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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Maggio 2013 Archives

"L'Umbria ha bisogno di superare una visione cementizia dello sviluppo. Necessarie programmazione e pianificazione, troppa discrezionalità porta alla deregulation"

PEREQUAZIONE. DOTTORINI: PREMI IN CUBATURE ECCESSIVI E SENZA CRITERI PRECISI, CANILI DI 100 METRI QUADRI: COSI' COM'E' NON VA

"Così com'è proprio non va. La proposta sulla perequazione introduce elementi di deregolamentazione che poco hanno a che vedere con una corretta programmazione urbanistica e con una moderna pianificazione del territorio. Piuttosto vengono inseriti elementi di discrezionalità difficilmente comprensibili e temi del tutto incongruenti. Basti pensare che il testo rende possibile la realizzazione di canili fino a 100 metri quadri, veri e propri appartamenti zoologici realizzati in aperta campagna. Per non parlare della proposta di facilitazioni per realizzare nuovi annessi agricoli. Una visione cementizia dello sviluppo che già troppi danni ha fatto al nostro territorio e che dovremmo tentare di arginare anche sapendo interpretare i segnali della crisi economica che stiamo vivendo". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini chiede all'assessore Rometti una profonda revisione dell'atto portato in Consiglio regionale senza tenere in alcun conto le osservazioni portate dai tecnici in sede di confronto interno alla maggioranza.
"Si tratta di un provvedimento che, come abbiamo più volte argomentato in sede di confronto interno alla maggioranza, necessita di una profonda revisione, eliminando tutti quegli elementi accessori che rispondono a interessi particolari piuttosto che all'interesse collettivo. E' singolare - spiega Dottorini - trovarsi di fronte a un testo sulla perequazione che non parla di perequazione, ma si concentra soltanto su premialità e compensazioni, utilizzate non come strumenti di programmazione equa, ma come elementi discrezionali per aumentare cubature in modo quanto meno discutibile, soprattutto nella congiuntura storica ed economica che stiamo vivendo. Tecnici e amministratori, infatti, ci parlano di una vera e propria inversione di tendenza nel settore delle costruzioni, con gli stessi proprietari dei suoli che chiedono di far tornare agricoli terreni già edificabili. D'altra parte sono sotto gli occhi di tutti i danni inferti al nostro territorio e al paesaggio regionale da anni di pianificazione approssimativa e da una dispersione insediativa spesso incoerente".
"La perequazione - aggiunge Dottorini - dovrebbe essere uno strumento per garantire equità di diritti tra i proprietari nell'ambito della programmazione urbanistica. La proposta della Giunta invece prevede di concedere cubature in premio ai soggetti che si limitano a rispettare le leggi, provocando un eccesso di discrezionalità nella concessione delle quantità edificatorie. Se si considera inoltre che la proposta prevede la possibilità di incrementi anche del cento per cento delle quantità edificatorie, si capisce che siamo di fronte al rischio di una vera e propria deregulation. Per non parlare dell'inserimento in legge di norme che consentono la realizzazione di ricoveri per cani fino a 100 metri quadrati. Tutto ciò sembra perseguire proprio quello che una regione come l'Umbria dovrebbe evitare. Una delle cause della crisi che stiamo vivendo e delle difficoltà del nostro tessuto produttivo risiede proprio nell'aver contato in maniera sproporzionata sul ritorno economico dell'attività edilizia e sulla possibilità infinita di consumare il nostro territorio, incentivando in ogni modo tutte le attività legate al comparto edile, dalle cave, ai cementifici, alle costruzioni. Un modello ormai vecchio e che non offre prospettive. Da questo punto di vista questa legge rappresenta un passo nella direzione opposta a quella che noi auspichiamo".

Perugia, 8 maggio 2013
"Tra i principali risultati: eliminazione del 7 per cento dalla tariffa, minimo vitale gratuito per tutti, coinvolgimento di movimenti e associazioni, obiettivo Rifiuti zero"

ACQUA E RIFIUTI. DOTTORINI: BATTAGLIA SERRATA HA DATO BUONI FRUTTI, GRAZIE A MIEI EMENDAMENTI UMBRIA RECEPISCE VOLERE DEGLI ITALIANI

"Una battaglia serrata, sempre sui contenuti e mai strumentale, ci ha portato a ottenere risultati molto importanti e a porre al centro della discussione la volontà che 27 milioni di italiani hanno espresso con il referendum sull'acqua. Grazie ai miei emendamenti infatti viene inserito a pieno titolo il rispetto dell'esito referendario sull'acqua, l'eliminazione del 7 per cento dalla tariffa, il riconoscimento per ciascun individuo del minimo vitale pari a 50 litri gratuiti al giorno, il coinvolgimento dei movimenti per l'acqua, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori nella Consulta che controllerà la qualità e la correttezza nell'erogazione dei servizi, l'introduzione dell'obiettivo Rifiuti zero tra i principi che dovranno ispirare la gestione del ciclo dei rifiuti, cosa non prevista nell'attuale Piano regionale. Rimangono aperti alcuni temi di altrettanta importanza, ma consideriamo quella di oggi come una piccola rivincita rispetto alle posizioni ideologiche e supponenti che avevano caratterizzato i lavori della commissione e che avevano portato alla bocciatura dell'atto pur di non prendere in considerazione le nostre proposte". Sono le parole con cui il consigliere regionale Oliviero Dottorini, relatore in aula del provvedimento sull'Auri e presentatore di un pacchetto di emendamenti sul rispetto dell'esito referendario e sulla corretta gestione dei rifiuti, commenta l'esito della votazione sul provvedimento che taglia gli attuali quattro Ati e istituisce l'Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri).
"Rimangono - aggiunge Dottorini - due temi controversi dal punto di vista formale, ma molto significativi sotto l'aspetto politico: il riconoscimento dell'acqua come bene privo di rilevanza economica e la separazione tra gestore della raccolta dei rifiuti e dello smaltimento ultimo, al fine di incentivare al massimo la raccolta differenziata ed evitare conflitti d'interesse. Su questi temi le differenze all'interno della maggioranza rimangono evidenti. Infatti, al di là degli aspetti formali che ne rendono complicata l'attuazione, è nostra convinzione che l'acqua, in quanto diritto universale, debba essere considerata un bene privo di rilevanza economica e non possa quindi essere soggetta alle regole del mercato. Ora aspettiamo di vedere il testo della proposta di legge nazionale che il Consiglio si è impegnato a produrre con l'approvazione dell'ordine del giorno collegato al testo approvato. Sarà quella la sede in cui ribadire la nostra posizione in merito alla necessità di una gestione pubblica del servizio idrico per porre la nostra regione all'avanguardia sui temi dei servizi pubblici e dei beni comuni. Per ora prendiamo atto che grazie al nostro contributo siamo riusciti a migliorare il testo che era giunto in Consiglio regionale, inserendo delle norme importanti che danno una connotazione più lungimirante a questo processo di razionalizzazione e semplificazione del sistema amministrativo regionale".

Perugia, 6 maggio 2013

dario di bello -

Autocarro_aite.jpgQuesta è la seconda Sentenza che pubblico in merito all'uso non professionale dei veicoli storici.

La L.342/2000 art.63 comma 1, prevede le agevolazioni fiscali per TUTTI i veicoli, autocarri inclusi, purché non adibiti ad uso professionale.

In Umbria qualche buon anno fa sono riuscito a far capire a Regione e Provincia cosa fossero i VEICOLI e cosa fosse l'Uso non professionale, tant'è che in UMBRIA sia la Regione che la Provincia di Perugia riconoscono la storicità di TUTTI i VEICOLI, roulotte, camper, autocarri, rimorchi etc. etc..

La Sentenza della CT di II Grado di Bolzano pubblicata lo scorso anno, sancisce il diritto alle agevolazioni fiscali dei veicoli promiscui equiparandoli ai veicoli di classe M1, ma la Legge, ripeto, parla di VEICOLI ed i VEICOLI sono tutti quei mezzi che hanno almeno una ruota !

Questa nuova Sentenza della CTP di Milano, riconosce la storicita di una moto HONDA Turbo intestata ad una società ovvero ad una persona giuridica e non fisica, ma qual è il trucco ?

Non c'è trucco, ma se il veicolo seppur intestato ad una persona giuridica non è in carico all'azienda e non viene scaricato alcun costo, beh allora gode dei benefici fiscali !

Questa la Sentenza della CTP Milano 97/16/13.

Buona lettura.
dario di bello -

 

"Soddisfazione per aver contribuito a rendere possibile la realizzazione dell'evento in Altotevere. Si raccolgono così i frutti della nostra legge sul commercio equo e solidale"

"Accolgo con grande soddisfazione la notizia che per i prossimi tre anni Altrocioccolato si svolgerà in Altotevere. La continuità nel tempo di questa importante manifestazione è stata possibile grazie alle risorse previste dalla legge regionale sul commercio equo che il sottoscritto ha promosso e sostenuto. Ricordo anche che quest'anno sul bilancio regionale sono stati stanziati 60mila euro solo grazie ad un mio emendamento, che ha evitato tagli drastici alla legge. E' importante continuare a garantire risorse ad un evento che promuove un modello alternativo di economia, basato sulla giustizia e sul rispetto per la dignità del lavoro e per l'ambiente". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, promotore della legge regionale 3 del 2007, commenta la notizia dello spostamento a Città di Castello della manifestazione Altrocioccolato.
"Da sempre - continua Dottorini - ho sostenuto il movimento umbro del commercio equo e solidale, tanto che uno dei primi atti da me compiuti in qualità di consigliere regionale è stata proprio la presentazione di quella che poi sarebbe diventata la prima legge regionale sul commercio equo finanziata in Italia. Grazie a queste iniziative i cittadini e consumatori dell'Umbria potranno conoscere proposte concrete per immaginare vie d'uscita dall'ingiustizia che troppo spesso caratterizza le relazioni economiche, soprattutto nei confronti dei piccoli produttori svantaggiati del Sud del mondo".

Perugia, 3 maggio 2013

dario di bello -

layout-Corte-Cassazione.jpg

Cari miei amici lettori,
ero molto ma molto indeciso se pubblicare la celeberrima Sentenza della Corte di Cassazione che ha sancito la libertà di associazione in merito al presunto "obbligo" di iscrizione alla filantropica dell'asi, cioé: L'iscrizione all'asi non è dovuta per pagare il bollo ridotto o fare il passaggio di proprietà con l'IPT ridotta.

In questo periodo molti "nullafacenti" si sono "appropriati" di questa Sentenza per dar fiato alle trombe, come se il tutto fosse stato ottenuto grazie alla loro opera.

Costoro non solo non hanno fatto nulla, ma i loro siti pullulano di nostri documenti, scaricati e sbianchettati con abilità di primo ordine.

Leggendo la Sentenza, la Corte di Cassazione fa un excursus partendo dalla vittoria ottenuta dall'Avv. Olivieri di Faenza in CTP a Bologna con la Sentenza 207/12/08, sentenza questa "illuminante" dal punto di vista del Diritto, ma la stessa fu "stranamente" riformata in II grado dalla CTR di Bologna; di conseguenza NOI da PERUGIA abbiamo sponsorizzato il ricorso in Cassazione con l'Avv. Calvieri (è docente all'Università di Perugia di Diritto Costituzionale !) ed abbiamo vinto ! 

Eviterò quindi di commentare tale Sentenza, ma quello che salta agli occhi è quanto scritto a pag.7 laddove le funzioni dell'asi, in questo caso, rientrano pienamente nel DPR 445/2000 (per intenderci è la Legge che all'art.47 ha consentito di "inventarmi" l'autocertificazione, fatti e stati a mia conoscenza) e quindi possiamo autocertificare; così come quanto scritto a fine di pag.8:
"D'altronde, la disciplina di legge che qui rileva non impone certo ai cittadini l'iscrizione all'ASI come presupposto per beneficiare dell'esenzione ma prescrive soltanto l'esistenza delle caratteristiche oggettive di cui si è detto, sicché suonerebbe assolutamente estranea al precetto normativo la pretesa che esenzione e vincolo associativo costituiscano un binomio necessario"; ma se anche dovessero dirvi che l'asi rilascia i propri attestati anche ai non iscritti, è bene che sappiate che è una cosa non fattibile legalmente poiché le associazioni (l'asi è una associazione !) non possono erogare servizi a chi non è socio (quindi non è possibile rilasciare attestati !) e quindi se ciò accadesse ci sarebbe una palese elusione di norme fiscali !

Pensate a quei "ristoranti" che nascono come associazione e che ogni cliente deve essere OBBLIGATORIAMENTE SOCIO, tant'è che prima di sederci a mangiare ci fanno iscrivere gratuitamente e solo dopo esserci iscritti, possiamo consumare il pasto !

Adesso pubblico questa Sentenza, Sentenza nella quale è citato il Prof. Avv. Carlo Calvieri di Perugia che, ancorché stimato professore universitario/avvocato e possessore di qualche veicolo storico, è mio amico da lunga data.

La mia firma è inevitabilmente riportata all'interno di ogni foglio e voglio proprio vedere se per esempio, ma proprio per esempio, qualcuno a Padova o a Trieste sarà così "bricconcello" da sbianchettarla eliminando la mia firma, comunque sia buon divertimento.

Sentenza 3837/13 del 15/02/2013 della Corte di Cassazione.

Buona lettura
dario di bello -

 

 

dario di bello -

Giornale_dell'Umbria.jpg

Cari amici,
voglio ringraziare Christian Cinti del Giornale dell'Umbria per il "chiaro" articolo scritto/pubblicato oggi in merito alla tassazione delle auto storiche in Umbria, clicca qui per leggerlo.

Nella stessa pagina, c'è anche un altro articolo che fa una panoramica relativamente a quello che accade, grosso modo in tutta Italia, per il pagamento del bollo storico, clicca qui per leggerlo.

Lo stesso giornale, il 30 aprile u.s., pubblicò invece un articolo contenente un po' di inesattezze (clicca qui per leggerlo) che avrebbero potuto confondere gli automobilisti (ricevo tuttora molte telefonate in merito !), poiché pur giustamente citando una sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Perugia, ove l'Avv. Andrea Di Massa di Perugia, per una A112 ABARTH del nostro amico Marco Agostini, ha avuto la meglio sulla Regione Umbria, venivano confusi i vari gradi di giudizio (Commissioni Tributarie e Cassazione).
Queste inesattezze, prontamente, con questo nuovo articolo sono state corrette.

Ritengo comunque possibile che a questo punto, i filantropi dell'asi alzeranno gli scudi ed incominceranno a dire un sacco di "belle" cose sull'argomento, ma a costoro rinnovo l'invito:
"Vogliamo sederci ad un tavolo in diretta tv su RETESOLE e, Giampiero Tasso permettendo, ci confrontiamo ?" 
 

Poi, devo comunque rivolgere un ennesimo appello a quei venditori di "fumo" che stanno cavalcando la NOSTRA Sentenza della Cassazione, Sentenza questa, come vi ho già detto, costruita con molta ma molta pazienza e fatica a tavolino con l'Avv. Matteo Olivieri di Faenza, ma soprattutto con il Prof. Avv. Carlo Calvieri di Perugia.

Questi venditori di "fumo", commentano e interpretano la NOSTRA Sentenza, dispensando/elargendo consigli a destra e a manca su come comportarsi, ma la domanda da porre a costoro nasce spontanea:
"Oltre a rilasciare tessere a pagamento agli automobilisti facendo credere loro chissà che, cosa mai avete fatto in tutti questi anni signori miei ?"

NULLA !

Non avete fatto proprio nulla, ed allora un po' di umiltà non guasterebbe, e smettetela di assurgervi a paladini degli automobilisti possessori di veicoli storici laddove, a PAGAMENTO e men che meno GRATIS, mai avete fatto qualcosa per gli automobilisti affinché il monopolio dell'asi fosse abbattuto !

L'unica cosa che siete stati bravi a fare, e fate, è quella di SCARICARE da questo sito Sentenze, Circolari e quant'altro per pubblicarle poi, sbianchettate, sui vostri siti, ma complimenti !

Noi da sempre, invece, abbiamo fatto e facciamo tutto GRATIS !
Copiateci anche in questo, se ne siete capaci...

Buona domenica a tutti, sbianchettatori inclusi.

dario di bello -

 

 

"Gestione pubblica dell'acqua, partecipazione dei cittadini e strategia rifiuti zero diventino principi irrinunciabili. Basta ricerca scappatoie"

AURI. DOTTORINI PRESENTA PACCHETTO EMENDAMENTI: RISPETTARE ESITO REFERENDUM SU ACQUA E GARANTIRE CORRETTA GESTIONE RIFIUTI

"La volontà che 27 milioni di italiani hanno espresso con il referendum sull'acqua deve essere al centro di ogni riorganizzazione dei servizi. Quindi gestione pubblica del servizio idrico ed eliminazione del 7 per cento in bolletta sono i punti irrinunciabili da cui partire. Inoltre va garantita la massima partecipazione dei cittadini e degli utenti, una gestione dei rifiuti ispirata alla strategia 'rifiuti zero' e la separazione dei soggetti gestori tra chi si occupa della raccolta dei rifiuti e chi dello smaltimento finale". Sono le parole con cui il consigliere regionale Oliviero Dottorini illustra il pacchetto di emendamenti al disegno di legge della Giunta regionale (in Aula lunedì) che taglia gli attuali quattro Ati e istituisce l'Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri). Emendamenti già proposti in commissione, ma non votati per la bocciatura dell'articolo 1 (e quindi dell'intero atto) da parte di Pd e Pdl.
"Due mesi fa - spiega Dottorini - fu sufficiente affermare che l'acqua deve essere considerata un bene comune privo di rilevanza economica e che sui rifiuti si deve perseguire la strategia 'rifiuti zero' per provocare la bocciatura dell'intero provvedimento di giunta da parte del gruppo Pd. Ora la giunta regionale ripropone lo stesso testo in Aula, evitando un serio confronto all'interno della maggioranza. Confido possa almeno tenere conto di quanto già discusso e approvato dalla prima commissione, a iniziare dal tema del rispetto del risultato referendario e quindi dal riconoscimento chiaro e inequivocabile dell'acqua come bene comune e come diritto umano essenziale. La Regione ne deve garantire l'approvvigionamento a ciascun cittadino, assicurando il diritto al minimo vitale giornaliero, pari a 50 litri giornalieri gratuiti per persona, inserendo richiami espliciti all'esito referendario. La gestione del servizio idrico deve essere pubblica e deve essere eliminata dalla tariffa la componente della remunerazione del capitale, cosa ancora inapplicata. I nostri emendamenti inoltre insistono sulla garanzia della partecipazione dei cittadini, sia richiamando il rispetto delle norme nazionali che ne stabiliscono le modalità, sia prevedendo la partecipazione in seno alla consulta regionale per il servizio idrico e dei rifiuti di rappresentanti degli utenti, delle associazioni ambientaliste e dei movimenti per l'acqua. Infine, sul tema dei rifiuti, chiediamo che tra i principi che dovranno ispirarne la gestione vi sia un riferimento esplicito alla strategia 'rifiuti zero' e che la gestione della raccolta e quella dello smaltimento finale siano affidati a gestori distinti, per evitare evidenti conflitti di interessi. Su questi temi non è più possibile continuare a cercare scappatoie".
"Ci auguriamo - conclude Dottorini - che la Giunta regionale abbia saputo cogliere la portata delle proposte da noi presentate e in parte fatte proprie dalla prima commissione. Ad ogni buon conto noi abbiamo già depositato in aula gli emendamenti che non fu possibile discutere in commissione. Il nostro obiettivo rimane quello di conferire al disegno di legge un carattere di lungimiranza e di rispetto per i milioni di cittadini che con forza hanno affermato come la pensano sulla gestione dei servizi pubblici locali".

Perugia, 3 maggio 2013
 

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