"Purtroppo la protervia di amministratori locali compiacenti ha avuto la meglio e così avremo l'unico interporto senza collegamento ferroviario"

"Spero vivamente che la Piastra logistica possa rappresentare un volano per la ripersa economica dell'Altotevere. Mantengo tuttavia tutte le mie pesanti riserve su un progetto che non risponde ad alcuna visione strategica ed economica. Quest'opera in realtà è il simbolo della mancata coerenza e lungimiranza nel progettare il futuro urbanistico, viario ed economico della nostra vallata. Si tratta dell'unico centro intermodale senza collegamento ferroviario, privo quindi della caratteristica principale che un'opera come questa deve avere, vale a dire l'interscambio di merci almeno tra ferro e gomma". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e capogruppo Idv in Consiglio regionale interviene sulla presentazione del progetto della piattaforma logistica dell'Altotevere che considera "un obbrobrio progettuale".
"A tempo debito - ricorda Dottorini - avevamo proposto il posizionamento della piastra logistica in modo da poter intersecare la linea ferroviaria e da sfruttare tutti gli assi di comunicazione per il trasporto delle merci. Purtroppo la protervia di amministratori locali compiacenti ha avuto la meglio, riuscendo a posizionare l'opera a cavallo di due comuni, in area agricola di pregio e senza la possibilità di intersecare la ferrovia. Un capolavoro amministrativo. Tra le altre cose appare evidente che il posizionamento irrazionale dell'opera è in qualche modo la giustificazione al tracciato scelto a suo tempo per la E78, altro progetto calato sulla testa di cittadini e comitati che in più occasioni hanno proposto soluzioni alternative, meno impattanti ed economicamente sostenibili. Il fatto che l'opera altotiberina goda di finanziamenti ridicoli rispetto alle analoghe di Foligno e Terni (16 milioni contro i 39 delle altre due) e che sia l'unica senza collegamento ferroviari è solo sintomatico della subalternità dell'Altotevere rispetto ad altri comprensori regionali".
"Sarebbe interessante - aggiunge Dottorini - conoscere a quale visione d'insieme corrisponda la politica infrastrutturale del Comune e della Regione perché a tutt'oggi è impossibile individuarne un senso attraverso gli strumenti della razionalità e del buon senso. L'attuale collocazione della piattaforma logistica, quando erano disponibili terreni industriali più ampi, già compromessi e a ridosso della linea ferroviaria, risponde a una mancanza di pianificazione che i nostri cittadini e il nostro territorio si troveranno ad affrontare negli anni a venire".
Perugia, 17 luglio 2013
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