ESPLOSIONE DEPOSITO. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): IMPORTANTE L'IMPEGNO DEL GOVERNO. ADESSO DELOCALIZZARE GLI IMPIANTI A RISCHIO
"Grazie al ministro dell'Ambiente, alla Regione e a tutti i tecnici. Necessario prevedere misure strutturali perché certi disastri non si ripetano"
"E' una notizia importante, che tutela l'ambiente e le popolazioni locali dal rischio di inquinamento delle falde acquifere" questo il commento de Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini alla notizia che il governo nazionale dell'Unione ha destinato 15 milioni di euro in tre anni per la bonifica della zona di Campello sul Clitunno, teatro dell'esplosione dell'oleificio che ha causato la morte di quattro operai.
"Sappiamo bene il lavoro che il ministero dell'Ambiente, in stretta collaborazione con le istituzioni umbre, ha portato avanti all'interno del Governo nazionale nei giorni immediatamente successivi alla tragedia e vogliamo esprimere apprezzamento per il lavoro della Presidente Lorenzetti che ha saputo difendere in modo serio ed equilibrato la ragioni dell'Umbria. Oggi dobbiamo ringraziare tutti i tecnici e gli amministratori che si sono adoperati e si stanno adoperando per risolvere questa drammatica situazione".
"Questo tragico incidente rende ancora più urgente l'azione della politica che, salvaguardando le aree a rischio, è chiamata a delocalizzare gli impianti pericolosi. A questo proposito - continua il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali -, i Verdi e civici sin dal luglio scorso stanno raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare finalizzata a trasformare l'area del Clitunno in un parco fluviale regionale. In queste ore inoltre siamo in stretto contatto con il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio per valutare quali rischi ambientali possono verificarsi all'indomani del tragico evento e le modalità degli interventi praticabili".
Purtroppo - continua l'esponente del Sole che ride - i dati relativi agli incidenti sul lavoro vede l'Umbria ai primi posti e questo deve indurci ad analizzare se la normativa regionale attualmente in vigore è adatta oppure obsoleta. Secondo noi è necessaria una revisione della legge numero 1 del 2004 sull'edilizia. Da lì partire subito con una piattaforma programmatica sul tema della sicurezza e della legalità negli ambienti di lavoro con particolare attenzione all'abbattimento della logica di sfruttamento del lavoro nero e alla necessità di stroncare il meccanismo lacerante dei subappalti, con una specifica modifica alla legislazione regionale sugli appalti".
Perugia, 6 dicembre 2006
"Grazie al ministro dell'Ambiente, alla Regione e a tutti i tecnici. Necessario prevedere misure strutturali perché certi disastri non si ripetano"
"E' una notizia importante, che tutela l'ambiente e le popolazioni locali dal rischio di inquinamento delle falde acquifere" questo il commento de Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini alla notizia che il governo nazionale dell'Unione ha destinato 15 milioni di euro in tre anni per la bonifica della zona di Campello sul Clitunno, teatro dell'esplosione dell'oleificio che ha causato la morte di quattro operai.
"Sappiamo bene il lavoro che il ministero dell'Ambiente, in stretta collaborazione con le istituzioni umbre, ha portato avanti all'interno del Governo nazionale nei giorni immediatamente successivi alla tragedia e vogliamo esprimere apprezzamento per il lavoro della Presidente Lorenzetti che ha saputo difendere in modo serio ed equilibrato la ragioni dell'Umbria. Oggi dobbiamo ringraziare tutti i tecnici e gli amministratori che si sono adoperati e si stanno adoperando per risolvere questa drammatica situazione".
"Questo tragico incidente rende ancora più urgente l'azione della politica che, salvaguardando le aree a rischio, è chiamata a delocalizzare gli impianti pericolosi. A questo proposito - continua il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali -, i Verdi e civici sin dal luglio scorso stanno raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare finalizzata a trasformare l'area del Clitunno in un parco fluviale regionale. In queste ore inoltre siamo in stretto contatto con il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio per valutare quali rischi ambientali possono verificarsi all'indomani del tragico evento e le modalità degli interventi praticabili".
Purtroppo - continua l'esponente del Sole che ride - i dati relativi agli incidenti sul lavoro vede l'Umbria ai primi posti e questo deve indurci ad analizzare se la normativa regionale attualmente in vigore è adatta oppure obsoleta. Secondo noi è necessaria una revisione della legge numero 1 del 2004 sull'edilizia. Da lì partire subito con una piattaforma programmatica sul tema della sicurezza e della legalità negli ambienti di lavoro con particolare attenzione all'abbattimento della logica di sfruttamento del lavoro nero e alla necessità di stroncare il meccanismo lacerante dei subappalti, con una specifica modifica alla legislazione regionale sugli appalti".
Perugia, 6 dicembre 2006
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