"E' importante che da tutte le forze sociali e politiche si levi una voce forte per dire no a un governo che privatizza l'acqua, che stravolge la costituzione al solo scopo di salvare il suo leader e che non riesce a risolvere i veri problemi degli italiani, dal lavoro sempre più precario, alla lotta alla crisi economica. Credo che questo sia il momento in cui tutte le forze politiche di opposizione devono avere il coraggio e l'umiltà di scendere in piazza insieme ai giovani, ai precari, al mondo della cultura e della Rete affinché si faccia sapere a Berlusconi che c'è un intero paese che vuole mandarlo a casa e non solo l'Italia dei valori".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale annuncia la sua partecipazione al "No-B Day", la manifestazione che si svolgerà il prossimo 5 dicembre a Roma, promossa dal mondo della rete per dire basta al governo Berlusconi, e ricorda che l'Italia dei valori dell'Umbria mette a disposizione dei pullman per chi vorrà partecipare.
"Per scendere in piazza non c'è bisogno di essere di questo o di quel partito - spiega Dottorini - è sufficiente condividere le istanze di una manifestazione spontanea nata nella Rete. Ci auguriamo pertanto che anche la parte più aperta del Partito democratico dell'Umbria accetti la sfida, nonostante il loro leader nazionale si sia inspiegabilmente chiamato fuori da questa manifestazione. Ci troviamo di fronte ad un governo che rispecchia l'Italia peggiore, che preferisce investire
miliardi di euro sul nucleare o nella progettazione di un ponte inutile e taglia qualche milione dalla banda larga. Questo è un esecutivo di vecchi, che per risparmiare qualche minuto nel tragitto Messina-Reggio Calabria ci scaraventa agli ultimi posti in Europa per il digital divide - continua l'esponente dell'Idv -. Il Parlamento non riesce a fare una legge in materia di occupazione, di lavoro, di piccole e medie imprese, di infrastrutture utili e moderne. In Parlamento si parla solo del lodo salva processi e dell'autorizzazione a procedere che deve essere ripristinata per i parlamentari. Gli italiani non ne possono più. Proprio per questo aderiamo convinti al No-B Day".
Perugia, 30 novembre 2009
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