dario di bello -
Cari amici,
era da tempo che volevo scrivere qualcosa sulla nuova compagine che si è affacciata sul ghiotto mercato dei veicoli storici, mercato questo che muove all'anno non meno di 20 milioni di euro (solo l'asi, poverina, dichiara di incassarne 16) !
L'ACI che sino ad ora era rimasta volutamente da parte pensando che i veicoli storici non "fruttassero", si è risvegliata e dopo aver dato fiato alle proprie trombe annunciando la nascita di un registro (?!?!) di auto storiche (e le moto ?), si è anche affrettata a far pubblicare un elenco di auto, ritenute dalla stessa, meritevoli di essere considerate storiche.
Di questo elenco me ne hanno parlato in tanti, sorvolo sulla competenza di chi possa averlo redatto (mi dicono, delle vecchie cariatidi del nord est ...), ma devo orgogliosamente dirvi che non ho perso un solo secondo del mio tempo per scorrerlo, visto che non capisco a chi possa servire un elenco del genere dal momento che tale "ACI Storico" non è contemplato in alcuna Legge di questo stato.
Ma leggiamo insieme l'articolo de La Nazione del 12 dicembre u.s. (clicca qui per scaricarlo).
Possiamo scoprire che il PRA frutta all'Automobil Club d'Italia, grazie alle province ed in assoluto monopolio, ben 191 milioni di euro; poi ci sono circa 41 milioni di euro come compenso (!?!) per la riscossione della tassa auto in circa 10 regioni + altri 14 milioni di euro provenienti dagli enti locali per l'organizzazione di quei bei convegni sulla mobilità, sulla guida sicura, sulla sicurezza stradale e su tante altre cose.
Il totale di quanto l'ACI offra al popolo italiano ha un costo quantificato in soli 246 (191 + 41 + 14) milioni di euro riscossi dal "pubblico" cioé da noi cittadini, e questo solo nel 2012 !
Devo però spezzare una lancia a favore del PRA e non dell'ACI.
Grazie all'archivio del PRA ed a quello della Motorizzazione, è molto difficile che in Italia possano nascere "tarocchi" dal nulla così come accade in altre nazioni.
C'è anche da dire che molti tarocchi in circolazione hanno ricevuto il lasciapassare dall'asi, e qui mi viene in mente una Fulvia 1,2 HF omologata (vuol dire esaminata anche nella più piccola vite) dall'ente "grissineo" con esito "oro", beh nemmeno se mi pagassero con dell'oro, per restare in tema, andrei in giro con un veicolo del genere.
È tardi, vado a dormire pensando all'ACI che oltre a quei 246 milioni di euro, vorrebbe per sé anche quelli che riscuote l'asi, mah... che si scornassero tra loro, riporti tricologici permettendo !
Io a voi auguro la buonanotte.
dario di bello -
Lascia un commento