude il capogruppo Idv -, ma questa legge può contribuire a conciliare la necessità di un reddito maggiore per chi produce in Umbria e la grande richiesta di chi, in tempi di mozzarelle blu e uova alla diossina, comincia a prestare più attenzione a cosa mette giornalmente nel suo piatto".
 
Perugia, 1 febbraio 2011

"Gruppi acquisto solidale risposta a crisi famiglie e piccoli produttori agricoli. Ora approvazione in aula"
 
GAS. DOTTORINI (IDV): BENE APPROVAZIONE LEGGE. UMBRIA PRIMA IN ITALIA SU NORME DI QUALITA', FILIERA CORTA E KM ZERO

"Una scelta che ci riempie di soddisfazione e che, se approvata anche dall'aula, farà dell'Umbria la prima regione in Italia a legiferare su una materia così importante, che allo stesso tempo valorizza il consumo responsabile e incentiva le produzioni locali, a filiera corta e di qualità. In questo modo sarà possibile andare incontro sia alle esigenze delle famiglie, che chiedono prodotti di qualità a costi contenuti, sia alle esigenze dei piccoli produttori locali, che hanno bisogno di opportunità di mercato a prezzi equi". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, commenta l'approvazione da parte della seconda commissione della proposta di legge concernente "Norme per il sostegno dei gruppi d'acquisto solidale e popolare (gasp) e per la promozione dei prodotti alimentari locali, da filiera corta, di  qualità", presentata dallo stesso Dottorini insieme al collega Paolo Brutti.
"Ora - aggiunge il primo firmatario della proposta - auspichiamo che anche l'aula approvi questa proposta in tempi brevi. Sarebbe un risultato importante che permetterà all'Umbria di dotarsi di uno strumento utile sia per andare incontro alle preferenze di molti consumatori, particolarmente attenti alle caratteristiche di qualità nutrizionali, di sicurezza, di eticità e di ecocompatibilità degli alimenti, sia per valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio regionale, preservandone l'identità e la sopravvivenza e contribuendo, così, al loro mantenimento sul territorio".
"Mettere in contatto i consumatori responsabili e i piccoli produttori locali - conclude Dottorini - è una risposta concreta alle problematiche che le aziende agricole locali soffrono a causa delle modalità di distribuzione dominate da imprese di grandi dimensioni e che operano su mercati globali, in cui la necessità di standardizzazione e di flessibilità di approvvigionamento ha portato all'omologazione delle colture produttive agricole e alla conseguente uniformità dei gusti e dei consumi. La nostra proposta invece fa sì che la Regione riconosca e valorizzi il consumo critico, consapevole e responsabile, come strumento di promozione della  salute e del benessere dei cittadini, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti di qualità".
 
Perugia, 24 gennaio 2011
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