"Dopo oltre due anni di attesa, chiediamo che la commissione competente avvii l'esame di un provvedimento che risponde alle esigenze delle famiglie"
"Il disagio abitativo di molte famiglie, per le quali la casa di proprietà rimane un sogno, non può più attendere dalla politica delle risposte in grado delineare soluzioni concrete, soprattutto in seguito alla devastante crisi economica che ha investito anche la nostra regione. Per questo motivo è necessario che il Consiglio regionale discuta al più presto la proposta di legge dei Verdi e civici sull'autocostruzione e l'autorecupero a fini abitativi". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini, ha annunciato di aver richiesto formalmente al Presidente della terza commissione, Enzo Ronca, competente in materia, di mettere quanto prima all'ordine del giorno la proposta di legge presentata già nel giugno 2007.
"Dopo oltre due anni di attesa - spiega Dottorini - riteniamo che la Regione debba ora farsi carico di un provvedimento che può divenire un'ottima misura integrata di organizzazione sociale e dare una risposta concreta al disagio abitativo. Attendiamo da tempo che la giunta definisca le eventuali linee di riforma della legge 23. Se ci sono i tempi, sarebbe opportuno prendere in esame l'intero pacchetto. Altrimenti chiediamo che la commissione si esprima sulla nostra proposta".
La proposta di legge prevede che gli enti pubblici individuino nel loro Piano regolatore aree 'Peep' (edilizia popolare) dove verrà prevista la possibilità di autocostruzione. In questo caso, sotto la direzione dei lavori da parte di esperte figure professionali, insieme al controllo dell'ente, potranno essere gli stessi proprietari, associati in un'apposita cooperativa, a portare avanti i lavori di costruzione dell'edificio. L'obbligatorietà riguarda il rispetto per l'architettura del luogo, l'uso di criteri di costruzione ecocompatibili ed il risparmio energetico. Con l'autocostruzione o l'autorecupero (in questo caso l'ente pubblico metterà a disposizione strutture esistenti non utilizzate e/o fatiscenti) è possibile abbattere i costi di costruzione o di recupero fino al 70 per cento. Per i soggetti costruttori sono previste facilitazioni per l'accesso al credito. "E' noto ormai - ha sottolineato Dottorini - che in moltissimi casi i cittadini sono chiamati a grandi sacrifici per acquistare una casa e a un indebitamento legato a mutui ventennali o, addirittura, trentennali. Con questa proposta, si vuole rispondere a questo problema sociale privilegiando lo spirito di auto promozione delle famiglie e responsabilizzandole all'uso rispettoso di un patrimonio pubblico destinato a soddisfare bisogni e diritti fondamentali. Siamo disponibili - conclude l'esponente del Sole che ride - a ragionare di eventuali modifiche o integrazioni con altri provvedimenti, ma l'importante è che il Consiglio regionale non indugi ulteriormente nell'affrontare queste tematiche".
Perugia, 15 settembre 2009
"Il disagio abitativo di molte famiglie, per le quali la casa di proprietà rimane un sogno, non può più attendere dalla politica delle risposte in grado delineare soluzioni concrete, soprattutto in seguito alla devastante crisi economica che ha investito anche la nostra regione. Per questo motivo è necessario che il Consiglio regionale discuta al più presto la proposta di legge dei Verdi e civici sull'autocostruzione e l'autorecupero a fini abitativi". Con queste parole il capogruppo regionale dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini, ha annunciato di aver richiesto formalmente al Presidente della terza commissione, Enzo Ronca, competente in materia, di mettere quanto prima all'ordine del giorno la proposta di legge presentata già nel giugno 2007.
"Dopo oltre due anni di attesa - spiega Dottorini - riteniamo che la Regione debba ora farsi carico di un provvedimento che può divenire un'ottima misura integrata di organizzazione sociale e dare una risposta concreta al disagio abitativo. Attendiamo da tempo che la giunta definisca le eventuali linee di riforma della legge 23. Se ci sono i tempi, sarebbe opportuno prendere in esame l'intero pacchetto. Altrimenti chiediamo che la commissione si esprima sulla nostra proposta".
La proposta di legge prevede che gli enti pubblici individuino nel loro Piano regolatore aree 'Peep' (edilizia popolare) dove verrà prevista la possibilità di autocostruzione. In questo caso, sotto la direzione dei lavori da parte di esperte figure professionali, insieme al controllo dell'ente, potranno essere gli stessi proprietari, associati in un'apposita cooperativa, a portare avanti i lavori di costruzione dell'edificio. L'obbligatorietà riguarda il rispetto per l'architettura del luogo, l'uso di criteri di costruzione ecocompatibili ed il risparmio energetico. Con l'autocostruzione o l'autorecupero (in questo caso l'ente pubblico metterà a disposizione strutture esistenti non utilizzate e/o fatiscenti) è possibile abbattere i costi di costruzione o di recupero fino al 70 per cento. Per i soggetti costruttori sono previste facilitazioni per l'accesso al credito. "E' noto ormai - ha sottolineato Dottorini - che in moltissimi casi i cittadini sono chiamati a grandi sacrifici per acquistare una casa e a un indebitamento legato a mutui ventennali o, addirittura, trentennali. Con questa proposta, si vuole rispondere a questo problema sociale privilegiando lo spirito di auto promozione delle famiglie e responsabilizzandole all'uso rispettoso di un patrimonio pubblico destinato a soddisfare bisogni e diritti fondamentali. Siamo disponibili - conclude l'esponente del Sole che ride - a ragionare di eventuali modifiche o integrazioni con altri provvedimenti, ma l'importante è che il Consiglio regionale non indugi ulteriormente nell'affrontare queste tematiche".
Perugia, 15 settembre 2009
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