ACQUE MINERALI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): POSITIVA LA TASSA SULLE BOTTIGLIE DI PLASTICA INTRODOTTA DAI VERDI
"Adesso rompere gli indugi e innalzare subito i canoni anche in Umbria. Ridare dignità alle popolazioni locali sfruttate dalle multinazionali dell'acqua"
"Finalmente una buona notizia riguardo alle acque minerali. Un emendamento dei Verdi accolto dalla cabina di regia sulla finanziaria impone alle società concessionarie di acqua minerale di pagare un centesimo di euro, vale a dire 20 lire, ogni dieci bottiglie di plastica vendute". Ad annunciarlo è il Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini che specifica che "la tassa andrà a finanziare un fondo di solidarietà per i progetti e interventi di accesso alle risorse idriche a livello nazionale e internazionale, soprattutto per i paesi in via di sviluppo".
"Già nel Dap 2006, come Verdi e civici eravamo riusciti a fare inserire l'innalzamento dei canoni di concessione che attualmente sono ridicoli. Adesso - aggiunge il Presidente della Commissione Bilancio e Affari istituzionali - occorre subito un provvedimento per rendere efficace quel principio. Basti pensare che in Umbria le aziende di imbottigliamento pagano soltanto una lira al litro per un bene che rivendono a 300-400 lire. Una vera e propria vergogna che asseconda l'idea che i beni pubblici possono essere terreno per di rapine piuttosto che ricchezza da tutelare per le necessità della collettività.
Il recente dibattito sull'acqua del Rio Fergia in Consiglio regionale è la dimostrazione che fino ad oggi le multinazionali hanno avuto la meglio sulle popolazioni locali, sfruttando una risorsa preziosa senza nessun vincolo e senza nessun ritorno economico per gli abitanti".
"Con l'emendamento alla Finanziaria - conclude Dottorini -, i Verdi riescono a riequilibrare i rapporti fra multinazionali dell'acqua e popolazioni locali, incentivando modalità virtuose di conservazione dell'acqua, con l'intento di garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche: Una scelta di buon senso che cerca di trovare un collegamento tra enunciazioni di principio, di cui sono pieni i programmi dei partiti, e scelte politiche concrete".
Perugia, 5 dicembre 2006
"Adesso rompere gli indugi e innalzare subito i canoni anche in Umbria. Ridare dignità alle popolazioni locali sfruttate dalle multinazionali dell'acqua"
"Finalmente una buona notizia riguardo alle acque minerali. Un emendamento dei Verdi accolto dalla cabina di regia sulla finanziaria impone alle società concessionarie di acqua minerale di pagare un centesimo di euro, vale a dire 20 lire, ogni dieci bottiglie di plastica vendute". Ad annunciarlo è il Capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini che specifica che "la tassa andrà a finanziare un fondo di solidarietà per i progetti e interventi di accesso alle risorse idriche a livello nazionale e internazionale, soprattutto per i paesi in via di sviluppo".
"Già nel Dap 2006, come Verdi e civici eravamo riusciti a fare inserire l'innalzamento dei canoni di concessione che attualmente sono ridicoli. Adesso - aggiunge il Presidente della Commissione Bilancio e Affari istituzionali - occorre subito un provvedimento per rendere efficace quel principio. Basti pensare che in Umbria le aziende di imbottigliamento pagano soltanto una lira al litro per un bene che rivendono a 300-400 lire. Una vera e propria vergogna che asseconda l'idea che i beni pubblici possono essere terreno per di rapine piuttosto che ricchezza da tutelare per le necessità della collettività.
Il recente dibattito sull'acqua del Rio Fergia in Consiglio regionale è la dimostrazione che fino ad oggi le multinazionali hanno avuto la meglio sulle popolazioni locali, sfruttando una risorsa preziosa senza nessun vincolo e senza nessun ritorno economico per gli abitanti".
"Con l'emendamento alla Finanziaria - conclude Dottorini -, i Verdi riescono a riequilibrare i rapporti fra multinazionali dell'acqua e popolazioni locali, incentivando modalità virtuose di conservazione dell'acqua, con l'intento di garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche: Una scelta di buon senso che cerca di trovare un collegamento tra enunciazioni di principio, di cui sono pieni i programmi dei partiti, e scelte politiche concrete".
Perugia, 5 dicembre 2006
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