"Emendamenti Idv su acqua e rifiuti sono già sul tavolo, Rometti non deve fare altro che accoglierli. Inserire ripubblicizzazione nel nuovo assetto degli ambiti territoriali"

"La sentenza della Consulta mette una pietra sopra ai tentativi di Berlusconi prima e Monti poi di vanificare la volontà dei cittadini italiani che con il Referendum del giugno 2011 hanno detto in maniera inequivocabile che l'acqua è un bene comune che deve essere gestito attraverso logiche pubbliche e partecipative. La stessa cosa deve valere per altri servizi come la gestione dei rifiuti ed il trasporto pubblico. Sicuramente questa decisione avrà delle ripercussioni importanti anche sull'Umbria e diviene inevitabile rimettere in discussione l'intero impianto del disegno di legge della Giunta che sopprime gli Ati e istituisce l'Autorità umbra per i rifiuti e le risorse idriche (Auri). Ora i nostri emendamenti sulla gestione pubblica dell'acqua, già presentati la scorsa settimana, dovranno essere accolti, allargandone gli effetti anche ad altri servizi, compresi i rifiuti". Con queste parole il capogruppo regionale di Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, commenta la decisione della Corte Costituzionale che, bocciando l'articolo 4 del decreto legge n°138 del 13 agosto 2011, di fatto ha cancellato in un sol colpo tutta la normativa, varata dal governo Berlusconi e avallata dal governo Monti, che apriva il mercato dei servizi pubblici (tranne quello dell'acqua) alla concorrenza imponendone di fatto la privatizzazione.
"Va dato merito alla Regione Umbria - spiega Dottorini - che assieme ad altre cinque regioni ha avuto la lungimiranza di ricorrere contro l'articolo che oggi viene dichiarato incostituzionale. Adesso bisogna essere conseguenti. Non c'è più alcun motivo per respingere le nostre proposte che mirano a stabilire con chiarezza che in tutto il territorio umbro la gestione del servizio idrico deve essere ripubblicizzata eliminando dalle bollette la quota del 7 per cento per la remunerazione del capitale. Le stesse considerazioni dovranno essere fatte per la gestione dei rifiuti. Nella prima bozza del disegno di legge infatti, a parte rari richiami generici, ci sembra di aver visto ben poco di quello che la Consulta ha ribadito e di quelle che erano le disposizioni referendarie".
"Ancora una volta - conclude il capogruppo Idv - il nostro gruppo consiliare ha visto riconosciuta la propria lungimiranza e la giustezza delle proprie posizioni. Italia dei Valori sin dal primo momento è stata al fianco dei comitati e delle associazioni promotrici del referendum con le quali abbiamo sostenuto la campagna referendaria e la successiva lunga battaglia per difendere quello che democraticamente i cittadini hanno scelto. Ora è il momento di calare queste decisioni sul piano delle scelte concrete. Le proposte di modifica del gruppo Idv sono sul tavolo e l'assessore Rometti non deve far altro che accoglierle nel testo che giungerà in Consiglio regionale, rispettando così il volere dei cittadini, la battaglia di tante associazioni e il successo del ricorso delle sei regioni italiane".
Perugia, 23 luglio 2012
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