"Fare luce su ulteriore inclinazione attraverso una Commissione tecnica regionale. Situazione non può essere lasciata nelle mani del solo comune di Città di Castello"

"La Regione deve valutare attentamente se l'ulteriore inclinazione di sei millimetri riscontrata dalle recenti misurazioni della Torre civica di Città di Castello dipendono da fattori naturali o se i lavori eseguiti recentemente e nel passato hanno influenzato questo peggioramento di staticità. Stiamo parlando del monumento simbolo della città ed è necessario accertare eventuali responsabilità o superficialità tecniche, progettuali e amministrative". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in merito alle preoccupanti notizie di un aggravio della pendenza dello storico monumento altotiberino.
"Riteniamo urgente e inderogabile - continua Dottorini - la nomina di una Commissione tecnico-scientifica da parte della Regione Umbria che valuti attentamente e in maniera terza la reale pendenza della Torre civica ed eventuali problemi di staticità strutturale, relazionando in modo dettagliato al Consiglio regionale sulle cause e sulle reali responsabilità di quanto sembra stia avvenendo. È bene ricordare infatti che, oltre agli investimenti iniziali, il progetto di miglioramento sismico è stato finanziato dalla Regione con ulteriori 500mila euro, di cui una prima tranche è già stata erogata. Se realmente si fossero riscontrati dei peggioramenti nell'inclinazione del monumento, sarebbe opportuna una valutazione approfondita della situazione che non può essere lasciata nelle mani della sola amministrazione comunale di Città di Castello che non appare nelle condizioni di riuscire a risolvere il problema".
"Sarebbe grave - conclude Dottorini - se a seguito di lavori eseguiti negli anni e mesi scorsi, la staticità e la pendenza della Torre civica invece di stabilizzarsi stesse continuando a peggiorare. I cittadini devono conoscere il reale stato di sicurezza in cui versa l'antico monumento tifernate ed eventualmente a chi o a cosa imputare la responsabilità dei danni che si sarebbero verificati. Se, come è credibile, l'amministrazione comunale non ha responsabilità dirette in quanto sta avvenendo, appare tuttavia doverosa un'azione di tutela dell'immagine e delle finanze della città che porti a individuare eventuali responsabilità progettuali o nella realizzazione dei lavori. I tifernati hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo e di poter tornare a godere di un monumento che fa parte della storia di Città di Castello e che deve essere messo a disposizione delle sue potenzialità turistiche e culturali".
Perugia, 28 settembre 2012
Recent Comments