"Tariffazione esorbitante, con ripercussioni sulla viabilità secondaria e sulle potenzialità di sviluppo dell'Umbria. Eppure Renzi si era detto contrario alle grandi opere..."
"Il via libera del Cipe alla E45 autostrada è sicuramente una pessima notizia per gli umbri. Al devastante impatto ambientale farà riscontro un pedaggio pesante a carico di cittadini e pendolari, con pesanti ripercussioni sul tessuto economico e imprenditoriale della regione". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore, commenta l'esito della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) che si è svolta lunedì, presieduta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
"C'è da chiedersi se il Matteo Renzi che ha dato l'ok a questa assurda opera sia lo stesso che appena due anni fa affermava la necessità di passare dalle grandi opere alle opere utili, rimarcando come fossero le piccole e medie opere a creare sviluppo e occupazione e non le grandi. Purtroppo non è bastata nemmeno la bocciatura del progetto da parte della Corte dei Conti a scalfire le certezze di chi da destra a sinistra continua a lavorare per la realizzazione di quest'opera così lontana dai bisogni dei cittadini e dei territori. A parte la defiscalizzazione, infatti, i 10 miliardi di euro previsti per l'autostrada - prosegue Dottorini - saranno tutti a carico dei cittadini attraverso il pagamento del pedaggio ed i promotori del project-financing hanno previsto una tariffazione esorbitante, con sicure ripercussioni sulle economie familiari, sul traffico delle arterie secondarie e sulle piccole e medie imprese. Se la Regione ha davvero intenzione di far sentire la propria voce e di chiedere agevolazioni sul pedaggio per i residenti umbri, è necessario e urgente che lo faccia tempestivamente perché i tempi stringono e al momento l'unica certezza è che nel Piano economico finanziario non è assolutamente prevista alcuna agevolazione sulle tariffe".
"Secondo tale Piano - spiega il presidente di Umbria Migliore - il promotore del progetto per procedere all'attuazione del programma di investimenti ritiene congrua l'applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro per i veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano Perugia da Città di Castello occorreranno circa 7,60 euro, mentre da Terni a Perugia saremmo attorno ai 12 euro. Ovviamente la stangata sarà quasi doppia per i mezzi pesanti, ma anche per i mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori locali. Un autentico salasso per tutti i cittadini umbri che di fatto non hanno alternative alla E45 per spostarsi da una città all'altra all'interno della regione".
"Sono tanti i cittadini - conclude Dottorini - che continuano a firmare la petizione popolare in cui si chiede alla Regione di fare un passo indietro sull'appoggio a quest'opera che, non lascerà soltanto una ferita insanabile per il nostro territorio e per il nostro tessuto produttivo, ma assesterà un colpo insostenibile alle nostre economie familiari e imprenditoriali. E' assolutamente urgente che la Regione rompa gli indugi e si schieri convintamente al loro fianco".
Perugia, 13 novembre 2014
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