In Consiglio regionale solo i Verdi e civici contrastano una idea di sviluppo per l'Umbria antiquata e superata che danneggerà il territorio senza portare vantaggi alle imprese locali.
"L'esito dell'ultima seduta del Consiglio Regionale sulle infrastrutture è grave anche se non ci sorprende- con queste parole la Presidente Regionale dei Verdi Maria Giovanna Fiorelli commenta l'accordo strategico stipulato nei fatti tra destra e sinistra sullo sviluppo dell'Umbria-. Da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista si condivide una strategia di sviluppo per la nostra regione che passa attraverso una infrastrutturazione pesante, dalla trasformazione autostradale della E45 alla SS 77 a quattro corsie, che dimostra una preoccupante arretratezza progettuale ed una chiara sottomissione alla politica delle grandi opere di berlusconiana memoria. Invece di prendere atto dalla disastrosa situazione dei conti pubblici e della acclarata mancanza di fondi per far proseguire i cantieri aperti di ANAS e RFI e di cogliere l'occasione per cominciare a ragionare in termini nuovi su quale sviluppo è concretamente possibile e sostenibile per l'Umbria tutte le forze politiche del Consiglio regionale, ad esclusione dei Verdi e civici, hanno voluto sposare un modello ideologico che provocherà solo danni.Mentre il nostro capogruppo Oliviero Dottorini ha argomentato con dati chiari ed inoppugnabili quali sono le reali necessità infrastrutturali dell'Umbria ( potenziamento del trasporto su ferro- raddoppio Orte Falconara e Foligno Perugia Terontola, sfondamento a nord della FCU-, reti telematiche, ultimazione degli interventi stradali in corso, messa in sicurezza e manutenzione della E45,ecc.) tutti gli altri gruppi consiliari hanno sostenuto la tesi che vuole il nostro territorio a servizio dei collegamenti trasversali nazionali. Non è solo il problema della E45 autostrada, che passerebbe dall'ingombro attuale di 23-25 a circa 60 metri e che vedrebbe aumentare in modo spaventoso il traffico commerciale pesante con le immaginabili conseguenze di inquinamento atmosferico ed acustico, o delle quattro corsie della SS77 che andrebbero a stravolgere il delicato equilibrio naturalistico ed idrogeologico dell'altopiano di Colfiorito - afferma la Presidente dei Verdi- il fatto è che se si vuole puntare, come è stato confermato anche dalla Presidente Lorenzetti, sulla filiera Ambiente Cultura Turismo , le politiche da sostenere sono quelle del miglioramento della qualità ambientale, del rafforzamento dell'offerta turistica e della promozione delle produzioni enoagroalimentari locali.
I Verdi, come ha giustamente ricordato il Consigliere Dottorini, hanno un rapporto con la maggioranza fondato sulla lealtà ma non sono subalterni a scelte che non condividono e che faranno arretrare l'Umbria. Per questo - conclude l'esponente del Sole che ride- faremo la nostra parte, con il sostegno della Federazione nazionale dei Verdi e del coordinamento degli assessori e consiglieri regionali verdi delle regioni interessate alla Mastre Civitavecchia, formulando osservazioni al progetto ANAS per la E45 autostrada e porteremo le nostre ragioni, condivise peraltro dalle grandi associazioni ambientaliste, Italia Nostra, Legambiente e WWF e da numerosi Comitati civici,al confronto nella società civile".
Perugia 15 giugno 2006
Maria Giovanna Fiorelli
Presidente regionale Federazione dei Verdi
"L'esito dell'ultima seduta del Consiglio Regionale sulle infrastrutture è grave anche se non ci sorprende- con queste parole la Presidente Regionale dei Verdi Maria Giovanna Fiorelli commenta l'accordo strategico stipulato nei fatti tra destra e sinistra sullo sviluppo dell'Umbria-. Da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista si condivide una strategia di sviluppo per la nostra regione che passa attraverso una infrastrutturazione pesante, dalla trasformazione autostradale della E45 alla SS 77 a quattro corsie, che dimostra una preoccupante arretratezza progettuale ed una chiara sottomissione alla politica delle grandi opere di berlusconiana memoria. Invece di prendere atto dalla disastrosa situazione dei conti pubblici e della acclarata mancanza di fondi per far proseguire i cantieri aperti di ANAS e RFI e di cogliere l'occasione per cominciare a ragionare in termini nuovi su quale sviluppo è concretamente possibile e sostenibile per l'Umbria tutte le forze politiche del Consiglio regionale, ad esclusione dei Verdi e civici, hanno voluto sposare un modello ideologico che provocherà solo danni.Mentre il nostro capogruppo Oliviero Dottorini ha argomentato con dati chiari ed inoppugnabili quali sono le reali necessità infrastrutturali dell'Umbria ( potenziamento del trasporto su ferro- raddoppio Orte Falconara e Foligno Perugia Terontola, sfondamento a nord della FCU-, reti telematiche, ultimazione degli interventi stradali in corso, messa in sicurezza e manutenzione della E45,ecc.) tutti gli altri gruppi consiliari hanno sostenuto la tesi che vuole il nostro territorio a servizio dei collegamenti trasversali nazionali. Non è solo il problema della E45 autostrada, che passerebbe dall'ingombro attuale di 23-25 a circa 60 metri e che vedrebbe aumentare in modo spaventoso il traffico commerciale pesante con le immaginabili conseguenze di inquinamento atmosferico ed acustico, o delle quattro corsie della SS77 che andrebbero a stravolgere il delicato equilibrio naturalistico ed idrogeologico dell'altopiano di Colfiorito - afferma la Presidente dei Verdi- il fatto è che se si vuole puntare, come è stato confermato anche dalla Presidente Lorenzetti, sulla filiera Ambiente Cultura Turismo , le politiche da sostenere sono quelle del miglioramento della qualità ambientale, del rafforzamento dell'offerta turistica e della promozione delle produzioni enoagroalimentari locali.
I Verdi, come ha giustamente ricordato il Consigliere Dottorini, hanno un rapporto con la maggioranza fondato sulla lealtà ma non sono subalterni a scelte che non condividono e che faranno arretrare l'Umbria. Per questo - conclude l'esponente del Sole che ride- faremo la nostra parte, con il sostegno della Federazione nazionale dei Verdi e del coordinamento degli assessori e consiglieri regionali verdi delle regioni interessate alla Mastre Civitavecchia, formulando osservazioni al progetto ANAS per la E45 autostrada e porteremo le nostre ragioni, condivise peraltro dalle grandi associazioni ambientaliste, Italia Nostra, Legambiente e WWF e da numerosi Comitati civici,al confronto nella società civile".
Perugia 15 giugno 2006
Maria Giovanna Fiorelli
Presidente regionale Federazione dei Verdi
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