Prima notizia, volevo un bel Raduno LANCIA a Gualdo Cattaneo.
Le auto LANCIA erano circa una 50ina, c'era di tutto dalla bellissima AURELIA Spider alla AURELIA Berlina, c'erano diverse ARDEA, APPIA, FLAVIA, FULVIA Berlina, FULVIA Coupé, due FULVIA Sport ZAGATO una 1300 I Serie ed una 1600, BETA Montecarlo e Coupé, GAMMA, DELTA Evoluzione, etc. etc..
Per soli 20 euro (era il costo per la partecipazione !), l'evento includeva la visita al Castello di Gualdo, la visita al Museo Storico del Trattore ed anche il pranzo tra amici.
Altri Raduni viaggiano dai 40 euro in su, non dico altro !
Ecco qualche foto:
Seconda notizia, comunico a coloro che avevano "comprato" il C.C.T. dall'asi prima che venisse pubblicato il D.M. sulle reimmatricolazioni in data 19/03/2010, che l'asi con una magnanimità che non eguali sostituirà gratuitamente i "vecchi" C.C.T. con i nuovi C.R.S. e C..
Terza notizia, vi confermo la procedura postale per l'acquisizione dell'Attestato di Storicità c/o qualunque Centro Specializzato della Regione Umbria.
Quarta notizia, da fonti di tipo "governativo" certe al 99%, vi confermo che il DDL_339 è stato affossato.
La storicità continua a rimanere a 20 anni.
Quinta notizia, gli Attestati di Storicità acquisiti c/o un qualunque Centro Specializzato della Regione Umbria, verranno ritenuti validi dalla Provincia di Perugia ai fini del passaggio di proprietà storico.
Vi ricordo che un passaggio di proprietà "storico" costa solo € 130 se fatto direttamente al P.R.A..
Sesta notizia, vi rammento che la Regione Umbria (Bollo) e la Provincia di Perugia (IPT), sono gli UNICI enti locali d'ITALIA che riconoscono la storicità degli Autocarri e dei Motocarri Storici da 20 anni in su.
Questo vuol dire che il Bollo di un Autocarro Storico costa tanto quanto quello di una Autovettura Storica cioè 25,82 euro ed il passaggio di proprietà di un Autocarro Storico, costa tanto quanto quello di una Autovettura Storica cioè 130 euro.
In questo caso, sia la Regione che la Provincia non riconoscevano alcuna storicità per gli Autocarri, anche se 30ennali, poi ci siamo mossi ed abbiamo schiodato anche questa !
Settima notizia, sono finalmente stipulabili a Perugia polizze Assicurative con l'autocertificazione ovvero esibendo l'Attestato di Storicità rilasciato da un qualunque Centro Specializzato e senza OBBLIGO DI ISCRIZIONE ad alcun club.
Ecco in sintesi quello che è accaduto dal 2007 in poi, ovvero da quando ci siamo ribellati alla Burocrazia.
Chiamiamola così...
Ciao a tutti.
dario di bello
Le auto LANCIA erano circa una 50ina, c'era di tutto dalla bellissima AURELIA Spider alla AURELIA Berlina, c'erano diverse ARDEA, APPIA, FLAVIA, FULVIA Berlina, FULVIA Coupé, due FULVIA Sport ZAGATO una 1300 I Serie ed una 1600, BETA Montecarlo e Coupé, GAMMA, DELTA Evoluzione, etc. etc..
Per soli 20 euro (era il costo per la partecipazione !), l'evento includeva la visita al Castello di Gualdo, la visita al Museo Storico del Trattore ed anche il pranzo tra amici.
Altri Raduni viaggiano dai 40 euro in su, non dico altro !
Ecco qualche foto:
Seconda notizia, comunico a coloro che avevano "comprato" il C.C.T. dall'asi prima che venisse pubblicato il D.M. sulle reimmatricolazioni in data 19/03/2010, che l'asi con una magnanimità che non eguali sostituirà gratuitamente i "vecchi" C.C.T. con i nuovi C.R.S. e C..Terza notizia, vi confermo la procedura postale per l'acquisizione dell'Attestato di Storicità c/o qualunque Centro Specializzato della Regione Umbria.
Quarta notizia, da fonti di tipo "governativo" certe al 99%, vi confermo che il DDL_339 è stato affossato.
La storicità continua a rimanere a 20 anni.
Quinta notizia, gli Attestati di Storicità acquisiti c/o un qualunque Centro Specializzato della Regione Umbria, verranno ritenuti validi dalla Provincia di Perugia ai fini del passaggio di proprietà storico.
Vi ricordo che un passaggio di proprietà "storico" costa solo € 130 se fatto direttamente al P.R.A..
Sesta notizia, vi rammento che la Regione Umbria (Bollo) e la Provincia di Perugia (IPT), sono gli UNICI enti locali d'ITALIA che riconoscono la storicità degli Autocarri e dei Motocarri Storici da 20 anni in su.
Questo vuol dire che il Bollo di un Autocarro Storico costa tanto quanto quello di una Autovettura Storica cioè 25,82 euro ed il passaggio di proprietà di un Autocarro Storico, costa tanto quanto quello di una Autovettura Storica cioè 130 euro.
In questo caso, sia la Regione che la Provincia non riconoscevano alcuna storicità per gli Autocarri, anche se 30ennali, poi ci siamo mossi ed abbiamo schiodato anche questa !
Settima notizia, sono finalmente stipulabili a Perugia polizze Assicurative con l'autocertificazione ovvero esibendo l'Attestato di Storicità rilasciato da un qualunque Centro Specializzato e senza OBBLIGO DI ISCRIZIONE ad alcun club.
Ecco in sintesi quello che è accaduto dal 2007 in poi, ovvero da quando ci siamo ribellati alla Burocrazia.
Chiamiamola così...
Ciao a tutti.
dario di bello
Bel lavoro Dario!
Buongiorno, dopo aver ricercato diverse informazioni su internet, provo a rivolgermi a lei nella speranza che mi possa dare qualche suggerimento utile.
A settembre ho acquistato un autocarro volkswagen t3 del 1990. Il venditore ha voluto rivolgersi ad un'agenzia.
Io sono residente a colonnella (te) e il venditore a pescara (pe).
In attesa di ottenere il certificato di storicità dall'ASI (che è arrivato venerdì scorso), l'agenzia ha atteso per la registrazione del passaggio di proprietà al PRA.
Con mio grande stupore l'ASI mi dice altresì che non potrò godere dei BENEFICI FISCALI (bollo e IPT), a meno che io non richieda alla MOTORIZZAZIONE di aggiornare la carta di circolazione (credo azzerando la portata e tutti i posti a sedere): tutto questo il CLUB a cui mi sono rivolto non me lo aveva detto! Anzi mi consigliava di aspettare la certificazione di storicità per ottenere lo "sconto" sull'IPT!
Come posso fare?
Premettendo che ho un contratto a tempo indeterminato come impiegato-programmatore presso un'azienda di software e che NON HO ASSOLUTAMENTE INTENZIONE DI UTILIZZARE IL MEZZO AD "USO PROFESSIONALE", può ritenersi valido nel mio caso quanto scritto nel Prot. N° DSD/0013663/09 del 27/10/2009 dal dirigente ACI Salvatore Moretto?
“specifica” del più ampio “uso professionale”, non esaurendone tutte le sue
manifestazioni, la locuzione “ad uso professionale” deve essere posta in
riferimento all’uso strumentale all’attività di impresa, arti o professioni.
Al fine , tuttavia, di escludere inequivocabilmente l’uso professionale
del veicolo in caso di richiesta di esenzione dal pagamento della tassa
automobilistica ex lege n.342/2000 art.63, il contribuente è tenuto a dichiarare
sotto la sua responsabilità, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, che il
suo veicolo non è adibito a tale uso.>>
inoltre PUÒ ESSERE INTERPRETABILE L'ART.63? in quanto LA PRECISAZIONE SULLA ESCLUSIONE DALL'ESENZIONE PER I MEZZI AD USO PROFESSIONALE VIENE FATTA SOLO NEL COMMA 1 (MEZZI D'EPOCA) E NON VIENE RIPORTATA NEL COMMA 2 (MEZZI DI INTERESSE STORICO).
La prego di volermi aiutare, in quanto credo d'aver subito un raggiro: non avrei mai pensato di acquistare il furgone se avessi saputo di non poter usufruire dei benefici fiscali o se avessi dovuto azzerare il numero di passeggeri.
In allegato riporto per complezza d'informazione il link al testo dell'Art.63 (http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00342l.htm).
Nel frattempo ho girato il medesimo quesito a Ornella Zoccano dell'ACI, che mi ha risposto così:
le disposizioni da lei indicate sono destinate agli Uffici Provinciali Aci della regione Umbria e, pertanto, vengono applicate a favore di contribuenti residenti in Umbria. Lei, invece è residente nella regione Abruzzo.
Tuttavia, la Regione Abruzzo prevede per gli autocarri la possibilità di sospendere la tassa automobilistica purchè ricorra la condizione di non professionalità nell'uso del veicolo.
In tal caso, occorre presentare apposita domanda alla Regione Abruzzo, dichiarando che il veicolo non è adibito ad uso professionale oppure non costituisce bene strumentale della società (desumibile dal registro dei cespiti ammotizzabili). Le consiglio, quindi, se lei non utilizza il veicolo ad uso professionale, di presentare la domanda/dichiarazione alla Regione, la quale si esprimerà in merito al riconoscimento dell'agevolazione. Una volta ricevuta la risposta, può rivolgersi all'Aci per vedersi applicata l'esenzione-storicità.
Cordiali saluti >>
Pertanto ho contattato telefonicamente la regione e mandato copia dell'autocertificazione e del documento di riconoscimento (patente), in attesa di avere un'approvazione.. ho paura però che i tempi si allungheranno parecchio...
E' mai possibile un calvario del genere per la burocrazia?
Mi scuso per essere stato così prolisso.
La ringrazio anticipatamente, confidando in una sua cortese risposta.
Le porgo cordiali saluti.
Buongiorno,
devo precisarLe che al di là di qualunque "SCUOLA DI PENSIERO", la L.342/2000 art.63 comma 1 parla chiaro: Beneficiari delle agevolazioni FISCALI sono i VEICOLI che abbiano compiuto 30 anni o 20 così come recità il comma 2 e 3.
Detto questo, cos'è un VEICOLO ?
Un VEICOLO ce lo dice il Codice della Strada all'art.46 cos'è, è praticamente qualunque cosa cammini sulle strade d'Italia a partire da un carretto a braccia sino ad un mezzo con 12 ruote.
Poi, bisogna capire cos'è il: "PURCHE' NON ADIBITI AD USO PROFESSIONALE".
In soccorso arriva prima il C. d. S. con la DESTINAZIONE D'USO di un veicolo.
Se Lei guarda sulla Sua carta di circolazione c'è scritto USO PROPRIO ma ci sarebbe potuto essere anche USO TERZI sebbene il VEICOLO possa essere una AUTOVETTURA o un AUTOCARRO etc.etc..
• L'uso del veicolo, come l'utilizzazione economica dello stesso viene riferito solo ed esclusivamente sotto due profili:
1. l' Uso Proprio;
2. l'Uso di Terzi che comprende:
a. la locazione senza conducente;
b. il servizio di noleggio con conducente e servizio di piazza (taxi) per trasporto di persone
c. il servizio di linea per trasporto di persone
d. il servizio di trasporto di cose per conto di terzi
e. il servizio di linea per trasporto di cose
f. il servizio di piazza per trasporto di cose per conto di terzi
Dando per scontato che qualunque dicitura diversa dall'USO PROPRIO presuppone un uso "commerciale/professionale" del VEICOLO, esaminiamo il caso dell'USO PROPRIO di un qualunque Veicolo come p.e. una AUTOVETTURA.
Può essere che tale AUTOVETTURA sia sì ad USO PROPRIO, ma che sia utilizzata da un Rappresentante di Commercio che ce l'ha in carico all'Impresa Individuale e che si scarica il carburante, la manutenzione, l'assicurazione, la revisione etc. etc...
In questo caso alla Regione o Provincia, secondo Lei diranno che ad USO PROFESSIONALE ?
Siccome non sanno NULLA di tutto ciò, guarderanno la Carta di CIrolazione e leggendo MARIO ROSSI (persona fisica) ed AUTOVETTURA diranno che può godere dei benefici fiscali.
Ovviamente tutto ciò è SBAGLIATO !!!
Viceversa, consideriamo MARIO ROSSI (è un cacciatore, pensionato senza partita iva) proprietario di un AUTOCARRO (FIAT Campagnola 3 posti) con destinazione d'uso sempre USO PROPRIO che utilizza il VEICOLO per andare a caccia.
Possiamo dire che il VEICOLO è ad USO PROFESSIONALE ?
NO !!!
Il sottoscritto per far capire questa FESSERIA ai Dirigenti della Regione Umbria e della Amministrazione Provinciale di Perugia (qui qualunque VEICOLO può essere storico !), il sottoscritto ha preso un foglio di carta e con l'insiemistica ha spiegato loro che l'insieme dei veicoli contiene TUTTI gli altri sottoinsieme dei motocicli, autoveicoli etc..
All'interno del sottoinsieme degli autoveicoli, ci sono le autovetture, gli autocarri ovvero qualunque veicolo che abbia almeno 4 ruote.
Morale della favola, hanno capito e qui ogni cittadino proprietario di qualunque VEICOLO STORICO deve sottoscrivere una DICHIARAZIONE di USO NON PROFESSIONALE indipendentemente se è un motociclo una autovettura, un autocarro, un camper etc. etc..
In questa ottica, l'a$i conta meno dell'asso di coppe a briscola, ma chi sono costoro ???
Evito di esprimermi sul punto, ma chi sono per poter dire simili puttanate ???
Molto spesso si ergono ad una sorta di MINISTERO di non so cosa, ma la cosa buffa è che in tanti ci vanno dietro pagando pagando e pagando...
Ora, lasci perdere le CIRCOLARI della Motorizzazione che sono valide UNICAMENTE per la CIrcolazione Stradale, qui parliamo di FISCALITA' dei VEICOLI ed è competente il MNISTERO DELLE FINANZE e non quello delle INFRASTRUTTURE.
Secondo Lei, il MINISTRO DEL TURISMO può emettere una CIRCOLARE che vada a regolamentare qualcosa di competenza del MINISTERO DELLA SALUTE ?
NO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vero è anche che una "collaborazione" tra MINISTERI può anche esserci, ma tutto ciò non deve essere come la "sacca scrotale" che a volte si allunga o a volte si accorcia a seconda della volontà di chi abbiamo di fronte se deve fregarci o agevolarci.
Lasci perdere l'ACI perché non contano nulla, in Italia l'ACI è semplicemente un esattore, riscuote per conto di alcune Regioni e Province tributi, ma chi DECIDE è il titolare del Tributo sebbene anche questi signori dell'ACI si ergano a titolari del tributo non avendone alcun titolo.
A questo punto, riassuma quanto Le ho scritto e mi riponga un quesito "secco" su come voler risolvere la questione.
Buona domenica.
dario di bello
Grazie per la cortese risposta.
Da quanto ho capito ASI, ACI, PRA, Motorizzazione e l'agenzia che mi cura il passaggio non possono risolvere il problema... dell'"USO PROFESSIONALE".
Mi sembra che gli unici soggetti che potrebbero risolvere questo "nodo" e a cui debba rivolgermi direttamente sono la Regione e la Provincia!!
Come dicevo nel precedente commento, venerdì ho contattato telefonicamente la regione e mandato VIA EMAIL copia dell'autocertificazione e del documento di riconoscimento (patente), in attesa di avere un'approvazione.. la regione non mi ha risposto e ho paura che i tempi si dilateranno all'infinito...
Dovrò poi richiedere lo stesso riconoscimento dell'autocertificazione pure alla Provincia??
Andrei di persona alla Regione (AQUILA 140 km!), ma temo di fare un viaggio a vuoto e giocarmi una giornata di ferie...
AIUTOOOOOO, come posso stringere i tempi?
Servirebbe a qualcosa se andassi alla sede locale dell'AGENZIA DELL'ENTRATE?
grazie di nuovo, buonagiornata
Ma mi scusi,
riprovo a risponderLe !
Fermo restando che l'a$i per queste cose non conta un emerito cazzo, Lei deve andare al PRA o all'Agenzia di pratiche auto e fare la Trascrizione di Proprietà.
Se allo sportelo, l'ignorante di turno Le dice che deve pagare l'IPT piena, gli chieda chi lo dice e dove !!!
Fatto questo, presenti la pratica pretendendo di pagare l'IPT STORICA allegando una Dichiarazione di USO NON PROFESIONALE del veicolo.
Se Le respingono la pratica, si faccia mettere per iscritto il motivo ed un minuto dopo vada dai CARABINIERI a denunciare il Direttore del PRA che Le ha respinto una DICHIARAZIONE presentata ai sensi dell'art.47 del DPR 445/2000.
Poi ritorni allo Sportello e ripresenti la Pratica e paghi quello che Le estorceranno.
Poi presenteremo una richiesta di rimborso alla Provincia e se la respingono, presenteremo una ricorso in CTP.
In questa Repubblica delle BANANE se non incominciamo a fare così, non si smuoverà mai nulla. Io a Perugia ho fatto proprio così 5 anni fa ed ho VINTO !!!
Mi faccia sapere e comunque chiedo SCUSA a tutti per il linguaggio, ma sono STANCO che si consideri l'a$i una sorta di MINISTERO come se possa decidere su queste cose, ROBA DA PAZZI !!!
Cordiali saluti.
dario di bello
Dimenticavo,
la REGIONE non c'entra nulla così come l'Agenzia delel Entrate.
L'IPT è di comptenza della provincia di residenza di colui che vende.
Saluti.
dario di bello