"Silenzio assordante dai vertici della Fondazione indicati dal Comune. Preoccupazione per ripercussioni sul mercato dell'arte internazionale e sull'immagine del Maestro Burri"
"La Regione deve attivare da subito i poteri di vigilanza e controllo che la legge le attribuisce per valutare seriamente l'ipotesi di scioglimento del Consiglio di amministrazione della Fondazione Burri e nominare un commissario straordinario che attui una ricognizione di tutte le attività economiche e le prestazioni di lavoro affidate nel corso degli ultimi 10 anni, riportando così trasparenza e credibilità all'istituto che gestisce le opere e l'immagine di uno degli artisti più importanti del '900". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore, annuncia la presentazione di un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in cui si chiede di attivare i poteri di vigilanza e controllo e, se necessario, commissariare la Fondazione Burri a seguito dello scandalo che ha travolto i vertici della stessa dopo l'intervista rilasciata dall'ex presidente Maurizio Calvesi.
"Il silenzio assordante - continua Dottorini - che giunge dai vertici della Fondazione non fa che accentuare le nostre preoccupazioni. Quanto tempo ancora resteranno chiusi nel loro fortino mentre chi ha a cuore l'opera e l'immagine del Maestro Burri, a Città di Castello e nel mondo, chiede chiarezza e trasparenza? Che ne è stato delle delibera del Consiglio comunale di Città di Castello che fissava obiettivi e impegni precisi per evitare conflitti d'interesse e gestioni familistiche? L'unica cosa di cui possiamo essere certi è che non possiamo lasciare che di questa delicata e importante vicenda si occupi l'amministrazione comunale di Città di Castello, la stessa che ha concorso a nominare i vertici della Fondazione che oggi sono oggetto delle pesanti affermazioni del professor Calvesi. La semplice convocazione annunciata dal Sindaco, per raccogliere le "impressioni" dei vertici appare come un debole tentativo di facciata per giustificare una gestione lontana dal contesto internazionale e priva di strategia per la valorizzazione del patrimonio che Alberto Burri ha lasciato a Città di Castello e al mondo intero".
"La Fondazione Burri - spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - gestisce un patrimonio di inestimabile valore che potrebbe rappresentare uno degli elementi di traino per lo sviluppo economico dell'Altotevere, diventando uno dei punti di riferimento per la filiera turismo-ambiente-cultura dell'intera regione. Tutto questo però deve essere supportato da un quadro di trasparenza e regole certe, oltre che da amministratori seri, competenti, lungimiranti e privi di conflitti d'interessi. Il rischio altrimenti è che si ottenga l'effetto opposto, facendo emergere sacche di discrezionalità che metterebbero a rischio la credibilità dell'intero lavoro svolto nel corso degli anni. Per questo - conclude Dottorini - la Regione deve accelerare tutte le procedure che a norma di legge potranno portare a fare chiarezza e restituire credibilità alla Fondazione, avviando un'operazione trasparenza che possa ridare alle opere di Burri e alle volontà stesse del Maestro un respiro internazionale, cogliendo le opportunità che Perugia2019 capitale della cultura mette a disposizione e festeggiare il centenario dalla nascita di Burri in un clima di recuperata serenità.".
Perugia, 15 aprile 2014
Leggi l'interrogazione urgente
Lascia un commento