Il capogruppo dei Verdi per i valori - Idv abbandona i lavori della commissione per protesta: "Noi contrari a liste bloccate e listini. Testo antidemocratico"
"Un patto trasversale all'interno della commissione sta portando alla costruzione di una legge elettorale che prevede l'introduzione di un listino di nominati dai partiti togliendo agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni. E' un fatto della massima gravità che non ci vedrà corresponsabili, dal momento che siamo contrari a qualsiasi ipotesi di liste bloccate o listini. Per questo ci siamo rifiutati di iniziare a votare quel testo che consideriamo antidemocratico e non rispettoso degli elettori". Con queste parole il capogruppo dei Verdi per i valori - Idv in Consiglio regionale Oliviero Dottorini annuncia di aver abbandonato i lavori della commissione speciale per le riforme al momento dell'inizio del voto del testo presentato dal gruppo del Partito democratico, considerando "una vergogna" il patto che sta unendo Pd e Pdl.
"Si fa sempre più concreto il rischio che in Umbria si vari una legge elettorale che assomiglia nella sua filosofia al tanto criticato Porcellum, con consiglieri nominati dai partiti in un listino bloccato, senza dare la possibilità agli elettori di esprimersi su quei nomi. Il fatto che oggi il Pd - aggiunge l'esponente dell'Italia dei valori - nonostante le enunciazioni ufficiali sia a livello nazionale che regionale, abbia posto questo come punto irrinunciabile, ci fa temere il peggio. Con il placet dell'opposizione e tra silenzi imbarazzati, si sta confezionando un pacco ai cittadini che assomiglia molto a quello del famigerato Porcellum. La nostra proposta restituisce agli elettori la possibilità di scegliere fra candidati, conferma il bipolarismo, garantisce la governabilità ed un giusto equilibrio tra le province di Perugia e Terni. Ma evidentemente ha un limite insormontabile: quello di non garantire postazioni di privilegio ad alcuno. La fretta che spinge oggi a procedere con l'esame del testo, dopo settimane di inattività della commissione, è indicativo della necessità di chiudere questa partita senza rendere consapevoli gli umbri di ciò che si sta consumando. Noi continueremo a lavorare per affermare i contorni di una proposta seria, aperta e democratica".
Perugia, 18 novembre 2009
"Un patto trasversale all'interno della commissione sta portando alla costruzione di una legge elettorale che prevede l'introduzione di un listino di nominati dai partiti togliendo agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni. E' un fatto della massima gravità che non ci vedrà corresponsabili, dal momento che siamo contrari a qualsiasi ipotesi di liste bloccate o listini. Per questo ci siamo rifiutati di iniziare a votare quel testo che consideriamo antidemocratico e non rispettoso degli elettori". Con queste parole il capogruppo dei Verdi per i valori - Idv in Consiglio regionale Oliviero Dottorini annuncia di aver abbandonato i lavori della commissione speciale per le riforme al momento dell'inizio del voto del testo presentato dal gruppo del Partito democratico, considerando "una vergogna" il patto che sta unendo Pd e Pdl.
"Si fa sempre più concreto il rischio che in Umbria si vari una legge elettorale che assomiglia nella sua filosofia al tanto criticato Porcellum, con consiglieri nominati dai partiti in un listino bloccato, senza dare la possibilità agli elettori di esprimersi su quei nomi. Il fatto che oggi il Pd - aggiunge l'esponente dell'Italia dei valori - nonostante le enunciazioni ufficiali sia a livello nazionale che regionale, abbia posto questo come punto irrinunciabile, ci fa temere il peggio. Con il placet dell'opposizione e tra silenzi imbarazzati, si sta confezionando un pacco ai cittadini che assomiglia molto a quello del famigerato Porcellum. La nostra proposta restituisce agli elettori la possibilità di scegliere fra candidati, conferma il bipolarismo, garantisce la governabilità ed un giusto equilibrio tra le province di Perugia e Terni. Ma evidentemente ha un limite insormontabile: quello di non garantire postazioni di privilegio ad alcuno. La fretta che spinge oggi a procedere con l'esame del testo, dopo settimane di inattività della commissione, è indicativo della necessità di chiudere questa partita senza rendere consapevoli gli umbri di ciò che si sta consumando. Noi continueremo a lavorare per affermare i contorni di una proposta seria, aperta e democratica".
Perugia, 18 novembre 2009
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