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Aprile 2010 Archives


"La mozione approvata dal centro destra in Senato mira a bloccare le rinnovabili e ad annullare l'obiettivo del 20-20-20. Una scelta irresponsabile".
"Mentre in quasi tutto il mondo industrializzato si individua nella green economy il futuro verso il quale orientare le scelte strategiche di sviluppo, la maggioranza di centro destra in Italia decide di operare una gravissima marcia indietro rispetto agli impegni assunti in ambito internazionale. E' l'ennesima conferma della miopia di Pdl e Lega che sta portando il nostro paese verso una catastrofe di natura sia ambientale che economica". E' questo il commento di Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell'Italia dei valori, alla notizia dell'approvazione della mozione presentata in Senato dal centro destra che impegna il governo a richiedere in sede di Unione europea che si dichiari decaduto, in quanto non più utile, l'accordo del 20-20-20 che ha come obiettivo di ridurre i gas serra aumentando rinnovabili ed efficienza energetica del 20 per cento.
"E' da irresponsabili - spiega l'esponente dell'Italia dei valori - bollare come catastrofiste e totalmente inattendibili le posizioni che mirano a risolvere il problema del riscaldamento globale. Non si capisce come sia possibile continuare ad ignorare il fatto che un sistema basato sulle fonti fossili rischia di portare il pianeta a conseguenze disastrose. inoltre, i rappresentanti di Pdl e Lega non si rendono nemmeno conto che la riduzione dell'efficienza energetica si traduce anche in una perdita di competitività per le nostre imprese. Senza contare che oltre alle problematiche dell'inquinamento bisogna considerare anche la pericolosità della dipendenza dalle fonti esauribili, che non contribuisce allo sviluppo della ricerca.".
"La mozione del centro destra - conclude Dottorini - la dice lunga sulla scarsa lungimiranza di chi vuole investire su tecnologie obsolete, pericolose e antieconomiche, come il nucleare. Occorre una spinta decisa nella direzione dell'efficienza energetica e di reali e pesanti investimenti per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Solo così si potrà tentare di salvaguardare il nostro pianeta e allo stesso tempo offrire concrete opportunità di sviluppo alle realtà imprenditoriali più innovative e quindi maggiori opportunità occupazionali".
Perugia, 20 aprile 2010

Sentenza Commissione Tributaria Provinciale di Bologna 66/11/10 del 20 gennaio 2010 - dario di bello
Cari amici,
l'Avv. Matteo Olivieri, mattatore nella Regione Emilia Romagna, ci regala un'altra perla da aggiungere a tutte le altre già pubblicate.
In allegato c'è l'ennesima Sentenza a favore di un contribuente residente nella Regione Emilia Romagna, sentenza questa depositata il 24 marzo 2010.
Tutte queste vittorie contro la Regione Emilia Romagna, seppur emesse da un Tribunale di 1° grado, sono utilissime a tutti i cittadini residenti in questa Regione e nel resto d'Italia qualora volessero utilizzarle in analoghi ricorsi.
È ribadita anche qui, per un veicolo ventennale, la non necessità di alcuna iscrizione all'A.$.I. per poter godere della Tassa di Circolazione ex art.63 L.342/2000.
Le ultime Sentenze sono scaricabili scorrendo questa pagina, mentre nella pagina del vecchio sito alla quale puoi accedere clikkando sul "bottone" giallo qui accanto, troverai tutte le altre.
Buona lettura (scarica la Sent. 66/11/10 cliccando qui).
dario di bello
In allegato un'ennesima Sentenza a favore di un contribuente residente nella Regione Emilia Romagna, sentenza depositata il 15 marzo 2010.
Va riconosciuto all'Avv. Matteo Olivieri di Faenza una costanza encomiabile nell'aver ottenuto queste vittorie contro la Regione Emilia Romagna, pertanto tutti i cittadini residenti in questa Regione e non, sappiano che non occorre alcuna iscrizione all'A.$.I. per poter godere del bollo ridotto ovvero della Tassa di Circolazione, se si è in possesso di un veicolo ultraventennale.
Buona lettura (scaricala cliccando qui).
dario di bello

"Il verbale di prescrizione relativo alla demolizione dell'edificio ex-Fat è opportuno ma non sufficiente a fugare ogni dubbio e stupisce che venga emesso solo oggi, a cinque giorni dalla denuncia degli abitanti del quartiere. Il principio di precauzione richiede infatti che prima di tutto ci si assicuri che la salute dei cittadini e dei lavoratori non sia messa a rischio. Occorre quindi verificare che le fibre presenti all'interno delle ampie superfici vetrate in demolizione non siano pericolose per la salute. E' vero che assicurazioni arrivano dalla Asl1 e che tutto lascia pensare che si tratti semplicemente di lana di vetro, ma su salute e sicurezza non si può scherzare e il sindaco dovrebbe aver già da qualche giorno sospeso i lavori in forma cautelativa". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini è intervenuto sulla notizia dell'esito del sopralluogo dei Carabinieri, Arpa, Asl1 e Polizia municipale presso l'edificio ex-Fat in seguito al rilevamento di fibre potenzialmente pericolose sprigionate con la demolizione dell'edificio di Città di Castello.
"E' giusto che solo dopo aver verificato la non esistenza di rischi per la salute - spiega Dottorini - i lavori possano proseguire, con la certezza di aver sciolto ogni dubbio in merito alla composizione del materiale che viaggia nell'aria. Inoltre vorremmo sapere se il sindaco e l'Arpa hanno richiesto particolari precauzioni all'atto di rilasciare l'autorizzazione ad avviare i lavori, cosa necessaria vista la tipologia dell'edificio in demolizione. E' infatti opportuno ricordare che il decreto ministeriale del 5 settembre 1994, che definisce l'elenco delle industrie insalubri, individua tra queste anche la manifattura tabacchi, proprio la fattispecie dell'Ex-Fat".
"A prescindere dalla pessima qualità degli interventi di recupero previsti per la Ex-Fat - conclude Dottorini - sui quali ci siamo più volte espressi, ritengo che sia comunque prioritario assicurare a tutti i cittadini che i lavori avviati non presentino rischi per la salute, in modo da evitare superficialità e allarmismi. A breve i lavori di demolizione interesseranno anche tetti in eternit e coibentazioni in amianto. E' opportuno che si proceda con tutte le precauzioni del caso".
Perugia, 6 aprile 2010





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