ENERGIA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): L'UMBRIA SI MUOVE, MA L'ALTOTEVERE CONTINUA A PERDERE GRANDI OCCASIONI (A TUTTO DANNO DELLE FAMIGLIE)
"Partono i mille tetti fotovoltaici gratuiti, ma Città di Castello e l'Altotevere sono esclusi. Sulle rinnovabili subito un'azione coordinata a favore delle famiglie"
"Senza un nuovo autentico slancio riformista l'Altotevere rischia di perdere il treno dell'innovazione anche nel campo delle fonti rinnovabili. Al dinamismo di altri territori, che partono con progetti di diffusione delle energie rinnovabili a favore di imprese e famiglie, non fa riscontro un'adeguata capacità di cogliere le occasioni fornite dal conto energia, dalla programmazione regionale e dalla volontà di fare squadra superando particolarismi dannosi e anacronistici. Su questa materia fermarsi alle enunciazioni e alla convegnistica potrebbe risultare oltre che inutile anche dannoso. Occorre passare ai fatti". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini rilancia la necessità di un progetto che "anche per Città di Castello e gli altri comuni dell'Altotevere consenta la diffusione di tetti fotovoltaici e agevolazioni per le famiglie, sfruttando le opportunità di sinergia tra istituzioni, istituti di credito, associazioni di categoria e imprese".
"Sono state decine le persone che si sono rivolte ai Verdi e civici per chiedere informazioni riguardo alla possibilità di accedere al bando sui tetti fotovoltaici per la produzione di energia pulita e rinnovabile - spiega il consigliere regionale Dottorini -. Purtroppo tra le tante famiglie residenti nella provincia di Perugia che hanno potuto partecipare in questi giorni al bando per l'installazione gratuita di pannelli fotovoltaici non ci sono i tifernati né molti altri residenti nell'Altotevere. Aver mancato le straordinarie occasioni di agevolazioni per l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici, non avere programmato una seria politica di risparmio ed efficienza energetica porta a gravi penalizzazioni per le famiglie e i cittadini di molti comuni dell'Altotevere, a iniziare da quello di Città di Castello. Eppure abbiamo un territorio ricco di imprenditori dinamici e che ha la fortuna di ospitare una delle aziende leader nell'assemblamento di pannelli solari e fotovoltaici. Tra l'altro - aggiunge il presidente della commissione Bilancio della Regione Umbria - già sono partiti e operativi progetti di aziende locali che in modo lungimirante hanno affrontato la sfida dell'innovazione senza titubanze. Dai 277 kilowatt di pannelli fotovoltaici di Tibertarghe all'esperienza di teleriscaldamento da rinnovabili di Peter Pan: sono numerosi i progetti che si sono concretizzati a dispetto di una totale assenza di pianificazione e di strategia amministrativa. L'ultima straordinaria occasione perduta è appunto quella dei 1.000 tetti fotovoltaici che il consorzio SìEnergia ha messo a disposizione di famiglie e società, ma che ha visto esclusi quasi tutti i comuni dell'Altotevere, ad eccezione di quello di Umbertide che partecipa direttamente al consorzio. L'idea della sinergia tra soggetti istituzionali, associativi, economici e imprenditoriali già lanciata con Altotevere sostenibile sta dando buoni frutti in molte aree della regione, ma paradossalmente i cittadini di Città di Castello sono esclusi da ogni opportunità di godere delle straordinarie opportunità ambientali ed economiche offerte dalle fonti rinnovabili".
Per questo il presidente regionale dei Verdi torna a chiedere un impegno coordinato tra amministrazioni locali, istituti di credito e aziende per elaborare proposte a vantaggio delle famiglie dei comuni dell'Altotevere: "Sarebbe incomprensibile - conclude il presidente della commissione Bilancio della Regione Umbria - continuare a ignorare ciò che si sta muovendo nel panorama nazionale e regionale e impedire al nostro tessuto sociale e imprenditoriale di godere di opportunità che altri sanno cogliere in modo concreto e lungimirante".
Perugia, 20 agosto 2008
"Partono i mille tetti fotovoltaici gratuiti, ma Città di Castello e l'Altotevere sono esclusi. Sulle rinnovabili subito un'azione coordinata a favore delle famiglie"
"Senza un nuovo autentico slancio riformista l'Altotevere rischia di perdere il treno dell'innovazione anche nel campo delle fonti rinnovabili. Al dinamismo di altri territori, che partono con progetti di diffusione delle energie rinnovabili a favore di imprese e famiglie, non fa riscontro un'adeguata capacità di cogliere le occasioni fornite dal conto energia, dalla programmazione regionale e dalla volontà di fare squadra superando particolarismi dannosi e anacronistici. Su questa materia fermarsi alle enunciazioni e alla convegnistica potrebbe risultare oltre che inutile anche dannoso. Occorre passare ai fatti". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini rilancia la necessità di un progetto che "anche per Città di Castello e gli altri comuni dell'Altotevere consenta la diffusione di tetti fotovoltaici e agevolazioni per le famiglie, sfruttando le opportunità di sinergia tra istituzioni, istituti di credito, associazioni di categoria e imprese".

"Sono state decine le persone che si sono rivolte ai Verdi e civici per chiedere informazioni riguardo alla possibilità di accedere al bando sui tetti fotovoltaici per la produzione di energia pulita e rinnovabile - spiega il consigliere regionale Dottorini -. Purtroppo tra le tante famiglie residenti nella provincia di Perugia che hanno potuto partecipare in questi giorni al bando per l'installazione gratuita di pannelli fotovoltaici non ci sono i tifernati né molti altri residenti nell'Altotevere. Aver mancato le straordinarie occasioni di agevolazioni per l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici, non avere programmato una seria politica di risparmio ed efficienza energetica porta a gravi penalizzazioni per le famiglie e i cittadini di molti comuni dell'Altotevere, a iniziare da quello di Città di Castello. Eppure abbiamo un territorio ricco di imprenditori dinamici e che ha la fortuna di ospitare una delle aziende leader nell'assemblamento di pannelli solari e fotovoltaici. Tra l'altro - aggiunge il presidente della commissione Bilancio della Regione Umbria - già sono partiti e operativi progetti di aziende locali che in modo lungimirante hanno affrontato la sfida dell'innovazione senza titubanze. Dai 277 kilowatt di pannelli fotovoltaici di Tibertarghe all'esperienza di teleriscaldamento da rinnovabili di Peter Pan: sono numerosi i progetti che si sono concretizzati a dispetto di una totale assenza di pianificazione e di strategia amministrativa. L'ultima straordinaria occasione perduta è appunto quella dei 1.000 tetti fotovoltaici che il consorzio SìEnergia ha messo a disposizione di famiglie e società, ma che ha visto esclusi quasi tutti i comuni dell'Altotevere, ad eccezione di quello di Umbertide che partecipa direttamente al consorzio. L'idea della sinergia tra soggetti istituzionali, associativi, economici e imprenditoriali già lanciata con Altotevere sostenibile sta dando buoni frutti in molte aree della regione, ma paradossalmente i cittadini di Città di Castello sono esclusi da ogni opportunità di godere delle straordinarie opportunità ambientali ed economiche offerte dalle fonti rinnovabili".
Per questo il presidente regionale dei Verdi torna a chiedere un impegno coordinato tra amministrazioni locali, istituti di credito e aziende per elaborare proposte a vantaggio delle famiglie dei comuni dell'Altotevere: "Sarebbe incomprensibile - conclude il presidente della commissione Bilancio della Regione Umbria - continuare a ignorare ciò che si sta muovendo nel panorama nazionale e regionale e impedire al nostro tessuto sociale e imprenditoriale di godere di opportunità che altri sanno cogliere in modo concreto e lungimirante".
Perugia, 20 agosto 2008
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