Bacchetta ha offerto la disponibilità a tagliare i corsi di Villa in un piatto d'argento. Eppure funzionavano bene..."
"Mentre l'intero mondo istituzionale ternano si mobilita platealmente contro la chiusura del polo universitario, a Città di Castello l'amministrazione Bacchetta ha offerto su un piatto d'argento i propri corsi universitari a Perugia, preferendo portare avanti contatti "amichevoli" con il rettore Bistoni, contatti che fino ad ora non hanno portato ad alcun risultato concreto. La verità è che mentre a Terni e a Narni occupano il Consiglio comunale a Città di Castello vengono tolti in silenzio corsi universitari senza che il sindaco alzi minimamente la voce". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, interviene in merito alla possibile cancellazione dei dipartimenti universitari di Terni.
"E' mortificante - aggiunge Dottorini - dover sottolineare ancora una volta la totale subalternità dell'amministrazione tifernate che prima concede tutto a Perugia senza opporre resistenza, poi mette in scena la finta indignazione del Consiglio comunale. Non si capisce come mai vengano tagliati proprio corsi specifici con indici di occupazione post-laurea tra i più alti in Italia e che non costano quasi niente all'Università dato che il personale docente proviene dall'Asl di Città di Castello e le funzioni di segreteria ricadono totalmente su Perugia. L'Altotevere, nonostante la scarsa capacità amministrativa dimostrata dall'attuale Giunta, deve essere considerato parte integrante e funzionale del percorso formativo dei cittadini umbri".
Perugia, 16 settembre 2011
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