"La nuova norma rispetta gli equilibri di bilancio, individua criteri di storicità precisi e risponde alle istanze di cittadini e associazioni"

"Sono soddisfatto, ma è presto per cantare vittoria. La decisione assunta oggi dalla prima commissione è improntata a saggezza ed equilibrio, cerca di mettere ordine in un vero e proprio caos normativo e risponde alle istanze di di tanti cittadini penalizzati dall'improvvido intervento del governo. Occorre evitare di penalizzare i cittadini umbri rispetto a quelli di altre regioni e dare risposte serie e positive a chi si è visto da un giorno all'altro penalizzare dal brutale intervento del Governo. Adesso occorre che l'aula confermi questo voto e metta l'Umbria al pari delle altre regioni". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, ha commentato l'approvazione del suo emendamento (5 voti a favore: Dottorini, Monni, Monacelli, Nevi e Lignani, 5 voti di astensione: Barberini, Mariotti, Galanello, Locchi e Stufara) al Collegato alla manovra di Bilancio, approvata dalla prima commissione consiliare, che tenta di rispondere alle richieste avanzate dalle associazioni e dai cittadini e mantenere il dovuto equilibrio finanziario della Regione.
"Coerentemente con quanto previsto dalla risoluzione riguardante il Dap 2015 - spiega Dottorini - il mio emendamento prevede la trasformazione della 'tassa storica di circolazione' in 'tassa storica di possesso' con tre scaglioni di imposta basati sulla potenza fiscale (kilowatt) dell'auto o della moto storica, certificata dall'Asi, dall'Fmi o dai centri specializzati individuati a suo tempo dalla Giunta regionale. Questa nostra proposta vuole quindi allineare la normativa umbra a quella delle altre regioni d'Italia, con l'intento non di generalizzare un beneficio, ma di concentrarlo solo su quei veicoli certificati come storici e che presentino specifiche caratteristiche tecniche e meccaniche. La nuova norma tra le altre cose rispetta gli equilibri di bilancio dell'ente senza ulteriori carichi fiscali ai danni dei cittadini".
"Con l'emendamento approvato - continua Dottorini - allineiamo la nostra normativa a quella di altre regioni come Toscana, Basilicata, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Bolzano che sono già intervenute, seppure con modalità non uniformi, cercando di mettere ordine in un vero e proprio caos normativo. Adesso ci aspettiamo che l'aula confermi la decisione della Commissione e tratti i cittadini umbri al pari di quelli di altre regioni d'Italia".
Perugia, 23 marzo 2015
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