"Con questa legge vantaggi alle imprese che utilizzano e sviluppano applicazioni basate sui dati pubblici. Forte collaborazione con l'Università"

"Trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione. E' questa in sostanza la finalità della proposta di legge regionale sull'Open data che è stata presentata in Consiglio regionale. E' una pratica di cui l'Umbria ha un enorme bisogno perché porta in sé il potenziale di generare un ritorno economico per le imprese umbre. Oltre a questo, potrebbe riuscire in quel processo che oggi appare difficilmente realizzabile: avvicinare la società civile alle istituzioni". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia di aver depositato assieme al collega Paolo Brutti la proposta di legge in materia di pubblicazione e riutilizzo dei dati e delle informazioni delle pubbliche amministrazioni regionali e locali umbre.
"La nostra proposta sull'Open data - spiega Dottorini - ha come scopo principale quello di rendere pubblici e mettere a disposizione di cittadini e imprese la maggior parte dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, da quelli cartografici a quelli sul trasporto pubblico locale, da quelli sull'ambiente a quelli economici e demografici, e perché no anche quelli sui costi della politica, facendo in modo che chiunque possa usarli senza alcuna limitazione o costo aggiuntivo. Dalle imprese alle associazioni, dai semplici cittadini ai comitati ambientali, questo permetterà al settore dell'information technology e dei servizi di sviluppare modelli imprenditoriali attorno a questi dati, efficaci e economicamente vantaggiosi, in grado di raggiungere cittadini e imprese e arricchire un settore economico in forte espansione anche nella nostra Regione. L'Open data è uno dei punti cardine che l'Unione Europea ha inserito all'interno dell'Agenda digitale e che prevede un giro di affari annuo pari a 140 miliardi di euro. L'Umbria, in questo momento di economia stagnante, non può permettersi di perdere questa occasione".
"Nella nostra regione - conclude Dottorini - sono centinaia i neo laureati pronti a impegnarsi in questo settore e lo straordinario successo della legge regionale sul software libero è qui a ricordarci che in materia di innovazione dobbiamo collaborare con l'Università. Per questo nella proposta è prevista una forte sinergia con il mondo accademico universitario, prevedendo progetti caratterizzanti che possano dare il via alla piena applicazione della legge. La nostra proposta sull'Open data vuole fornire ai cittadini e alle imprese tutti gli strumenti e i dati in nostro possesso per partecipare alla vita democratica ed economica della nostra Regione. Al tempo stesso, per non tradire i motivi ispiratori della proposta, è nostra intenzione renderla il più partecipata possibile dai soggetti interessati e dalle associazioni di settore. E' per questo che all'indirizzo dottorini.com/wiki è possibile registrarsi e consultare il testo, proporre modifiche e integrazioni. Altre regioni, come il Piemonte per esempio, stanno implementando l'Open data nelle loro politiche regionali e i primi segnali che giungono sono positivi e fanno ben sperare anche per l'Umbria".
Perugia, 3 marzo 2012
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