"Oltre 200mila euro annui di risparmi solo per i ruoli apicali. Archiviate le prime ipotesi di duplicazioni o di indennità pari al 45 per cento di quella dei consiglieri"
"Abbiamo ottenuto un risultato importante che rende effettiva la riduzione dei costi della gestione dell'ente e certi i compensi dei consiglieri d'amministrazione e del direttore generale. Un dimezzamento effettivo dei costi della politica e un risparmio che, solo per i ruoli apicali, sarà oltre i 200mila euro annui, ma che andrà a investire anche altre economie di scala. Grazie ai nostri emendamenti, vengono fissate in legge le indennità del presidente, dei consiglieri di amministrazione e il compenso spettante al direttore generale. Rispetto al testo originario, che ne rinviava la determinazione a non meglio precisati atti e normative di giunta, nel testo approvato dalla commissione si fissa l'indennità del presidente dell'Ater regionale al 30 per cento dell'indennità dei consiglieri regionali, mentre nel testo che circolava appena poche settimane fa si prevedeva il 45 per cento. Rimangono inalterate le indennità del consiglio di amministrazione e, sempre grazie ai nostri emendamenti, viene ridotto del 10 per cento il compenso del direttore". Con queste parole, il capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale, Oliviero Dottorini, commenta l'approvazione da parte della prima Commissione della legge di riforma dell'Ater, che prevede la soppressione delle due Ater provinciali e l'istituzione di un'unica Ater regionale.
"Certo - continua il capogruppo Idv - noi avremmo preferito l'amministratore unico in modo da garantire ulteriori economie e un ente più snello. Tuttavia apprezziamo lo sforzo della giunta che ha accolto nella sostanza le nostre proposte finalizzate a rendere trasparente, efficace ed improntata al massimo contenimento delle spese la riforma. Abbiamo sostenuto con forza la necessità di dare un segnale forte per ciò che riguarda la razionalizzazione ed il contenimento delle spese di gestione degli enti pubblici e non possiamo quindi che essere soddisfatti nel vedere accolte le nostre istanze da parte della giunta. E' molto positivo che, nonostante i tagli del governo nazionale, la Regione Umbria sia in grado di dare risposte importanti e innovative sulla questione delle politiche abitative, giungendo a una razionalizzazione dei costi e garantendo una risposta efficace ai bisogni delle fasce deboli della popolazione. Adesso bisognerà passare a tagli e riforme ben più incisive, a iniziare da Ati, Asl e dalla selva di enti, agenzie e partecipate che appesantiscono il nostro sistema regionale".
Perugia, 28 luglio 2010
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