E45-E55. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): PER NEVI E LA CDL UNO SMACCO IL FALLITO BLITZ DELL'ANAS
"Il progetto per ora verrà rispedito al mittente, se ne occuperà il nuovo governo. Non abbiamo bisogno di progetti che devasterebbero l'Umbria"
"Capisco che Nevi viva come uno smacco il fallito blitz dell'Anas e del governo uscente per tentare di imporre la trasformazione della E45 in autostrada. Non mi stupisce neppure che possano saltargli i nervi nel vedere messo in discussione l'operato della cordata Caltagirone-Bonsignore che vorrebbe ricoprire l'Umbria di catrame e cemento senza alcun ritorno economico per i cittadini e i territori. Tuttavia dovrà farsene una ragione: quel progetto per ora verrà rispedito al mittente e non potrà ricevere l'ok delle regioni entro il 6 maggio come avrebbero tanto desiderato Anas e un governo cementizio, saltando ogni passaggio democratico reale". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini risponde così alle esternazioni del consigliere Raffaele Nevi che oggi ha invitato la giunta regionale a sostenere il progetto di trasformazione in autostrada a pagamento della E45.
"Noi puntiamo a fare in modo che sia il nuovo governo ad occuparsi della questione - aggiunge l'esponente del Sole che ride -. L'Umbria ha bisogno di infrastrutture utili e innovative, non di progetti che avvantaggerebbero soltanto cordate dalle credenziali tutt'altro che cristalline. La prima emergenza è quella di mettere fine ai mille cantieri aperti e di mettere in sicurezza l'arteria esistente. Invece di creare altre cattedrali nel deserto, si metta in sicurezza l'asse della E45, asfaltandola e garantendo l'incolumità degli automobilisti. La verità è che questo governo ha svuotato le casse pubbliche solo per esigenze propagandistiche e ora non riesce a garantire neppure l'ordinaria manutenzione delle strade. Pertanto la destra umbra lasci da parte le smanie berlusconiane e accetti ciò che impone la legge: i passaggi democratici non si saltano, cittadini e istituzioni devono essere messe in condizione di visionare questo folle progetto e di esprimere le proprie valutazioni. E i blitz non vanno neppure tentati, soprattutto quando non si hanno neppure le capacità di portarli a termine".
Perugia, 14 aprile 2006
"Il progetto per ora verrà rispedito al mittente, se ne occuperà il nuovo governo. Non abbiamo bisogno di progetti che devasterebbero l'Umbria"
"Capisco che Nevi viva come uno smacco il fallito blitz dell'Anas e del governo uscente per tentare di imporre la trasformazione della E45 in autostrada. Non mi stupisce neppure che possano saltargli i nervi nel vedere messo in discussione l'operato della cordata Caltagirone-Bonsignore che vorrebbe ricoprire l'Umbria di catrame e cemento senza alcun ritorno economico per i cittadini e i territori. Tuttavia dovrà farsene una ragione: quel progetto per ora verrà rispedito al mittente e non potrà ricevere l'ok delle regioni entro il 6 maggio come avrebbero tanto desiderato Anas e un governo cementizio, saltando ogni passaggio democratico reale". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini risponde così alle esternazioni del consigliere Raffaele Nevi che oggi ha invitato la giunta regionale a sostenere il progetto di trasformazione in autostrada a pagamento della E45.
"Noi puntiamo a fare in modo che sia il nuovo governo ad occuparsi della questione - aggiunge l'esponente del Sole che ride -. L'Umbria ha bisogno di infrastrutture utili e innovative, non di progetti che avvantaggerebbero soltanto cordate dalle credenziali tutt'altro che cristalline. La prima emergenza è quella di mettere fine ai mille cantieri aperti e di mettere in sicurezza l'arteria esistente. Invece di creare altre cattedrali nel deserto, si metta in sicurezza l'asse della E45, asfaltandola e garantendo l'incolumità degli automobilisti. La verità è che questo governo ha svuotato le casse pubbliche solo per esigenze propagandistiche e ora non riesce a garantire neppure l'ordinaria manutenzione delle strade. Pertanto la destra umbra lasci da parte le smanie berlusconiane e accetti ciò che impone la legge: i passaggi democratici non si saltano, cittadini e istituzioni devono essere messe in condizione di visionare questo folle progetto e di esprimere le proprie valutazioni. E i blitz non vanno neppure tentati, soprattutto quando non si hanno neppure le capacità di portarli a termine".
Perugia, 14 aprile 2006
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