"Avremmo preferito l'esenzione totale, ma il taglio del 50 per cento è comunque un segnale forte di sostegno ad un settore dall'alto valore sociale e occupazionale"
"Da un primo esame della manovra di Bilancio balza agli occhi la scelta di recepire almeno in parte la nostra proposta di riduzione dell'Irap per le cooperative di tipo 'A'. Lo riteniamo un atto importante che ristabilisce un criterio di equità per soggetti che stanno dimostrando capacità di risultati e azioni dall'alto valore sociale. Nonostante permangano all'interno del testo zone d'ombra specie per quanto riguarda le questioni ambientali e della gestione del ciclo dei rifiuti, il provvedimento in merito alla riduzione del 50 per cento dell'Irap per le cooperative sociali resta un segnale forte che la Giunta dà al tessuto sociale della nostra Regione". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore, commenta la manovra di bilancio e le disposizioni collegate per l'Umbria che prevedono la riduzione dal 2,98 al 1,50 dell'aliquota Irap per le cooperative sociali di tipo "A".
"Certo - precisa il presidente della commissione Bilancio - questo deve essere interpretato solo come un primo passo che ci porti infine ad allinearci alle altre regioni che hanno adottato l'esenzione totale per questa tipologia di cooperative. Ma sarebbe ingiusto non riconoscere lo sforzo che l'esecutivo ha messo in atto per rispondere a quanto introdotto nel Dap 2014 attraverso la nostra proposta emendativa. Attualmente - ricorda Dottorini - sono presenti in Umbria 98 cooperative sociali di topo 'A' che svolgono prevalentemente servizi di assistenza sociali e di istruzione. Dati aggiornati al 2011 ci dicono che nella nostra regione queste tipologie di cooperative consentono l'occupazione a circa 6.800 persone, in gran parte donne, giovani e over 45, con un incremento del 77 per cento rispetto a dieci anni prima. Riteniamo importante l'accoglimento della nostra proposta e siamo certi che vada nella giusta direzione per appianare lo svantaggio competitivo che le cooperative umbre dal 2009, data nella quale la Regione ha reintrodotto l'imposizione Irap, hanno dovuto affrontare sulle concorrenti extraregionali. Com'è noto, in Italia già dieci regioni hanno previsto l'esenzione totale dal pagamento dell'irap per le cooperative sociali di tipo A. È evidente lo squilibrio che viene a crearsi nel momento in cui le nostre imprese si trovano a dover competere su gare d'appalto con altre cooperative sociali che, avendo sede in altre regioni e godendo dell'esenzione, hanno minori costi del lavoro e possono fare offerte al ribasso".
"Avremmo preferito che le Giunta accogliesse l'esenzione totale - conclude Dottorini - ma la nostra proposta recepita nel collegato è un segnale forte da parte della Regione al mondo della cooperazione sociale, settore da sostenere soprattutto alla luce della riduzione delle risorse pubbliche destinate alle politiche di welfare e del progressivo allungarsi dei tempi medi di pagamento da parte della pubblica amministrazione".
Perugia, 12 marzo 2014
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