L'esecutivo ribalta il voto della commissione e ripresenta la sanatoria per i comuni inadempienti. Maglie ancora più larghe anche per i cavatori. Così si compromette la credibilità su rifiuti e ambiente"

"La sanatoria per i comuni inadempienti sulla raccolta differenziata e le norme a favore dei cavatori e di chi imbottiglia acqua minerale rappresentano un colpo di spugna che non rende giustizia alle ragioni dell'ambiente e dell'equità. Disconoscendo quanto deciso ieri dalla prima commissione la Giunta regionale ha dimostrato poco coraggio e forse qualche malcelata 'sensibilità' di troppo. Sul condono per i comuni che nel 2012 e 2013 non hanno raggiunto i livelli previsti di raccolta differenziata e sulle norme a favore dei cavatori che non hanno versato i contributi ambientali ci saremmo attesi una correzione di rotta. Ma evidentemente dietro quelle scelte c'è un disegno che non poteva essere neppure scalfito". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore - Idv) commenta l'esito della votazione odierna su Finanziaria e collegato.
"Questa è una finanziaria con luci ed ombre - spiega Dottorini -. Accanto a misure molto importanti e condivisibili, come la parziale esenzione Irap per le cooperative sociali di tipo A , il finanziamento del commercio equo e le politiche sociali, troviamo alcuni aspetti legati alle tematiche ambientali veramente gravi e preoccupanti. In particolare emerge la forzatura sui rifiuti, tra l'altro passata in Consiglio con una maggioranza risicatissima. Le premialità e le sanzioni per i comuni riguardo alla raccolta differenziata sono uno dei cardini del Piano dei rifiuti, sono la leva che avrebbe dovuto indurre le amministrazioni comunali a politiche virtuose di riduzione , riuso e raccolta differenziata. Ora, nonostante il voto contrario della prima commissione, con un colpo di spugna si prevede di annullare ogni sanzione, mettendo sullo stesso piano i comuni virtuosi e quelli inadempienti. Se a questo si aggiunge che nella manovra non è previsto neppure un euro a favore della raccolta differenziata, risulta chiaro un cambio di atteggiamento significativo e preoccupante da parte dell'esecutivo regionale. Non vorremmo che si pensi di risolvere le incongruenze del Piano dei rifiuti attraverso la bacchetta magica del Combustibile solido secondario, dando ragione in questo modo a chi già da tempo sottolinea la difficile compatibilità della produzione del Css con le corrette politiche di gestione dei rifiuti. Per questo abbiamo chiesto con emendamenti precisi che la Regione esiga dai comuni gli importi delle sanzioni così come previsto dal Piano e metta a disposizione quelle risorse, pari a circa 321mila euro, per premiare le politiche virtuose dei comuni più efficienti. Stesso discorso vale per le aziende estrattive e imbottigliatrici di acqua minerale. E' vero che il settore sta attraversando, al pari di molti altri comparti, un periodo di evidente difficoltà, ma è altrettanto vero che gli anni passati sono stati anni di grandi utili, maturati attraverso un bene messo a disposizione dalla comunità regionale a costi irrisori. Ora, il fatto che la giunta abbia deciso di raccogliere l'accorato grido d'allarme lanciato da Forza Italia e Confindustria, dilazionando i pagamenti ed escludendo ogni ipotesi di interruzione delle attività come previsto per legge, a noi sembra inammissibile e indicativo di un'attenzione esclusiva, non riservata ad altri settori produttivi".
"A fronte di scelte che riteniamo fortemente negative e prive di buon senso - aggiunge Dottorini - siamo però soddisfatti dell'accoglimento della nostra proposta di riduzione dell'Irap alle cooperative sociali di tipo 'A', soggetti che si occupano di settori fondamentali e dal valore altamente sociale e assistenziale e che impiegano giovani, donne, e over 40, che altrimenti avrebbero molte difficoltà nel trovare un impiego. Viene poi sostenuta e finanziata la legge regionale sul commercio equo e solidale che nel corso degli anni ha prodotto risultati apprezzati dall'intera società umbra e italiana, svolgendo attività economiche e di supporto nei confronti dei piccoli produttori del Sud del mondo e di informazione culturale mirata ad aumentare la consapevolezza della comunità umbra in merito ai meccanismi perversi del commercio internazionale e volta a stimolare comportamenti di consumo responsabile".
Perugia, 1 aprile 2014
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