Il presidente della commissione Bilancio scrive al Comune: "Occasione da non farsi sfuggire per riportare un patrimonio dall'immenso valore storico e culturale a Città di Castello"
"Con l'approvazione definitiva del Programma di politica patrimoniale della Regione e grazie alla risoluzione de me proposta da oggi sarà possibile attivare tutte le procedure per il trasferimento a Città di Castello dei beni riguardanti il patrimonio dei baroni Franchetti attualmente custoditi presso l'archivio-deposito regionale di Solomeo". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali del Consiglio regionale, esprime la propria soddisfazione per l'approvazione in aula dell'ordine del giorno proposto dallo stesso Dottorini che impegna la Regione a trasferire i beni attualmente custoditi a Solomeo, come il lascito Franchetti, ai Comuni che manifestino interesse e disponibilità alla valorizzazione e annuncia di aver scritto una lettera al Comune per richiedere l'immediata attivazione delle procedure per la restituzione dei beni.
"Abbiamo subito scritto a Sindaco e Vice Sindaco - continua Dottorini - per informarli di questa importante possibilità per il nostro territorio. Si tratta a nostro avviso di un'occasione da non farsi sfuggire per riportare nella legittima collocazione un pezzo importante della nostra memoria storica e del nostro patrimonio culturale e identitario. L'archivio consiste in una mole consistente di reperti di grande valore documentario, relativi in modo particolare, ma non solo, all'esperienza educativa e sociale delle scuole rurali di Montesca e Rovigliano. Molti documenti riguardano le figure dei baroni Franchetti, ma anche la gestione delle scuole, i registri scolastici, i programmi svolti, gli elaborati degli alunni e materiali didattici di varia natura. Una ricchezza di cui il nostro tessuto cittadino deve riappropriarsi non solo fisicamente, ma come patrimonio culturale da mettere a disposizione di tutti. Ci sarà da tener conto del fatto che, a fronte di manoscritti e documenti ben conservati, il deposito di Solomeo conserva anche alcuni manufatti lignei in cattivo stato di conservazione che necessitano di accurati restauri e manutenzione".
"Adesso - conclude Dottorini - ci aspettiamo che l'Amministrazione comunale si attivi rapidamente e manifesti agli uffici competenti il proprio e legittimo interesse per un pezzo di cultura e storia tifernate che deve essere restituita alla città e messa a disposizione dei cittadini".
Perugia, 28 ottobre 2014
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