"Per quanto riguarda Bettona e Marsciano il Piano è per noi inaccettabile. Necessaria la chiusura degli impianti e una normativa trasparente per i reflui"

"Siamo in profondo disaccordo su come il Piano delle acque affronta la questione relativa agli allevamenti zootecnici di Bettona e Marsciano, a maggior ragione dopo gli emendamenti peggiorativi proposti in aula dalla giunta regionale. Chiediamo che, nel momento in cui l'atto torna in commissione, vengano convocati e ascoltati anche i comitati dei cittadini che da anni si impegnano per la tutela del territorio. E' veramente grave che fino ad oggi si siano prese in considerazione soltanto le ragioni degli allevatori e delle loro associazioni di categoria, escludendo da ogni confronto chi in questi anni è stato tacciato di estremismo e strumentalità, mentre aveva i fatti dalla propria parte. Per quanto ci riguarda quel piano è inaccettabile". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei valori, commenta la decisione del Consiglio regionale di rinviare in commissione gli atti relativi al Piano di tutela delle acque, in seguito ad una serie di emendamenti presentati dalla giunta.
"Dobbiamo rigettare - spiega l'esponente dell'Italia dei valori - quei tentativi di inciucio tra schieramenti che già pochi mesi fa hanno portato ad avallare le posizioni del comune di Bettona, proprio alla vigilia della clamorosa vicenda giudiziaria che ha sconvolto l'intera regione, con arresti su capi di imputazione di assoluta gravità quali associazione a delinquere e disastro ambientale. Il fatto che, a fronte di una originaria opposizione, il Pdl si sia astenuto sul testo uscito dalla commissione la dice lunga sulla volontà di non giungere a scelte coraggiose, chiare e definitive per quei territori. Il rischio di una soluzione pasticciata è reale. Ci opporremo al perpetrarsi di una situazione che in questi anni ha prodotto danni enormi all'ambiente e alla credibilità delle istituzioni, in nome di un profitto garantito a pochi soggetti e a discapito della collettività ".
"Nel merito - continua il capogruppo dei Verdi per i valori - Idv - riteniamo assolutamente sbagliata la scelta contenuta nel Piano di proseguire con gli impianti consortili di depurazione che sono stati la causa del disastro ambientale di quelle aree. Il fatto che la Regione possa intervenire investendo denaro pubblico su strutture inadeguate e dannose per il territorio esclude a priori la possibilità di dotare le aziende di impianti di stalla, sgomberando così ogni equivoco riguardo alla possibilità di trattare rifiuti. I nostri emendamenti e la mozione da noi presentata hanno come obiettivo la chiusura degli impianti di Bettona e Marsciano per passare ad impianti aziendali moderni e tecnologicamente adeguati. Comunque chiediamo che la normativa regionale attualmente in vigore venga abrogata e modificata in modo tale da garantire una regolamentazione trasparente relativa ai reflui di origine zootecnica e da assicurare controlli efficaci".
"Verificheremo nei prossimi giorni se c'è la reale volontà di giungere a una modifica radicale del Piano e dell'atteggiamento che si è tenuto in questi anni di errori politici e amministrativi. Il primo gesto concreto sarà quello di invitare le associazioni civiche ad un confronto in commissione".
Perugia, 24 novembre 2009

"Siamo in profondo disaccordo su come il Piano delle acque affronta la questione relativa agli allevamenti zootecnici di Bettona e Marsciano, a maggior ragione dopo gli emendamenti peggiorativi proposti in aula dalla giunta regionale. Chiediamo che, nel momento in cui l'atto torna in commissione, vengano convocati e ascoltati anche i comitati dei cittadini che da anni si impegnano per la tutela del territorio. E' veramente grave che fino ad oggi si siano prese in considerazione soltanto le ragioni degli allevatori e delle loro associazioni di categoria, escludendo da ogni confronto chi in questi anni è stato tacciato di estremismo e strumentalità, mentre aveva i fatti dalla propria parte. Per quanto ci riguarda quel piano è inaccettabile". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo regionale dell'Italia dei valori, commenta la decisione del Consiglio regionale di rinviare in commissione gli atti relativi al Piano di tutela delle acque, in seguito ad una serie di emendamenti presentati dalla giunta.
"Dobbiamo rigettare - spiega l'esponente dell'Italia dei valori - quei tentativi di inciucio tra schieramenti che già pochi mesi fa hanno portato ad avallare le posizioni del comune di Bettona, proprio alla vigilia della clamorosa vicenda giudiziaria che ha sconvolto l'intera regione, con arresti su capi di imputazione di assoluta gravità quali associazione a delinquere e disastro ambientale. Il fatto che, a fronte di una originaria opposizione, il Pdl si sia astenuto sul testo uscito dalla commissione la dice lunga sulla volontà di non giungere a scelte coraggiose, chiare e definitive per quei territori. Il rischio di una soluzione pasticciata è reale. Ci opporremo al perpetrarsi di una situazione che in questi anni ha prodotto danni enormi all'ambiente e alla credibilità delle istituzioni, in nome di un profitto garantito a pochi soggetti e a discapito della collettività ".
"Nel merito - continua il capogruppo dei Verdi per i valori - Idv - riteniamo assolutamente sbagliata la scelta contenuta nel Piano di proseguire con gli impianti consortili di depurazione che sono stati la causa del disastro ambientale di quelle aree. Il fatto che la Regione possa intervenire investendo denaro pubblico su strutture inadeguate e dannose per il territorio esclude a priori la possibilità di dotare le aziende di impianti di stalla, sgomberando così ogni equivoco riguardo alla possibilità di trattare rifiuti. I nostri emendamenti e la mozione da noi presentata hanno come obiettivo la chiusura degli impianti di Bettona e Marsciano per passare ad impianti aziendali moderni e tecnologicamente adeguati. Comunque chiediamo che la normativa regionale attualmente in vigore venga abrogata e modificata in modo tale da garantire una regolamentazione trasparente relativa ai reflui di origine zootecnica e da assicurare controlli efficaci".
"Verificheremo nei prossimi giorni se c'è la reale volontà di giungere a una modifica radicale del Piano e dell'atteggiamento che si è tenuto in questi anni di errori politici e amministrativi. Il primo gesto concreto sarà quello di invitare le associazioni civiche ad un confronto in commissione".
Perugia, 24 novembre 2009
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