"Nostra mozione ottiene larghissima maggioranza. Necessario richiedere presidi giudiziari temporanei nelle sedi distaccate in attesa del processo telematico"
"Dal Consiglio regionale giunge un segnale chiaro al Governo nazionale perché corregga le evidenti storture e incongruenze della riforma giudiziaria. La Giunta regionale se ne farà carico tenendo conto innanzitutto della necessità di applicare con gradualità e razionalità provvedimenti che rischiamo altrimenti di provocare soltanto caos e disservizi. Credo sia un atto concreto e propositivo per tentare di correggere l'effetto boomerang di una riforma che, nata per rendere più snello il sistema, rischia al contrario di mettere in seria difficoltà cittadini e operatori della giustizia costringendoli a disagi e ritardi inaccettabili". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini commenta il voto a larghissima maggioranza (20 voti a favore, 4 contrari, 1 astenuto) della mozione che lo vede come primo firmatario, riguardante la riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari.
"E' importante che si sia trovato un consenso così ampio sulla nostra mozione - aggiunge Dottorini -. Per fare questo ognuno ha dovuto accantonare parte delle proprie valutazioni sul merito di un atto molto discutibile per puntare invece su risultati concreti, possibili e di buon senso. Io non sono contro la riforma della giustizia e del sistema giudiziario italiano a prescindere. Sono anzi convinto che l'Europa abbia buone ragioni nell'incalzare il Governo italiano affinché siano accorciati i tempi troppo lunghi del processo. Questo non può avvenire però sulle spalle dei cittadini e degli operatori della giustizia che si trovano a dover affrontare proprio i problemi che la riforma aveva promesso di risolvere. Credo che debba essere usato innanzitutto il buonsenso e nell'applicazione della riforma debbano essere tenute in considerazione le specificità di ogni territorio, consentendo a chi ne ha facoltà, di richiedere l'applicazione dell'articolo 8 e quindi di utilizzare in via transitoria le sedi distaccate come presidi giudiziari temporanei".
"Ritengo sia stato molto significativo - spiega il Presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale - impegnare la Giunta a intervenire sul Ministero della Giustizia perché consenta la costituzione di presidi giudiziari nelle realtà dove vengono soppressi i tribunali, così come è da ritenere giusto e opportuno fare appello ai Presidenti dei tribunali affinché si avvalgano dell'articolo 8 del decreto legislativo 155 che prevede che quando sussistono specifiche ragioni organizzative o funzionali il Ministro della Giustizia può disporre che vengano utilizzati a servizio del tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni, gli immobili di proprietà dello Stato o dei Comuni. In questo modo verrebbe concesso il tempo necessario perché le nuove procedure telematiche siano completate e possano agevolare tutte le operazione che oggi richiedo spostamenti e attese inaccettabili, evitando di restare immobili e lasciare che i cittadini subiscano in silenzio le conseguenze nefaste di questa presunta riorganizzazione".
Perugia, 17 settembre 2013
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