"Assieme alla Regione, sono loro i principali responsabili della mancanza di progettualità che ha condannato al degrado la struttura. Aprire le porte anche a stampa e cittadini"
"Batti e ribatti, finalmente anche l'amministrazione comunale di Città di Castello inizia a prendere consapevolezza della necessità di intervenire sull'ex Ospedale. Dopo 15 anni di totale abbandono, Cecchini e Bacchetta, i principali responsabili di questa situazione, si recheranno a visitare lo stato di degrado in cui versa quella struttura a cui tutti i tifernati sono legati. Speriamo serva finalmente a trovare una soluzione e non sia l'ennesima trovata propagandistica a danno della città e di chi in essa vive". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Cesaroni, commenta favorevolmente la decisione di sindaco ed ex sindaco di Città di Castello, assieme all'assessore regionale Paparelli, di recarsi a constatare lo stato di abbandono e degrado in cui versa l'importante struttura ubicata nel pieno centro storico di Città di Castello.
"Per noi - spiega il consigliere che per primo visitò la struttura - è motivo di soddisfazione poter rilevare come anni e anni di pressione diano oggi i primi risultati. Certo, è presto per cantare vittoria, ma almeno otteniamo che sindaco, ex sindaco e giunta regionale vadano a constatare di persona lo stato di degrado in cui la loro mancanza di progettualità ha ridotto quel complesso di inestimabile valore affettivo, economico e culturale. Per quanto ci riguarda continuiamo a sollecitare la presentazione di un progetto da parte dell'amministrazione comunale e a sollecitare la Regione perché tenga fede alla disponibilità di concessione dello stabile più volte manifestata. Intanto abbiamo già inoltrato richiesta all'assessore Paparelli perché apra le porte della struttura anche alla stampa regionale e ai tifernati che ne facciano richiesta. Altrimenti saremo noi a farlo accreditando i giornalisti che lo vorranno come componenti del nostro staff. Ci sembra un'operazione di trasparenza che, nell'opportuno rispetto di tutte le regole di sicurezza, appare corretta e ineludibile".
"Com'è noto - ricorda Dottorini - il Comune di Città di Castello, al contrario delle altre amministrazioni comunali umbre, non ha mai avanzato alcuna proposta né alcun piano per il recupero della struttura. Il fatto che il nostro pressing e le nostre continue sollecitazioni inducano i protagonisti di questa triste vicenda ad assumersi la responsabilità di trovare una soluzione non può che renderci soddisfatti. E' necessario uno sforzo che ci faccia immaginare soluzioni alternative o comunque in linea con una crisi economica che scoraggia investimenti, per restituire alla città un bene di grande valore architettonico, culturale ed affettivo. Il declino di Città di Castello deve essere fermato e solo una grande mobilitazione dei cittadini liberi potrà arginare una deriva che appare inarrestabile".
Perugia, 14 febbraio 2015
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