"Clima culturale da condannare senza ambiguità: auspichiamo politiche dell'accoglienza, del pluralismo e dell'inclusione, a partire dalle scuole"
"Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo. Non può essere consentito a un docente di ostentare un atteggiamento di intolleranza, giungendo persino all'aggressività verbale e fisica e tradendo quindi quella che dovrebbe essere la sua funzione di educatore: condannare la violenza e insegnare ai suoi alunni il pluralismo e l'apertura verso l'altro, qualsiasi sia il suo orientamento sessuale, il suo credo, la sua nazionalità". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore, annuncia con queste parole la presentazione di un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere "se rispondono al vero i fatti riportati dalla stampa riguardo a un presunto caso di omofobia accaduto in un istituto superiore della provincia di Perugia, come intende affrontare l'episodio in questione e soprattutto quali azioni intende mettere in campo per contrastare il clima culturale di cui tale episodio è figlio, favorendo di contro una cultura dell'accoglienza, del pluralismo e dell'inclusione".
"Episodi di questo genere - aggiunge Dottorini - sono sintomatici di un clima culturale sempre più diffuso che porta alla stigmatizzazione e alla discriminazione di chi è considerato diverso, perché di fatto non corrisponde ai canoni di normalità stabiliti dalla mentalità comune. Questo è quanto avviene soprattutto in tema di sessualità, con una forte opposizione verso chi manifesta tendenze differenti da quelle considerate "naturali", ma accade spesso anche per motivi religiosi o etnici. Credo che la comunità regionale debba prendere le distanze in maniera inequivocabile da certi episodi e mostrare la propria vicinanza a chi ne è vittima. Forse sarà anche l'ora di portare il tema all'attenzione del Consiglio regionale. C'è un testo già depositato da alcuni colleghi del Pd contro le discriminazioni e e le violenze determinate dall'orientamento sessuale. Credo possa essere una buona base di partenza per consentire alla nostra legislazione di adottare norme chiare che rendano esplicito il riconoscimento della libertà di orientamento sessuale e identità di genere. Questo triste episodio ci dimostra che è urgente dotarsi di strumenti anche legislativi per bloccare il clima di intolleranza crescente e per promuovere una società del pluralismo e dell'inclusione".
Perugia, 17 novembre
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