RIFIUTI. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): ORVIETO MAGLIA NERA DELL'UMBRIA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. AVVIARE SUBITO LE BUONE PRATICHE
Con il suo 16 per cento Orvieto mantiene il titolo di fanalino di coda dell'Umbria. Il nuovo Piano regionale dovrà premiare solo i comuni virtuosi, non quelli inadempienti
"Orvieto mantiene il triste primato di maglia nera dell'Umbria per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata. Anche nel 2007 infatti, con il suo 16 per cento e nonostante un leggero incremento rispetto ali dati dell'anno precedente, Orvieto si conferma fanalino di coda nella differenziazione dei rifiuti". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini ha comunicato i dati relativi alla raccolta differenziata per quanto riguarda il comune di Orvieto nell'anno 2007.
Dottorini ricorda come i dati del comune di Orvieto "sforano da ogni previsione nazionale e regionale". Secondo il decreto legislativo 152 del 2006, infatti, la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006.
"E' attualmente in discussione il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti nel quale vi sono obbiettivi prefissati e rigorosi di raccolta differenziata che vanno dal 50 al 65 per cento - ha ricordato l'esponente del Sole che ride -. Orvieto deve affrontare da subito il problema rifiuti, dotandosi delle buone pratiche che da anni i Verdi e le forze ambientaliste sostengono per risolvere gran parte dei problemi: riduzione dei rifiuti a monte, riuso dei materiali in settori come l'edilizia, raccolta differenziata porta a porta, passaggio da tassa a tariffa con il principio 'chi meno inquina meno paga'. E' necessario infatti che i cittadini virtuosi vengano premiati per lo sforzo civico che mettono in atto. Il graduale superamento di un sistema di discariche che, grazie a politiche di corto respiro, è giunto anche nella nostra regione quasi a un livello di saturazione deve essere accompagnato da serie politiche di gestione del ciclo dei rifiuti. Servono scelte forti e coraggiose, come la raccolta differenziata "porta a porta" che nei comuni dove è stata applicata sta producendo risultati rilevanti con dati che superano il 50 per cento di differenziazione. Una cosa è certa: il nuovo Piano dei rifiuti non potrà più trattare i comuni virtuosi alla stregua di quelli che non sono in grado di produrre politiche adeguate di trattamento e differenziazione. Dovrà esserci una seria politica di incentivi e penalizzazioni. A dimostrazione che se si fossero seguite le indicazioni che i Verdi e civici propongono da anni, non ci troveremmo oggi a dover fare i conti con una raccolta differenziata che stenta a partire, anche per colpa delle lungaggini burocratiche di un bando per l'affidamento del servizio scaduto il 15 dicembre scorso e ancora in fase di aggiudicazione".
Perugia, 14 febbraio 2009
Con il suo 16 per cento Orvieto mantiene il titolo di fanalino di coda dell'Umbria. Il nuovo Piano regionale dovrà premiare solo i comuni virtuosi, non quelli inadempienti
"Orvieto mantiene il triste primato di maglia nera dell'Umbria per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata. Anche nel 2007 infatti, con il suo 16 per cento e nonostante un leggero incremento rispetto ali dati dell'anno precedente, Orvieto si conferma fanalino di coda nella differenziazione dei rifiuti". Con queste parole il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini ha comunicato i dati relativi alla raccolta differenziata per quanto riguarda il comune di Orvieto nell'anno 2007.

Dottorini ricorda come i dati del comune di Orvieto "sforano da ogni previsione nazionale e regionale". Secondo il decreto legislativo 152 del 2006, infatti, la percentuale da raggiungere doveva essere del 35 per cento nel 2006 e 45 per cento nel 2008, mentre il Piano regionale dei rifiuti attualmente in vigore prevedeva il raggiungimento del 45 per cento entro il 2006.
"E' attualmente in discussione il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti nel quale vi sono obbiettivi prefissati e rigorosi di raccolta differenziata che vanno dal 50 al 65 per cento - ha ricordato l'esponente del Sole che ride -. Orvieto deve affrontare da subito il problema rifiuti, dotandosi delle buone pratiche che da anni i Verdi e le forze ambientaliste sostengono per risolvere gran parte dei problemi: riduzione dei rifiuti a monte, riuso dei materiali in settori come l'edilizia, raccolta differenziata porta a porta, passaggio da tassa a tariffa con il principio 'chi meno inquina meno paga'. E' necessario infatti che i cittadini virtuosi vengano premiati per lo sforzo civico che mettono in atto. Il graduale superamento di un sistema di discariche che, grazie a politiche di corto respiro, è giunto anche nella nostra regione quasi a un livello di saturazione deve essere accompagnato da serie politiche di gestione del ciclo dei rifiuti. Servono scelte forti e coraggiose, come la raccolta differenziata "porta a porta" che nei comuni dove è stata applicata sta producendo risultati rilevanti con dati che superano il 50 per cento di differenziazione. Una cosa è certa: il nuovo Piano dei rifiuti non potrà più trattare i comuni virtuosi alla stregua di quelli che non sono in grado di produrre politiche adeguate di trattamento e differenziazione. Dovrà esserci una seria politica di incentivi e penalizzazioni. A dimostrazione che se si fossero seguite le indicazioni che i Verdi e civici propongono da anni, non ci troveremmo oggi a dover fare i conti con una raccolta differenziata che stenta a partire, anche per colpa delle lungaggini burocratiche di un bando per l'affidamento del servizio scaduto il 15 dicembre scorso e ancora in fase di aggiudicazione".
Perugia, 14 febbraio 2009
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