"Trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione era l'obiettivo della nostra proposta del 2012. Colmare il ritardo accumulato con rapida applicazione"

"Con l'approvazione da parte della Giunta regionale del programma finalizzato alla pubblicazione e alla condivisione degli Open data in possesso dell'amministrazione regionale si porta a termine un percorso intrapreso oramai più di due anni fa con la proposta di legge regionale da noi presentata e che oggi viene ripresa interamente dall'atto approvato in Giunta. Finalmente cittadini e imprese potranno attingere alle banche dati regionali in formato gratuito ed aperto, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino l'utilizzo, l'integrazione e il riuso, anche con finalità commerciali". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e Capogruppo in Consiglio regionale dell'Italia dei Valori, commenta l'approvazione da parte della Giunta regionale del programma per la pubblicazione degli Open data regionali.
"Trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione è una pratica di cui l'Umbria ha un urgente bisogno - continua Dottorini - perché porta in sé il potenziale di un ritorno economico per le imprese locali e un ritorno sociale per i singoli cittadini, avvicinandoli con facilità e senza restrizioni alle istituzioni. La nostra proposta sull'Open data, ripresa interamente con l'atto approvato oggi in Giunta, ha come scopo principale quello di rendere pubblici e mettere a disposizione di cittadini e imprese la maggior parte dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, da quelli cartografici a quelli sul trasporto pubblico locale, da quelli sull'ambiente a quelli economici e demografici e, perché no?, anche quelli sui costi della politica, facendo in modo che chiunque possa usarli senza alcuna limitazione o costo aggiuntivo. Dalle imprese alle associazioni, dai semplici cittadini ai comitati ambientali, questo permetterà al settore dell'information technology e dei servizi di sviluppare modelli imprenditoriali attorno a questi dati, efficaci e economicamente vantaggiosi, in grado di raggiungere cittadini e imprese e arricchire un settore economico in forte espansione anche nella nostra Regione. L'Open data è uno dei punti cardine che l'Unione Europea ha inserito da tempo all'interno dell'Agenda digitale e che prevede un giro di affari annuo pari a 140 miliardi di euro. L'Umbria, anche se con un colpevole e ampio ritardo rispetto alle altre regioni d'Italia, ha compreso che non poteva permettersi di perdere questa occasione".
"Nella nostra regione - conclude Dottorini - sono centinaia i neo laureati pronti a impegnarsi in questo settore e lo straordinario successo della legge regionale sul software libero del 2006 è qui a ricordarci che in materia di innovazione dobbiamo collaborare con l'Università. Per questo ci auguriamo che la Giunta tenga conto di quanto inserito nella nostra proposta e preveda una forte sinergia con il mondo accademico-universitario, promuovendo progetti caratterizzanti che possano consentire la piena applicazione della legge".
Perugia, 22 luglio 2014
Lascia un commento