"Già due anni fa, pur senza l'autorevole supporto della Provincia di Perugia, considerammo il listino come un furto di democrazia. Necessario sanare frattura tra politica e società civile"
Il capogruppo Idv in Consiglio regionale Oliviero Dottorini saluta come "una buona notizia" la svolta del Pd annunciata dal capogruppo Locchi che oggi si è pronunciato a favore dell'abolizione del listino.
"Italia dei Valori - spiega Dottorini - già in occasione della votazione di due anni fa, pur senza l'autorevole supporto della provincia di Perugia, ebbe la forza e la lungimiranza di votare contro il Porcellum umbro. Una scelta all'epoca solitaria e avversata da tutti, ma che oggi pare incontrare numerose adesioni che salutiamo con autentica soddisfazione. Non dobbiamo dimenticare che in Umbria Idv ha raccolto oltre 7mila firme che hanno chiesto a gran voce non solo di cancellare il Porcellum nazionale, ma di porre fine alle liste dei nominati, sanando questa frattura democratica tra politica e società civile. Quell'autentico furto di democrazia deve pertanto essere cancellato per ridare il diritto di scelta ai cittadini. Non è più sostenibile - conclude Dottorini - un meccanismo che consente di scegliere un quinto dei consiglieri regionali sulla base delle sole indicazioni degli apparati di partito e a prescindere dal volere degli elettori".
Perugia, 22 dicembre 2011
Il capogruppo Idv in Consiglio regionale Oliviero Dottorini saluta come "una buona notizia" la svolta del Pd annunciata dal capogruppo Locchi che oggi si è pronunciato a favore dell'abolizione del listino.
"Italia dei Valori - spiega Dottorini - già in occasione della votazione di due anni fa, pur senza l'autorevole supporto della provincia di Perugia, ebbe la forza e la lungimiranza di votare contro il Porcellum umbro. Una scelta all'epoca solitaria e avversata da tutti, ma che oggi pare incontrare numerose adesioni che salutiamo con autentica soddisfazione. Non dobbiamo dimenticare che in Umbria Idv ha raccolto oltre 7mila firme che hanno chiesto a gran voce non solo di cancellare il Porcellum nazionale, ma di porre fine alle liste dei nominati, sanando questa frattura democratica tra politica e società civile. Quell'autentico furto di democrazia deve pertanto essere cancellato per ridare il diritto di scelta ai cittadini. Non è più sostenibile - conclude Dottorini - un meccanismo che consente di scegliere un quinto dei consiglieri regionali sulla base delle sole indicazioni degli apparati di partito e a prescindere dal volere degli elettori".
Perugia, 22 dicembre 2011
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