"Ripagati di un lavoro paziente e tenace. Con il disciplinare i produttori potranno fregiarsi di un marchio che certificherà la qualità e l'unicità del mobile umbro"
"L'approvazione di questo atto ci ripaga di un lavoro paziente e tenace. Si tratta di un passo importante per l'Altotevere e per il tessuto economico e sociale dell'intera Regione. Da oggi il lavoro dei tanti artigiani del mobile della nostra regione sarà tutelato da una legge regionale. Con la definizione del disciplinare, le botteghe artigiane che lo vorranno potranno fregiarsi di un marchio che certificherà la qualità e l'unicità del vero mobile in stile artigianale. Nessuno potrà importare i mobili prodotti in Cina o nell'est Europa dichiarando che sono frutto del lavoro artigianale dell'Umbria o dell'Altotevere. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e che vede un'impresa su due dichiarare fallimento quest'atto, che gli artigiani attendono da almeno quindici anni, è una risposta concreta ai timori degli operatori del settore, che sarà da stimolo per la ripresa economica dell'intero comparto dell'artigianato umbro".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, esprime soddisfazione per l'approvazione definitiva della legge per l'istituzione del marchio del mobile in stile dell'Umbria, presentata dallo stesso Dottorini due anni fa e condivisa con importanti associazioni del settore, prima fra tutte il consorzio Smai.
"La produzione del mobile artigianale in Umbria, e soprattutto nell'alta Umbria e nel tuderte, hanno fatto di questo settore uno dei volani per l'economia dell'intera regione, ma oggi i produttori si trovano costretti ad affrontare una competizione insostenibile con la grande distribuzione - ha spiegato il promotore della legge -. Non si risponde alla sfida di una Ikea in Umbria o dell'invasione delle produzioni estere ingaggiando una competizione basata sulla quantità e sulla produzione. E' per questo che occorre puntare sulla qualità del prodotto assicurata dalle tante piccole aziende e dagli artigiani del territorio. Un arcipelago così frammentato dovrà affrontare le sfide del marketing e del design per essere competitivo sul mercato e per poter contare su di un efficace veicolo promozionale. E' importante che la legge abbia trovato un finanziamento nel bilancio regionale che dimostra la volontà e la determinazione dell'ente di credere in questa legge e un buon punto di partenza per l'istituzione del disciplinare".
"Sappiamo benissimo che questo non può essere l'unico strumento per combattere una concorrenza sempre più dura da parte delle multinazionali del legno - ha concluso Dottorini, promotore della legge -, ma quello che non possiamo accettare è di rimanere con le mani in mano di fronte al rischio del declino di un settore importante come quello dell'artigianato e del mobile in stile umbro. Adesso occorre che le amministrazioni locali facciano la loro parte, scegliendo di fregiarsi del titolo di "area di eccellenza del mobile in stile prodotto in Umbria", previsto dalla legge, e di valorizzare la produzione attraverso, la cartellonistica stradale e la promozione pubblicitaria".
Perugia, 21 aprile 2009
"L'approvazione di questo atto ci ripaga di un lavoro paziente e tenace. Si tratta di un passo importante per l'Altotevere e per il tessuto economico e sociale dell'intera Regione. Da oggi il lavoro dei tanti artigiani del mobile della nostra regione sarà tutelato da una legge regionale. Con la definizione del disciplinare, le botteghe artigiane che lo vorranno potranno fregiarsi di un marchio che certificherà la qualità e l'unicità del vero mobile in stile artigianale. Nessuno potrà importare i mobili prodotti in Cina o nell'est Europa dichiarando che sono frutto del lavoro artigianale dell'Umbria o dell'Altotevere. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e che vede un'impresa su due dichiarare fallimento quest'atto, che gli artigiani attendono da almeno quindici anni, è una risposta concreta ai timori degli operatori del settore, che sarà da stimolo per la ripresa economica dell'intero comparto dell'artigianato umbro".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, esprime soddisfazione per l'approvazione definitiva della legge per l'istituzione del marchio del mobile in stile dell'Umbria, presentata dallo stesso Dottorini due anni fa e condivisa con importanti associazioni del settore, prima fra tutte il consorzio Smai.
"La produzione del mobile artigianale in Umbria, e soprattutto nell'alta Umbria e nel tuderte, hanno fatto di questo settore uno dei volani per l'economia dell'intera regione, ma oggi i produttori si trovano costretti ad affrontare una competizione insostenibile con la grande distribuzione - ha spiegato il promotore della legge -. Non si risponde alla sfida di una Ikea in Umbria o dell'invasione delle produzioni estere ingaggiando una competizione basata sulla quantità e sulla produzione. E' per questo che occorre puntare sulla qualità del prodotto assicurata dalle tante piccole aziende e dagli artigiani del territorio. Un arcipelago così frammentato dovrà affrontare le sfide del marketing e del design per essere competitivo sul mercato e per poter contare su di un efficace veicolo promozionale. E' importante che la legge abbia trovato un finanziamento nel bilancio regionale che dimostra la volontà e la determinazione dell'ente di credere in questa legge e un buon punto di partenza per l'istituzione del disciplinare".
"Sappiamo benissimo che questo non può essere l'unico strumento per combattere una concorrenza sempre più dura da parte delle multinazionali del legno - ha concluso Dottorini, promotore della legge -, ma quello che non possiamo accettare è di rimanere con le mani in mano di fronte al rischio del declino di un settore importante come quello dell'artigianato e del mobile in stile umbro. Adesso occorre che le amministrazioni locali facciano la loro parte, scegliendo di fregiarsi del titolo di "area di eccellenza del mobile in stile prodotto in Umbria", previsto dalla legge, e di valorizzare la produzione attraverso, la cartellonistica stradale e la promozione pubblicitaria".
Perugia, 21 aprile 2009
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