"Anni di impegni non mantenuti da parte di enti locali, regionali e statali. Adesso occorre che la Regione si faccia carico del problema e dica cosa intende fare"
"Il bacino del Rio Grande di Amelia necessita di interventi urgenti e risolutivi e va restituito al più presto alla comunità amerina come un bene di cui poter usufruire a fini turistici ed ambientali". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e Presidente dell'associazione Per Un'Umbria Migliore, annuncia di aver presentato una interrogazione urgente in cui chiede alla Giunta regionale se e come intende farsi carico delle dighe Para e Ponte Grande attraverso opere e disposizioni che ne garantiscano un effettivo e completo recupero, evitando così che le due antiche strutture vengano dismesse e che il bacino del Rio Grande venga condannato a inesorabile degrado.
"Sono anni ormai - prosegue Dottorini - che si susseguono impegni da parte degli enti locali per la rivalutazione dell'area, ma ad oggi il bacino è quasi completamente interrato a causa dei grossi quantitativi di fango che vi si sono depositati nei lunghi e ripetuti periodi di abbandono. Per questo è necessario che la Regione faccia sapere se è intenzionata a farsi carico di un intervento o se tutto verrà lasciato in abbandono. Già a gennaio 2014 un'ordinanza della Protezione Civile ha chiesto alla Regione Umbria di manifestare il suo interesse per la gestione della diga sul Rio Grande dichiarando altrimenti l'intenzione di provvedere in breve tempo alla dismissione dello sbarramento. Ma non ci risulta un'autentica presa di coscienza dei rischi che il bacino sta correndo. Per questo occorre un rapido pronunciamento del governo regionale, anche per dare seguito a quanto promosso dalle principali associazioni ambientaliste che hanno raccolto più di tremila firme su una petizione attraverso la quale i cittadini chiedevano a enti locali e Regione impegni precisi e puntuali per giungere ad una soluzione definitiva del problema".
"L'area del Rio Grande - conclude il Presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - potrebbe rappresentare una grande risorsa per l'Amerino e per l'intera regione in termini turistici ed ambientali. La Regione deve farsi carico una volta per tutte del problema e tentare soluzioni efficaci e tempestive per restituire questo bene al territorio e ai suoi abitanti".
Perugia, 23 gennaio 2015
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"Il bacino del Rio Grande di Amelia necessita di interventi urgenti e risolutivi e va restituito al più presto alla comunità amerina come un bene di cui poter usufruire a fini turistici ed ambientali". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e Presidente dell'associazione Per Un'Umbria Migliore, annuncia di aver presentato una interrogazione urgente in cui chiede alla Giunta regionale se e come intende farsi carico delle dighe Para e Ponte Grande attraverso opere e disposizioni che ne garantiscano un effettivo e completo recupero, evitando così che le due antiche strutture vengano dismesse e che il bacino del Rio Grande venga condannato a inesorabile degrado.
"Sono anni ormai - prosegue Dottorini - che si susseguono impegni da parte degli enti locali per la rivalutazione dell'area, ma ad oggi il bacino è quasi completamente interrato a causa dei grossi quantitativi di fango che vi si sono depositati nei lunghi e ripetuti periodi di abbandono. Per questo è necessario che la Regione faccia sapere se è intenzionata a farsi carico di un intervento o se tutto verrà lasciato in abbandono. Già a gennaio 2014 un'ordinanza della Protezione Civile ha chiesto alla Regione Umbria di manifestare il suo interesse per la gestione della diga sul Rio Grande dichiarando altrimenti l'intenzione di provvedere in breve tempo alla dismissione dello sbarramento. Ma non ci risulta un'autentica presa di coscienza dei rischi che il bacino sta correndo. Per questo occorre un rapido pronunciamento del governo regionale, anche per dare seguito a quanto promosso dalle principali associazioni ambientaliste che hanno raccolto più di tremila firme su una petizione attraverso la quale i cittadini chiedevano a enti locali e Regione impegni precisi e puntuali per giungere ad una soluzione definitiva del problema".
"L'area del Rio Grande - conclude il Presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - potrebbe rappresentare una grande risorsa per l'Amerino e per l'intera regione in termini turistici ed ambientali. La Regione deve farsi carico una volta per tutte del problema e tentare soluzioni efficaci e tempestive per restituire questo bene al territorio e ai suoi abitanti".
Perugia, 23 gennaio 2015
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