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Teniamoci in contatto:

C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Gennaio 2011 Archives

Consensi - Ricevo e pubblico.

Buonasera Ing. Di Bello,
sono Osvaldo Riccardi, appassionato di auto d'epoca in un paesino della provincia di Benevento.
Complimenti per ciò che pensate, scrivete, divulgate.
Credo sia uno dei pochissimi momenti di "controinformazione" in questo segmento ex culturale, ora di grande business.
Leggere le vostre news mi ricorda quando....oltre 40 anni fa leggevo con avidità un giornale che si chiamava appunto "controinformazione". Si finisce per stabilire un rapporto fiduciario.
Desidererei ricevere le news al mio indirizzo mail.

Grazie e buon lavoro.
osvaldo riccardi



Gent.mo Sig. Riccardi,
la ringrazio per le belle cose scritte e certamente aggiungerò la Sua mail alla mia mailing list.
Cordiali saluti.
dario di bello
- dariodibello@dottorini.com

I consiglieri regionali Oliviero Dottorini e Paolo Brutti hanno presentato oggi, durante una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Cesaroni, la proposta di legge dell'Italia dei valori per migliorare la qualità e la trasparenza nelle procedure di nomina e di valutazione dei direttori delle aziende sanitarie regionali. Per Dottorini e Brutti "sarebbe inaccettabile continuare ad utilizzare i vecchi sistemi per la nomina dei direttori, l'inchiesta che ha colpito la sanità umbra richiede risposte politiche".

Conferenza stampa Idv Palazzo Cesaroni


(Acs) Perugia, 28 gennaio 2011 - "La vicenda giudiziaria che ha colpito alcuni settori della sanità umbra ha evidenziato dei problemi politici che richiedono risposte politiche, prima fra tutte l'intervento sui criteri di nomina e di valutazione dei direttori delle aziende sanitarie regionali". È questo il motivo per cui il gruppo consiliare dell'Italia dei lavori - hanno spiegato il capogruppo Oliviero Dottorini e il consigliere Paolo Brutti durante la conferenza stampa che si è svolta oggi a Palazzo Cesaroni - "è necessario procedere con l'approvazione di una legge, dato che l'Esecutivo regionale non ha concretizzato l'intervento pure aveva promesso".
"La legge nazionale in materia - ha spiegato Dottorini - fissa dei requisiti ma la Regione può intervenire per indicare criteri di nomina e di valutazione. Gli obiettivi devono essere assegnati all'inizio dell'anno e i risultati devono essere valutati in modo rigoroso. Va anche prevista la possibilità di revocare il direttore, di coinvolgere le Conferenze dei sindaci e soprattutto il Consiglio regionale. Devono in ogni caso essere evitati il consociativismo e i contatti troppo stretti tra partiti e strutture apicali". Dell'esigenza che la politica e le istituzioni reagiscano allo scandalo scoppiato ha parlato il consigliere Paolo Brutti: "Auspichiamo che la nostra proposta diventi operativa prima del rinnovo dei direttori. Ma se così non fosse deve essere chiaro che la Giunta non può nominare dirigenti delle Asl seguendo lo stesso metodo già visto in passato, che ha prodotto i risultati che abbiamo visto. Questo sarebbe inaccettabile".


SCHEDA: LA PROPOSTA DI LEGGE DEL'IDV
MISURE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ E LA TRASPARENZA NELLE PROCEDURE DI NOMINA E DI VALUTAZIONE DEI DIRETTORI DELLE AZIENDE SANITARIE REGIONALI - ULTERIORI MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI DELLA LEGGE REGIONALE N.3/1998 E MODIFICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE, N.29/2000 
La proposta di legge del gruppo regionale dell'Italia dei valori punta a definire una "politica sanitaria che non sia chiusa e dove prevalgono le pesanti dinamiche della gestione, ma invece in grado di sottoporsi nello spazio pubblico alla verifica dei comportamenti di sistema rispetto agli obiettivi di salute e di gestione". Quattro punti "che tendono a incardinare un vero meccanismo di valutazione del sistema e quindi dei direttori generali e della politica di governo regionale" caratterizzano la proposta dell'Idv: gli obiettivi devono obbligatoriamente essere assegnati prima del ciclo di valutazione; devono essere previsti cicli di valutazione per monitorare il percorso di mandato; Conferenze dei sindaci e dell'associazionismo dei consumatori e utenti devono essere coinvolte nelle fasi di programmazione valutazione e riprogrammazione e deve essere riconosciuto il ruolo del Consiglio regionale come effettivo titolare della programmazione; va istituito un soggetto, il nucleo di valutazione regionale del sistema sanitario, anche con competenze esterne e con possibilità, anche ispettive, sulle attività nelle fasi extra valutative".
L'atto prevede che "le funzioni di direttore generale non possono essere esercitate per un periodo superiore ai dieci anni. Costituiscono comunque causa di risoluzione del contratto, l'insorgenza di un grave disavanzo di esercizio, tale da costituire pregiudizio all'equilibrio economico dell'azienda;il mancato rispetto delle direttive vincolanti emanate dalla Regione; la mancata realizzazione degli obiettivi contenuti negli atti di programmazione regionale, allorché gli stessi prevedano espressamente tale sanzione in caso di inadempienza".
Particolare attenzione viene riservata a "informazione, partecipazione, tutela e trasparenza": un apposito articolo prevede che la Regione Umbria renda pubblici curricula, obiettivi, risultati e valutazioni dei direttori generali di Azienda ospedaliera e di Asl attraverso la creazione di una anagrafe pubblica digitale. Venga creato un sito web ove i cittadini utenti del servizio sanitario nazionale possano esprimere il grado di soddisfazione sugli operatori sanitari delle Aziende sanitarie di riferimento, relativamente a puntualità, reperibilità, disponibilità al dialogo, completezza delle informazioni, organizzazione ed ai medici ospedalieri, relativamente a tempi di attesa e qualità percepita delle prestazioni. Siano individuati specifici strumenti di informazione, di partecipazione e di controllo da parte degli assistiti sulla qualità dei servizi erogati". MP/mp
Ciao a tutti,
mentre accedevo ad uno dei tanti forum che frequento, leggo il seguente post:
"
Attraverso un Club federato A.S.I. ho richiesto nel mese di Gennaio l'attestato di datazione e storicità ( la semplice iscrizione ASI non l'omologazione ) ma mi hanno richiesto anche un secondo documento:
"certificato di rilevanza storica " una novità di quest'anno che verrà trascritto sul libretto di circolazione per poter circolare anche con il blocco del traffico.
Qualcuno ne sa qualcosa ??
grazie."



Provo a rispondere.
Che dire, non so da dove iniziare perché mi sta venendo il voltastomaco a combattere contro queste nefandezze, ma provo lo stesso a rispondere.

Come sapete il D.M. 17/12/2009 pubblicato il 19/03/2010 ed entrato in vigore il 20/03/2010, ha introdotto un nuovo "pezzo di carta" chiamato Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica che è andato a sostituire il vetusto Certificato delle Caratteristiche Tecniche.

Tale Certificato è documento indispensabile per reimmatricolare veicoli radiati/demoliti, immatricolare veicoli di origine sconosciuta e "parrebbe" essere divenuto indispensabile anche per reiscrivere i veicoli radiati d'ufficio, il tutto con un aggravio di almeno 100 euro !

Ora nel medesimo D.M. viene specificato, ai fini della Circolazione stradale ovvero per il Codice della Strada (D.Lgs.285/92 e s.m.i.), che un veicolo è storico se possiede questo "pezzo di carta".

Ribadisco che tale Certificato può essere utile unicamente ai fini della Circolazione Stradale, qualora ci si voglia "fregiare" di possedere un veicolo storico nella accezione cui sopra.

Dal punto di vista fiscale invece nulla è cambiato, ovvero il celeberrimo 
Attestato di Iscrizione/Storicità del veicolo, ancorchè rilasciato "ad probationem", è documento riconosciuto da TUTTE LE REGIONI e Province d'ITALIA per pagare il bollo "ridotto" e fare il passaggio di proprietà con IPT ridotta !!!

Ora i signori dell'asi si stanno inventando altri equilibrismi lessicali, come accaduto qualche giorno fa, dicendo che se si vuole circolare con il proprio veicolo quando ci sono i blocchi del traffico per smog, bisogna far annotare sulla carta di circolazione che il veicolo è appunto storico e che per fare questa INUTILE OPERAZIONE,  bisogna COMPRARE questo Certificato di Rilevanza Storica e Collezionisitica che, nel LISTINO PREZZI DELL'asi, costa appena altri 105 euro.

È una inesattezza !!!

Ai fini della circolazione stradale in caso di blocchi del traffico per smog, fermo restando che ogni Sindaco ovvero ogni ente locale competente, fa quello che vuole e le DEROGHE a volte includono anche quei veicoli ISCRITTI ad uno dei MAGNIFICI 5 (art.60 del C.d.S.).

ISCRITTI, cosa vuol dire ISCRITTI ?

Se possedete un veicolo storico iscritto al club monopolista, leggerete nell'ATTESTATO che il veicolo è ISCRITTO, ma stanno seminando confusione per "somministrare" all'ignaro automobilista un altro inutile "pezzo di carta".
Questo è un fac simile di Attestato di Storicità che dicono essere valido solo dal punto di vista fiscale
:
Attestato_pag1.jpg

Pertanto non spendete soldi inutilmente, leggetevi le Ordinanze che impongono il blocco del traffico, ma soprattutto dovete leggervi le DEROGHE.

Da ultimo vi posto il retro dell'Attestato cui sopra:


Attestato_pag2.jpg
Anche in questo caso la cosa non è fattibile GRATIS ovvero se non prima vi ISCRIVETE a pagamento, spendendo almeno 100 euro.
100 euro questi buttati perché tale operazione NON È PRESCRITTA IN ALCUNA NORMA DI LEGGE e non SERVE A NULLA !!!



Ciao a tutti.
dario di bello


Ricevo e pubblico questa lettera a noi inviata dal Sicilia Classic e che sentitamente ringraziamo. (clikka qui)
.
dario di bello

lett dario dibello.jpg

"Gruppi acquisto solidale risposta a crisi famiglie e piccoli produttori agricoli. Ora approvazione in aula"
 
GAS. DOTTORINI (IDV): BENE APPROVAZIONE LEGGE. UMBRIA PRIMA IN ITALIA SU NORME DI QUALITA', FILIERA CORTA E KM ZERO

"Una scelta che ci riempie di soddisfazione e che, se approvata anche dall'aula, farà dell'Umbria la prima regione in Italia a legiferare su una materia così importante, che allo stesso tempo valorizza il consumo responsabile e incentiva le produzioni locali, a filiera corta e di qualità. In questo modo sarà possibile andare incontro sia alle esigenze delle famiglie, che chiedono prodotti di qualità a costi contenuti, sia alle esigenze dei piccoli produttori locali, che hanno bisogno di opportunità di mercato a prezzi equi". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, commenta l'approvazione da parte della seconda commissione della proposta di legge concernente "Norme per il sostegno dei gruppi d'acquisto solidale e popolare (gasp) e per la promozione dei prodotti alimentari locali, da filiera corta, di  qualità", presentata dallo stesso Dottorini insieme al collega Paolo Brutti.
"Ora - aggiunge il primo firmatario della proposta - auspichiamo che anche l'aula approvi questa proposta in tempi brevi. Sarebbe un risultato importante che permetterà all'Umbria di dotarsi di uno strumento utile sia per andare incontro alle preferenze di molti consumatori, particolarmente attenti alle caratteristiche di qualità nutrizionali, di sicurezza, di eticità e di ecocompatibilità degli alimenti, sia per valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio regionale, preservandone l'identità e la sopravvivenza e contribuendo, così, al loro mantenimento sul territorio".
"Mettere in contatto i consumatori responsabili e i piccoli produttori locali - conclude Dottorini - è una risposta concreta alle problematiche che le aziende agricole locali soffrono a causa delle modalità di distribuzione dominate da imprese di grandi dimensioni e che operano su mercati globali, in cui la necessità di standardizzazione e di flessibilità di approvvigionamento ha portato all'omologazione delle colture produttive agricole e alla conseguente uniformità dei gusti e dei consumi. La nostra proposta invece fa sì che la Regione riconosca e valorizzi il consumo critico, consapevole e responsabile, come strumento di promozione della  salute e del benessere dei cittadini, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti di qualità".
 
Perugia, 24 gennaio 2011
"Necessario raccogliere il grido d'allarme lanciato dal consorzio Smai.  La politica, al di là delle appartenenze, deve farsi carico di un percorso di rilancio" 

ARTIGIANATO. DOTTORINI (IDV): NON ABBANDONARE SETTORE LEGNO, INTERVENTI CONCRETI GIA' DA DAP E BILANCIO REGIONALE

"Il settore del legno e dell'artigianato in generale non può essere lasciato a se stesso.  Il governo regionale deve prevedere risposte lungimiranti per prospettare interventi concreti già dal prossimo Documento annuale di programmazione e dalla prossima manovra di Bilancio". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori Oliviero Dottorini commenta l'audizione dei rappresentanti del consorzio Smai presso la seconda commissione di Palazzo Cesaroni.
"Dall'intero comparto - aggiunge il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni - sale un grido d'allarme che deve essere raccolto e tenuto in seria considerazione dal Consiglio regionale. Molte botteghe artigiane hanno già chiuso i battenti e altre piccole aziende sono alle prese con una crisi senza precedenti. Il fatto che il Dap presentato dalla giunta abbia completamente ignorato il settore del legno deve soltanto indurci a correggere la rotta e intervenire per affrontare il problema in un'ottica di sistema. L'Umbria non può permettersi di abbandonare al proprio destino un tessuto economico e artigianale che occupa qualche migliaio di persone e che negli anni ha garantito l'immagine di qualità delle nostre produzioni. Il progetto di riorganizzazione presentato dal consorzio Smai ha il grande pregio di rispondere in un'ottica ambiziosa e di sistema alle debolezze dimensionali e di innovazione che il settore artigianale sta vivendo. Accanto alla legge sul marchio di tutela, c'è la necessità di promuovere rapporti con altri settori artigianali quali la ceramica e il tessile e consentire l'incontro con l'architettura e il design".
"Credo che le istituzioni, le organizzazioni di categoria, i sindacati, gli istituti di credito e tutti coloro che hanno a cuore il rilancio delle potenzialità economiche delle produzioni regionali non possano continuare a ignorare questo allarme. La politica, al di là delle appartenenze partitiche - conclude Dottorini - deve farsi carico di accompagnare un percorso di rilancio. Noi siamo pronti a fare squadra con chiunque lavorerà per una risposta all'altezza della sfida qualitativa che ci viene posta".

Perugia, 24 gennaio 2011

"Necessario raccogliere il grido d'allarme lanciato dal consorzio Smai.  La politica, al di là delle appartenenze, deve farsi carico di un percorso di rilancio" 

"Il settore del legno e dell'artigianato in generale non può essere lasciato a se stesso.  Il governo regionale deve prevedere risposte lungimiranti per prospettare interventi concreti già dal prossimo Documento annuale di programmazione e dalla prossima manovra di Bilancio". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori Oliviero Dottorini commenta l'audizione dei rappresentanti del consorzio Smai presso la seconda commissione di Palazzo Cesaroni.
"Dall'intero comparto - aggiunge il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni - sale un grido d'allarme che deve essere raccolto e tenuto in seria considerazione dal Consiglio regionale. Molte botteghe artigiane hanno già chiuso i battenti e altre piccole aziende sono alle prese con una crisi senza precedenti. Il fatto che il Dap presentato dalla giunta abbia completamente ignorato il settore del legno deve soltanto indurci a correggere la rotta e intervenire per affrontare il problema in un'ottica di sistema. L'Umbria non può permettersi di abbandonare al proprio destino un tessuto economico e artigianale che occupa qualche migliaio di persone e che negli anni ha garantito l'immagine di qualità delle nostre produzioni. Il progetto di riorganizzazione presentato dal consorzio Smai ha il grande pregio di rispondere in un'ottica ambiziosa e di sistema alle debolezze dimensionali e di innovazione che il settore artigianale sta vivendo. Accanto alla legge sul marchio di tutela, c'è la necessità di promuovere rapporti con altri settori artigianali quali la ceramica e il tessile e consentire l'incontro con l'architettura e il design".
"Credo che le istituzioni, le organizzazioni di categoria, i sindacati, gli istituti di credito e tutti coloro che hanno a cuore il rilancio delle potenzialità economiche delle produzioni regionali non possano continuare a ignorare questo allarme. La politica, al di là delle appartenenze partitiche - conclude Dottorini - deve farsi carico di accompagnare un percorso di rilancio. Noi siamo pronti a fare squadra con chiunque lavorerà per una risposta all'altezza della sfida qualitativa che ci viene posta".

Perugia, 24 gennaio 2011
Ciao a tutti,
volevo aggiornarvi su alcune "cosucce" rimaste in sospeso e chiarite qualche giorno fa con il Dirigente della Regione Umbria.

1. Una questione in sospeso riguardava la Decorrenza del beneficio fiscale.
Bene, è stato chiarito che se i requisiti oggettivi (vetustà ventennale dal 01/01/2011) e soggettivi (carrozzeria, motore, interni/selleria) sussistono entro il mese di scadenza del pagamento della Tassa di Possesso, il cittadino ha diritto all'accesso ai benefici fiscali ovvero accede alla Tassa di Circolazione (auto 25,82 euro - moto 10,33 euro).
Vi ricordo che fa fede solo l'anno di immatricolazione/costruzione e non il giorno ed il mese (quest'anno possono accedere ai benefici fiscali i veicoli immatricolati/costruiti nel 1991 o più vecchi).
Pertanto per coloro ai quali è scaduto il BOLLO a dicembre 2010 o che scadrà ad aprile o agosto 2011, DEVONO entro il mese di pagamento che è gennaio 2011, maggio 2011 o settembre 2011, conseguire l'Attestato di Storicità c/o il 112ClubItalia o il VESPAClub.
Se vi ricordate tardi di avviare la pratica per ottenere l'Attestato cui sopra, potete sempre presentare l'Autocertificazione ed in seguito richiedere con calma l'Attestato.
Inviare l'Autocertificazione (questa cosa deve essere fatta entro il mese di scadenza del pagamento della Tassa di Possesso !), serve per interrompere i termini di pagamento della TASSA di POSSESSO.

2. Un'altra questione in sospeso riguardava il diverso trattamento per quelle motociclette inserite nell'elenco della F.M.I. con il nome commerciale non corrispondente alla sigla di omologazione presente sulla carta di circolazione (scarica il modulo).
Anche qui sono considerate valide TUTTE le Autocertificazioni inviate in Regione, poiché sarà la Regione stessa a farsi carico c/o la F.M.I. a far "validare" queste dichiarazioni, così come prevede il DPR 445/2000.

3. Un'altra questione riguarda il Club Borzacchini di Terni che si rifiuta di rilasciare gli Attestati di Storicità ai sensi delle DGR Umbria, poiché vuole rilasciare solo quelli del club monopolista, ovviamente a costi maggiori almeno quadrupli....
Qui sono in corso accertamenti da parte della Regione Umbria tesi a cancellare questo Club dall'elenco dei Centri Specializzati.

4. Un'altra questione riguardava la mancata pubblicazione della Determinazione annuale per le auto e moto ex art.63 comma 3 L.342/2000 da parte dei "filantropi" dell'a$i.
Anche in questo caso il Dirigente solleciterà l'invio alla Regione Umbria della Determinazione per il 2011.

Che dire, a poco a poco stiamo riuscendo a portare a casa per TUTTI gli umbri "piccole" ma GRANDI cose.
Da ultimo vi ripropongo l'ultima "comparsata" in TV su RETESOLE grazie alla gentilezza di Giampiero Tasso (giornalista).
In Studio Dario Di Bello (nell'anteprima sono io !), Oliviero Dottorini (Consigliere Regionale dell'IdV), Prof. Avv. Carlo Calvieri (Docente di Diritto Costituzionale all'Università di Perugia), Alessandro Petruzzi della FEDERCONSUMATORI.

Buona visione.
dario di bello



Lignani Marchesani sferra un violento e incomprensibile attacco a Dottorini riguardo all'Altotevere, ai rifiuti e alla discarica di Belladanza, forse perché Idv è stato l'unico partito a presentare emendamenti al Dap e a battersi per una corretta gestione dei rifiuti. Ecco la nostra risposta.

"Mentre Lignani scrive documenti di fuoco, Marchesani fa un'opposizione sterile e compiacente, che non disturba e lascia le cose come stanno"

RIFIUTI. DOTTORINI (IDV): ESILARANTI LE PERFORMACE DEL DUO LIGNANI & MARCHESANI. RICETTA PDL BRUTALE E ANTIQUATA: BRUCIARE TUTTO

"Continuano le performance esilaranti del duo Lignani & Marchesani, questa volta sulla discarica di Belladanza". Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori, replica al puntuto commento del consigliere pidiellino in merito all'ampliamento del sito altotiberino. "Come ormai è prassi, mentre Lignani firma documenti di fuoco contro la maggioranza - e ci mancherebbe altro -, Marchesani non perde occasione per dare una mano alla maggioranza che regge il governo regionale, esibendosi in un'opposizione coreografica e  datata mostrando una palese insofferenza contro chi si impegna a cambiare realmente le cose."
"Uscendo da battibecchi poco opportuni, data la delicatezza dei problemi, la ricetta del Pdl sui rifiuti è brutale e antiquata: bruciare tutto, indistintamente. Al di là delle decine di inutili documenti - aggiunge Dottorini - questo è un chiaro segnale di opposizione compiacente, che non disturba e lascia le cose come stanno. Cose risapute dagli stessi cittadini dell'Altotevere che hanno bocciato a più riprese il duo Lignani & Marchesani che quando osò presentarsi di fronte agli elettori tifernati per la carica di sindaco non riuscì neppure ad accedere ai ballottaggi. Alla fine i voti parlano chiaro. E questo brucia più ancora dei rifiuti".  

Perugia, 21 gennaio 2011 

"Recepite le nostre richieste. Abbandonato progetto Orlandi e ipotesi di nuovi primariati. Vigileremo su tempi di trasferimento e su nuove possibili manovre"

PSICHIATRIA. DOTTORINI (IDV): BENE GIUNTA SU REPARTINO. SCONGIURATO RISCHIO SMEMBRAMENTO E INDEBOLIMENTO SERVIZI TERRITORIALI

"Un buon passo in avanti. Da una prima lettura della delibera preadottata dalla giunta sembra definitivamente archiviata l'ipotesi-Orlandi di smembramento del Repartino e di creazione di nuovi primariati. Cogliamo positivamente questa inversione di rotta e apprezziamo che la Giunta regionale abbia recepito il nostro grido d'allarme per una situazione divenuta insostenibile".  Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, commenta la delibera preadottata lunedì scorso dalla Giunta regionale con la quale si individua una soluzione per il trasferimento del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc).
"Se sarà approvata definitivamente - continua Dottorini - con questa delibera sarà scongiurato il rischio di dividere in tre il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura e di indebolire i servizi territoriali, riportando così l'Umbria indietro di trent'anni. Bene anche la mancata previsione di nuovi primariati, dei quali la sanità umbra non ha assolutamente necessità. Grazie anche alle nostre prese di posizione e alle nostre denuncie si è abbandonato il progetto avanzato da Orlandi che rispondeva ad una filosofia manicomiale che vorremmo vedere superata per sempre. Dopo anni di dimenticanze e trascuratezza, invece, sembra finalmente prendere forma quello che noi abbiamo sempre chiesto con forza: il trasferimento del Servizio psichiatrico presso l'Ospedale di Perugia, mantenendo allo stesso tempo l'unità del dipartimento e l'integrazione della rete dei servizi della salute mentale. Vedremo nel dettaglio cosa prevede il provvedimento della Giunta, ma pare recepita la sostanza delle nostre osservazioni. Siamo quindi soddisfatti che la giunta abbia saputo ascoltare il grido d'allarme nostro e delle realtà che operano nel settore stabilendo il trasferimento in tempi certi e in locali idonei a contenere gli attuali 18 posti letto. Sarà poi compito dei previsti dipartimenti interaziendali garantire il necessario coordinamento tra Asl e azienda ospedaliera. E' importante confermare la Rete regionale della salute mentale e la costituzione del relativo Comitato di coordinamento in modo da non individuare solo negli ospedali il fulcro dei servizi per la salute mentale. Pare quindi scongiurata l'ipotesi che prevedeva di smembrare il Repartino in tre strutture, ospedalizzando l'intera compagine e prevedendo quattro nuovi medici psichiatri, 15 infermieri per l'azienda ospedaliera e, dulcis in fundo, un nuovo primariato".
"Ora - conclude Dottorini - ci auguriamo che questo atto giunga all'approvazione definitiva e che venga dato effettivamente seguito a quanto previsto entro i tempi stabiliti. Sarà ovviamente nostra cura verificare che i principi che questa delibera ribadisce non vengano snaturati dalla pratica quotidiana o da sotterranee manovre di potere che per ora paiono essere state sconfitte. I cittadini, ed in particolare quelli con problemi di salute mentale e i loro familiari, meritano una rete di servizi territoriali all'altezza del prestigio che l'Umbria ha saputo conquistarsi negli anni passati".

Perugia, 19 gennaio 2011 
 

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