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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Maggio 2013 Archives

"Lo stallo causato dal blocco delle elezioni mette a rischio la didattica, la ricerca e il futuro degli studenti della maggiore azienda della nostra Regione. Commissariamento non giova a nessuno. Politica eviti strumentalizzazioni per scopi elettorali"

UNIVERSITÀ. DOTTORINI:

"L'Università di Perugia ha bisogno di un nuovo slancio e per questo non può rischiare di perdere una parte consistente dei 18 milioni di euro della quota premiale del fondo ordinario. Occorre che tutti facciano un passo indietro e si esca dalla situazione sulla quale l'Ateneo si è impantanato". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini commenta lo stallo in cui sembra essere finita l'università di Perugia dopo il blocco delle elezioni delle componenti studentesche ed, a cascata, della costituzione dei dipartimenti e delle elezioni del Magnifico Rettore.
"La quota premiale del fondo di finanziamento ordinario - continua Dottorini - è assolutamente necessaria al funzionamento delle strutture soprattutto in un periodo di scarsità globale di risorse alternative. Da quella cifra dipende, per esempio, una parte dei 2500 stipendi erogati dall'ateneo e ci preoccupa vedere come logiche che nulla hanno a che fare con quelle accademiche possano mettere a rischio, vanificandola, la virtuosità della didattica e della ricerca che deve essere considerata un patrimonio prezioso per la nostra regione e per la città di Perugia. Un momento di profondi cambiamenti come quello che il sistema universitario nazionale sta attraversando andrebbe sfruttato per catalizzare nuovi stimoli e nuovi entusiasmi, soprattutto nel reclutamento di nuove forze e nuove potenzialità. La perdita della quota premiale va in tutt'altra direzione rischiando di mettere in ginocchio anche il funzionamento minimo ed il lavoro ordinario svolto dalle facoltà".
"È auspicabile - conclude Dottorini - una presa di posizione cosciente di tutte le parti coinvolte affinché superino attraverso il buonsenso e la dialettica politica lo stallo dei ricorsi fugando immediatamente lo spettro e l'onta di un commissariamento, che non gioverebbe a nessuno. Ci risulta che delle proposte siano già sul tavolo, ora ci aspettiamo un atto di responsabilità, da parte di tutti, affinché queste idee diventino azione concreta sbloccando la statica palude in cui sembrano affossarsi le sorti della più grande azienda regionale. Infine responsabilità si chiede anche ad una parte del mondo politico affinché eviti di utilizzare la situazione per scopi elettorali che esulano dagli interessi accademici, da quelli della ricerca e dalle prospettive di futuro di migliaia di studenti".

Perugia, 30 maggio 2013
"Dimezzamento indennità per Presidente e Cda, valutazione competenze del Direttore generale, ruolo attivo del Consiglio regionale al centro della proposta"




"Più trasparenza ed efficacia, dimezzamento delle indennità per le figure apicali, selezione meritocratica, verifica puntuale dei risultati. La mia è una proposta che da un lato va incontro a quanto previsto dalla normativa nazionale e dall'altro migliora la funzionalità dell'Istituto zooprofilattico, introducendo elementi di risparmio e riconoscimento del merito nell'individuazione delle figure amministrative e dirigenziali". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini annuncia di aver presentato una proposta di legge di modifica ed integrazione delle norme per l'organizzazione e la gestione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
"L'Umbria - spiega il presidente della Prima commissione - deve adeguare la propria normativa alla mutata legislazione nazionale e, allo stesso tempo, deve mantenere il primato nazionale di efficienza nello specifico settore della zooprofilassi. La mia proposta di legge mira quindi a rispondere al dettato del decreto legislativo 106/2012 e fa perno su alcune modifiche ed integrazioni della legge regionale vigente in grado di rendere più incisive ed efficaci le modalità gestionali, di garantire maggiore qualità professionale agli organi di governo e alle figure apicali dell'Istituo e a migliorare la trasparenza e le funzioni di controllo da parte del Consiglio regionale. Nel 1997 - spiega Dottorini - Umbria e Marche furono le prime regioni in Italia ad ammodernare l'assetto organizzativo e gestionale dell'Istituto, trasformandolo in una vera e propria azienda sanitaria, al pari delle Usl delle aziende ospedaliere. Ora è necessario rimettere mano a quella normativa per prevedere la possibilità per l'Istituto zooprofilattico di svolgere attività di supporto tecnico-scientifico e di stage nei corsi di laurea in medicina veterinaria, nelle scuole di specializzazione e nei dottorati di ricerca e per apportare alcuni correttivi agli organi di governo dell'Istituto. In particolare, oltre al dimezzamento delle indennità di carica per il presidente e i componenti del Cda, la nostra proposta riduce la durata in carica del Consiglio di amministrazione da cinque a quattro anni e prevede che i componenti debbano documentare, oltre al possesso del diploma di laurea, una adeguata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti. Inoltre viene introdotto l'obbligo per il Consiglio di amministrazione di render conto annualmente ai Consigli regionali di Umbria e Marche di quanto realizzato nell'anno di attività. Al fine di garantire la necessaria indipendenza dalle logiche spartitorie, si prevede anche una Commissione specifica, costituita da soggetti terzi, con il compito di valutare in maniera trasparente ed oggettiva le reali competenze dei candidati alla nomina di direttore".
"Credo sia una proposta che risponde appieno sia alle previsioni normative nazionali sia a un'esigenza di maggiore efficacia e trasparenza nelle scelte. I tempi sono piuttosto ristretti - aggiunge Dottorini - dal momento che nel corso di questa estate andranno a scadenza gli attuali organi sociali, che dovranno quindi essere rinnovati con la nuova normativa. Per questo confido che anche la Giunta regionale avverta l'esigenza di imprimere un'accelerazione su questo tema. Difendere lo status quo o alcune rendite di posizione credo sia inopportuno oltre che inammissibile".


Perugia, 24 maggio 2013
"La biomassa deve essere reperita in loco e gli impianti devono essere di piccole dimensioni, riportando le distanze a quanto già deciso dal Consiglio regionale" 

BIOMASSE. DOTTORINI: RESTITUIRE CREDIBILITÀ A ISTITUZIONI RITIRANDO DELIBERA 494 SU FONTI RINNOVABILI. NECESSARIO RIAPRIRE CONFRONTO

"È quanto mai urgente che la Giunta regionale ritiri la delibera che di fatto deregolamenta il settore delle biomasse. Occorre una legislazione regionale certa, che tuteli i cittadini e favorisca gli impianti di piccole dimensioni, alimentati localmente e realmente rispettosi dell'ambiente, senza ricorrere a stratagemmi e contorsionismi che portano solamente alla ricerca del profitto ad ogni costo, perdendo di vista il reale spirito dell'energia prodotta da fonti rinnovabili". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini interviene per chiedere che la Giunta faccia un passo in avanti e sgombri il campo da dubbi e insinuazioni, ritirando la delibera 494 e aprendo un tavolo di confronto con le associazioni e gli operatori del settore.
"L'aver forzato la mano su una materia così delicata è stato quanto di più sbagliato e inopportuno - continua Dottorini - . Su questi temi la credibilità delle istituzioni è tutto e il blitz che ha portato alla modifica del regolamento sulle fonti rinnovabili da parte della Giunta ha contribuito non poco a spostare la discussione sulle rinnovabili da un piano di realtà a uno condizionato da paure e sospetti, purtroppo non sempre infondati. Quando ai numerosi scandali ambientali si uniscono i tentativi maldestri di stravolgere i regolamenti approvati dal Consiglio non si fa altro che confermare nell'opinione pubblica la sensazione di opacità nella gestione dell'intera materia. Questo non possiamo permetterlo. La Giunta regionale deve immediatamente ritirare la delibera 494 e aggiornare l'intero regolamento, sgomberando così il campo da ogni insinuazione. Tra tutte le modalità di produzione di energia da fonti rinnovabili le biomasse sono le più controverse e più di altre si prestano al rischio di contraffazioni pericolose. Per questo necessitano di regolamenti chiari, controlli severi e confronto costante con la popolazione. Indipendentemente da come la si pensi in proposito, è urgente riaprire un confronto, seppur tardivo, con le amministrazioni locali e con i cittadini per riaffermare alcuni principi: la biomassa deve essere reperita in loco e gli impianti devono essere di piccole dimensioni, riportando le distanze a quanto già deciso dal Consiglio regionale. Fa veramente dolore constatare come una straordinaria opportunità di produzione di energia da fonti rinnovabili possa trasformarsi in un boomerang per la credibilità delle nostre istituzioni". 

Perugia, 23 maggio 2013
"Se anche martedì prossimo fumata nera, necessario modificare la legge per abbassare il quorum dopo la terza votazione. Già depositata mia proposta di legge"

GARANTE DETENUTI. DOTTORINI (RELATORE): GRAVE CHE INTERESSI DI PARTE PREVALGANO SU QUELLI COLLETTIVI, SOTTRARRE NOMINA A SPARTIZIONI

"Non vorrei che su un tema così importante, che riguarda la dignità e i diritti delle persone, ci sia qualcuno che intende far prevalere interessi di bottega su quelli collettivi. Un tale atteggiamento vanificherebbe il tentativo che avevamo sostenuto con forza di sottrarre questo tipo di nomine dalle spartizioni partitiche, basandoci esclusivamente su competenze e sensibilità dimostrate sul campo. Credo che se anche martedì non si troverà un'opzione condivisa, l'unica strada da percorrere sia quella di modificare la legge istitutiva del garante, prevedendo l'abbassamento del quorum dopo la terza votazione. A scanso di equivoci io ho già depositato una proposta di legge in tal senso anche perché, per come è concepita, l'attuale legge si presta a boicottaggi anche da parte di minoranze di blocco che non sono previste per nessuna nomina o elezione, neppure per quella del Presidente della Repubblica". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, relatore del provvedimento in Aula, commenta l'esito fallimentare dell'elezione del Garante dei detenuti in seguito alla votazione avvenuta oggi in Consiglio regionale al termine della quale nessun candidato ha raggiunto il quorum di voti richiesto.
"E' evidente - aggiunge Dottorini - che sono venuti a mancare diversi voti riconducibili alla maggioranza. Alcuni apertamente dichiarati, altri dissimulati, ma facilmente individuabili. Il tutto per puntare su candidati più politicamente schierati, indipendentemente da curriculum ed esperienza maturata sul campo. E' bene sottolineare che a pagare le conseguenze di questa situazione sono solamente i soggetti più deboli, in questo caso i detenuti, che continuano a vedersi privati di una figura in grado di tutelare i loro diritti e di accendere i riflettori su un mondo ai più sconosciuto. Per questo potrebbe essere opportuno prendere atto che tale risultato negativo dipende anche dal fatto che la norma regionale impone una maggioranza qualificata dei due terzi, senza prevedere un abbassamento del quorum e prestando in questo modo il fianco ai giochi meno nobili. E' per superare questo ostacolo che ho già presentato una proposta di modifica legislativa con al previsione che dopo la terza votazione sia sufficiente la maggioranza semplice per l'elezione del garante, come avviene per tutte le elezioni di figure apicali, istituzionali e non. Chiederò che venga esaminata solo se il Consiglio non sarà in grado di individuare il garante attraverso l'attuale procedura, che comunque noi auspichiamo. Resta a mio avviso da condannare l'atteggiamento di chi, anche tra le file della maggioranza, privilegia interessi di parte impedendo la nomina di una figura che dovrebbe contribuire a garantire i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, segnalando tutti quei casi di disagio e rischio sovraffollamento che possono avvenire nelle carceri umbre".

Perugia, 21 maggio 2013
"La Regione purtroppo ha dato credito a Comune e Asl 1, scegliendo la perizia più onerosa e meno appetibile. Ogni giorno che passa l'immobile perde di valore"

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"Il bando di asta pubblica per l'alienazione dell'ex ospedale di Città di Castello rischia di trasformarsi nell'ennesimo flop e di non trovare alcuno pronto ad investire la cifra di 4milioni e 750mila euro per un edificio che sta cadendo letteralmente a pezzi e che necessita di lavori di consolidamento urgenti ed molto onerosi". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (capogruppo Idv) commenta l'atto approvato recentemente dalla Giunta regionale che prevede l'alienazione dell'intero immobile.
"È giusto sottolineare - aggiunge Dottorini - che la stima del prezzo è stata fatta da un collegio peritale composto da tecnici del comune di Città di Castello e della Asl n.1 e non è invece stata considerata la perizia stimata dall'Agenzia del Territorio che è pari a 3 milioni e 780mila euro e quindi più consona allo scopo che si sta perseguendo. Sicuramente la decisione di dare credito al parere del comune di Città di Castello e della Asl 1 peserà molto sull'esito dell'asta e sulla buona riuscita dell'alienazione dell'immobile. A nostro avviso infatti la stima dell'Amministrazione tifernate è spropositata e rischia di mandare deserta l'asta di alienazione, compromettendo ulteriormente il futuro della struttura che, oltre a non essere mai stata oggetto di alcun serio progetto di recupero a vantaggio della città, ogni giorno che passa si deteriora e perde di valore, lasciando spazio a una inammissibile situazione di degrado, incuria e carenza di manutenzione. In questo contesto tutte le ipotesi di un recupero virtuoso stanno tramontando. E con queste cifre sarà complicato trovare qualche privato pronto ad investire".
"Purtroppo, unico caso in Umbria, negli anni non risulta alcun progetto o piano di recupero avanzato dal comune e sicuramente la Regione ha sbagliato a prendere per buone le stime avanzate dall'amministrazione tifernate e dalla Asl 1 per l'asta pubblica. Piuttosto la Regione deve tentare di trovare una soluzione a prescindere dalle conclamate mancanze del Comune. Anche perché - aggiunge Dottorini - in questo modo rischiamo che la soluzione si allontani inesorabilmente, aggravata oltre che dall'incapacità amministrativa anche da una crisi economica che scoraggia investimenti e soluzioni positive per la collettività. Adesso non resta che attendere di vedere il bando vero e proprio che l'agenzia Umbria Sanità dovrà presentare alla Giunta regionale per l'approvazione definitiva, ma già da ora possiamo dire che siamo di fronte al rischio di perdere un'altra occasione per restituire alla città un bene di grande valore architettonico, culturale ed affettivo".

Perugia, 17 maggio 2013 

Guarda il video della visita all'ex ospedale nel marzo 2012

dario di bello -

Ringrazio nuovamente Christian Cinti de "Il Giornale dell'Umbria".
Devo precisare che nella "battaglia" c'è sempre stata la FEDERCONSUMATORI di Perugia con Alessandro Petruzzi.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.

dario di bello -

Copia di maggio 14, 2013 (2).jpg 

dario di bello - dariodibello@dottorini.com

2008_02 automobilismodepoca.jpgQuesta è la copertina di un vecchio numero che contiene un articolo scritto dal mio amico Marcello Lovetere, stiamo parlando di Automobilismo d'Epoca del febbraio 2008 (ben 5 anni fa...), clicca qui per leggerlo.

In seconda pagina c'è un signore con un bel riporto tricologico che dice di non conoscermi e che nulla sa di quanto accaduto in Umbria, mah..., sarà vero ?

 

Ciao a tutti.
dario di bello -

dario di bello - dariodibello@dottorini.com

Giustizia.jpgEnnesima sensazionale vittoria in Liguria.
Un mio ennesimo ricorso avverso una richiesta di pagamento della Regione Liguria è stato accolto dalla CTP di Genova, e sono due !

Il contribuente, proprietario di una A112 ABARTH, per il tramite del mio amico Marco Agostini, presidente del A112ClubItalia, mi ha interpellato per opporsi alla richiesta della Regione Liguria che pretendeva, anche in questo caso, l'iscrizione all'asi !
Ma stiamo scherzando !
Per non sapere né leggere né scrivere, ho battuto nuovamente la Regione Liguria con un mio ricorso.

Clicca qui per leggere la Sentenza.

Ciao a tutti.
dario di bello - dariodibello@dottorini.com


"Il mio sostegno per spingere l'Onu a riconoscere il commercio equo come strumento importante per contrastare la povertà"
 
COMMERCIO EQUO. DOTTORINI: "IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE HO FIRMATO OGGI LA DICHIARAZIONE A SOSTEGNO DEL FAIR TRADE"

"In occasione della giornata mondiale del commercio equo e solidale, ho voluto dare il mio contributo firmando la dichiarazione d'intenti per sostenere la campagna Fair Trade Beyond 2015 affinché le Nazioni unite inseriscano il Fair trade tra gli strumenti utili a perseguire l'obiettivo di contrastare la povertà". A comunicarlo è il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni e promotore della legge regionale sul commercio equo e solidale, Oliviero Dottorini, che oggi ha firmato la dichiarazione d'intenti per sostenere la campagna lanciata dall'Organizzazione mondiale del commercio equo e solidale (Wfto) e ripresa in Italia da Agices, l'associazione di categoria delle organizzazioni italiane del commercio equo.
"La campagna - spiega Dottorini - ha lo scopo di raccogliere le adesioni e il sostegno di amministratori pubblici e rappresentanti delle istituzioni per consegnarle ai capi di governo che a settembre si incontreranno alle Nazioni Unite per ridiscutere gli Obiettivi del Millennio per contrastare la povertà. Ho deciso di aderire perché ritengo importante che le istituzioni diano voce e sostegno a questa iniziativa, soprattutto da parte della regione che, prima in Italia, si è dotata di una legge finanziata finalizzata proprio alla promozione di questa forma di commercio alternativo. La giornata mondiale è l'occasione per informare e sensibilizzare anche la comunità umbra su temi, come quello della cooperazione, dei rapporti tra Nord e Sud del mondo, che solitamente non trovano spazio nel dibattito politico, sociale e culturale".
"E' bene ricordare - aggiunge il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - che riempiendo la borsa di prodotti equi e solidali, diciamo No allo sfruttamento dei produttori del sud del mondo, del lavoro minorile e dell'ambiente. I cittadini umbri hanno l'opportunità di conoscere il valore del commercio equo, valutandone le qualità e venendo a contatto con stili di vita più sobri e con modelli di consumo critico e responsabile. E' per dare ancora più visibilità a questi temi che ho deciso oggi di firmare la dichiarazione d'intenti di Wfto". 

Perugia, 11 maggio 2013
"Rigore ed equilibrio per regolare il rapporto tra uomo e animali. Maltrattamenti, sperimentazioni, combattimenti, esche avvelenate e altri temi al centro della pdl" 

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"Favorire e normare la coabitazione degli animali da affezione con l'uomo per tutelare il loro benessere e nello stesso tempo promuovere comportamenti idonei a tutela della sanità pubblica e combattere l'abbandono ed il randagismo". Il consigliere regionale Oliviero Dottorini riassume così il senso della proposta di legge "Norme in materia di tutela degli animali d'affezione e lotta al randagismo" che lo vede come proponente e che inizierà lunedì 13 maggio il suo iter nella III commissione consiliare permanente di Palazzo Cesaroni.
"Il provvedimento - spiega Dottorini - va a modificare e ad integrare la legge regionale 19 del 1994 che quasi venti anni fa affrontava già in maniera matura ed evoluta la questione della convivenza fra uomo e animale da affezione. Dal '94 ad oggi sono però intervenute numerose norme, sia nazionali che europee, che hanno sancito una importante evoluzione nel rapporto fra l'uomo e gli animali ed hanno riconosciuto a questi ultimi lo status di 'esseri senzienti'. Per questo abbiamo tentato di proporre un testo ampio ed equilibrato, che va a toccare tutti gli aspetti della convivenza fra l'uomo e gli animali d'affezione, valorizzando al massimo la prevenzione sanitaria, il possesso consapevole ed il coinvolgimento attivo delle associazioni animaliste. Il testo - prosegue Dottorini - ha già ottenuto il via libera da parte del Cal e prevede importanti novità: dalla repressione di ogni forma di maltrattamento, compreso l'abbandono, alla prevenzione e controllo del randagismo, dalla questione delle esche avvelenate ai combattimenti tra animali, dalle sperimentazioni scientifiche allo spinoso tema degli animali nei circhi. Abbiamo introdotto il divieto di possesso di animali da affezione per coloro che sono stati condannati per maltrattamenti e siamo andati a definire le modalità di soppressione degli animali, le corrette modalità di sperimentazione e i comportamenti da adottare in caso di furto o di smarrimento. Un capitolo importante è quello dedicato agli intrattenimenti con animali ed abbiamo tenuto ben distinto il loro utilizzo in manifestazioni popolari, storiche e culturali, da quello nei circhi in cui spesso gli animali vengono tenuti in condizioni inammissibili. E' sicuramente un aspetto innovativo l'istituzione presso l'assessorato alla Tutela della salute, della Consulta regionale per la tutela degli animali che ha, fra le altre funzioni, quella importantissima di predisporre piani per la prevenzione ed il controllo del randagismo, nonché quello di verificare, a posteriori, la loro corretta applicazione. Altro aspetto fondamentale della proposta è quello che tratta le prestazioni di medicina veterinaria di base e le modalità, per i veterinari liberi professionisti, di ottenere l'accreditamento e la possibilità di operare in tutto il territorio regionale e stipulare convenzioni con Comuni, Asl e associazioni animaliste". 
"Riteniamo di aver messo mano con rigore ed equilibrio a un argomento che riguarda direttamente migliaia di abitanti della nostra regione. La proposta che andremo a presentare lunedì in commissione - spiega Dottorini - è frutto di un lavoro paziente e meticoloso condotto con rappresentanti delle associazioni animaliste, ma anche con medici veterinari e privati cittadini ed ha l'ambizione di apportare elementi di novità e fare chiarezza su una problematica molto delicata e sentita dall'opinione pubblica. Riteniamo questo testo molto bilanciato e lo consideriamo aperto al contributo di tutti. Per questo ci auguriamo che possa incontrare un consenso pressoché unanime dell'Assemblea legislativa come è avvenuto in altre regioni italiane che recentemente hanno legiferato sulla stessa materia". 

Perugia, 10 maggio 2013


Visualizza la scheda riassuntiva della proposta di legge
 

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