"Tutte le belle parole su spending review, costi standard, sprechi pubblici si infrangono su casi come questo, dove a pagare è sempre Pantalone"

"Occorre che l'assessorato alla Sanità avvii un'indagine interna per verificare se rispondono al vero le notizie emerse da una recente inchiesta giornalistica in base alla quale risulta un acquisto da parte della Asl n.1 di prodotti sanitari con costi più che doppi rispetto al prezzo praticato ai soggetti privati. Questa notizia mette a nudo quella che appare come la punta di un grande iceberg fatto di sprechi e malagestione di cui, a quanto pare, deve rispondere soprattutto il governo nazionale, ma che interpella anche il Servizio sanitario regionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e Presidente di Umbria migliore, annuncia la presentazione di un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in merito a quanto emerso dall'inchiesta della trasmissione "Le Iene" dal titolo "Paga la Asl? Costa il triplo" andata in onda nei giorni scorsi da cui emerge "una disparità inammissibile tra quanto richiesto al privato rispetto al pubblico per l'acquisto di presidi sanitari praticamente identici".
"Risulta paradossale - continua Dottorini - che possa esistere una doppia tariffazione su prodotti identici e che nessuno fino ad oggi si sia reso conto di questa situazione. Se solo provassimo ad immaginare cosa potrebbe essersi verificato in casi analoghi o per altri materiali sanitari, ci troveremmo di fronte a uno sperpero di risorse di dimensioni eclatanti. Ovviamente noi non siamo nelle condizioni di poter affermare nulla in proposito, ma chiediamo alla Giunta regionale di dirci se è a conoscenza di altre situazioni simili o se può escludere che casi come quello denunciato si verifichino anche per altre categorie di forniture sanitarie. Inoltre è opportuno conoscere se e da quanto tempo si protraggono queste circostanze. E' necessario insomma fare al più presto chiarezza e soprattutto chiedere al Governo nazionale di rivedere il cosiddetto nomenclatore tariffario, dotando anche le Regioni di un potere di controllo che, a quanto pare, a tutt'oggi non hanno. Tutte le belle parole sulla spending review, sui costi standard, sugli sprechi nella pubblica amministrazione si infrangono su casi come questo, dove a pagare è sempre Pantalone e dove su una semplice coppia di plantari ortopedici esiste un margine di possibili risparmi incredibilmente elevato e incomprensibilmente ignorato".
Perugia, 16 ottobre 2014
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