"L'inchiesta 'Sistema' disegna un quadro preoccupante. Interesse comune prevalga su appetiti di pochi. Regione e comune di Perugia rivedano pareri favorevoli"
"Si addensano le ombre sul mega progetto di trasformazione della E45 in autostrada. All'inchiesta sul Mose del luglio scorso, che aveva fatto emergere un inquietante intreccio di interessi trasversali attorno alla torta da 10 miliardi della Orte-Mestre, si aggiunge oggi un elemento che infittisce le ombre che già pesavano su questa grande opera. Sarebbe opportuno che le inchieste che coinvolgono i vertici del Ministero dei Lavori pubblici, unite alle negative ripercussioni ambientali ed economiche, inducano ad un ripensamento su questa opera inutile e devastante. La prima cosa da fare è prevedere una consultazione referendaria per chiedere ai cittadini di esprimersi su un progetto che segnerà il futuro e le prospettive dell'intera regione. Non vorremmo che a prevalere contro la volontà dei cittadini siano ancora una volta gli appetiti di pochi". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore) commenta l'operazione di ieri dei Ros dei carabinieri di Firenze denominata "Sistema" che ha portato a 4 arresti e 47 indagati per reati come corruzione, induzione a dare utilità e turbativa d'asta.
"Dall'inchiesta 'Sistema' - aggiunge Dottorini - emerge un quadro tutt'altro che rassicurante, con ipotesi di reati pesanti e un sistema inquinato, appunto, che non esenta quasi nessuna delle nuove grandi opere presentate come volano dell'economia nazionale. Fra le ipotesi fornite dai magistrati c'è anche quella secondo la quale il consorzio "Ilia Or-Me", che fa capo a Vito Bonsignore, la 'mente' che ha concepito l'autostrada Orte-Mestre e che anche stavolta appare iscritto nel registro degli indagati, avrebbe ricevuto il parere positivo del Cipe grazie all'appoggio di Ercole Incalza, che si trova in carcere. Ormai - prosegue Dottorini - fra i protagonisti del mega progetto di trasformazione in autostrada a pedaggio della E45 Orte-Mestre sono pochi quelli che non siano stati travolti negli ultimi tempi da qualche vicenda giudiziaria. E' evidente che alle motivazioni di natura ambientale ed economica che da dieci anni sosteniamo con coerenza e tenacia, si stiano aggiungendo anche cause di natura etica e giudiziaria che dovrebbero indurre ad un ripensamento definitivo su quest'opera, per il bene del nostro territorio e degli umbri. A questo punto riteniamo sia necessaria una consultazione popolare e chiamare in causa anche le amministrazioni locali perché facciano la loro parte ed ascoltino le voci dei tanti cittadini che hanno già pronunciato inequivocabilmente il loro No a un progetto folle e devastante. A partire dagli amministratori e dai consiglieri del comune di Perugia che non sembrano voler far tesoro dei pareri espressi nel Consiglio comunale aperto del Gennaio scorso, quando una valanga di interventi contrari ha seppellito l'ipotesi di trasformare la E45 in autostrada a pedaggio. Possibile non vi sia un consigliere o un gruppo consiliare in grado di presentare una mozione o un ordine del giorno per modificare il parere favorevole dato a suo tempo dal comune di Perugia? L'impressione è che vi sia qualche opportunismo di troppo e poca coerenza nel tramutare in fatti gli annunci da campagna elettorale fatti solo per gettare fumo negli occhi ai cittadini".
Perugia 17 Marzo 2015
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