SCUOLA. DOTTORINI (VERDI E CIVICI): RESPINTI NOSTRI EMENDAMENTI, SU SCIENTIFICO SMACCO PER FAMIGLIE, LAVORATORI E AUTOREVOLEZZA DELLA CITTA'
"Ci avviamo verso esito deludente. Sono prevalse prove muscolari tra comuni e tra correnti dello stesso partito e si è perso di vista il bene dell'intero comprensorio"
"Questa vicenda si sta avviando verso un esito deludente. Riteniamo grave che la III commissione abbia respinto i nostri emendamenti che riproponevano la possibilità di un asse liceale per Città di Castello. Nella prova muscolare che si è consumata in queste settimane tra comuni e tra correnti politiche dello stesso partito a uscire di scena è stato il merito della questione, che aveva trovato una soluzione nella conferenza scolastica provinciale. A rimetterci, ancora una volta, saranno le famiglie, chi lavora nella scuola e l'autorevolezza di una città". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta così l'esito dei lavori della III commissione consiliare che oggi ha votato il Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, bocciando gli emendamenti che prevedevano il ripristino dell'accorpamento al Liceo classico "Plinio il Giovane" del corso scientifico tecnologico attualmente attivo presso l'Itis Franchetti.
"E' singolare - aggiunge Dottorini - che la Giunta abbia pensato di intervenire su un assetto che vedeva Città di Castello farsi carico di ben due dimensionamenti senza creare danni ad altre realtà territoriali. Si preferisce lasciare che 230 ragazzi continuino ad andare fuori regione, rinunciando anche a 20-25 posti di lavoro per l'Altotevere e per l'Umbria, piuttosto che accogliere la possibilità di una soluzione equilibrata e responsabile. La proroga accordata assomiglia ad una toppa che non risolve il problema di un polo liceale a Città di Castello e rende fantasiosa l'ipotesi di uno scientifico tifernate per la quarta città dell'Umbria".
Perugia 22 gennaio 2009
"Ci avviamo verso esito deludente. Sono prevalse prove muscolari tra comuni e tra correnti dello stesso partito e si è perso di vista il bene dell'intero comprensorio"
"Questa vicenda si sta avviando verso un esito deludente. Riteniamo grave che la III commissione abbia respinto i nostri emendamenti che riproponevano la possibilità di un asse liceale per Città di Castello. Nella prova muscolare che si è consumata in queste settimane tra comuni e tra correnti politiche dello stesso partito a uscire di scena è stato il merito della questione, che aveva trovato una soluzione nella conferenza scolastica provinciale. A rimetterci, ancora una volta, saranno le famiglie, chi lavora nella scuola e l'autorevolezza di una città". Il capogruppo regionale dei Verdi e civici Oliviero Dottorini commenta così l'esito dei lavori della III commissione consiliare che oggi ha votato il Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, bocciando gli emendamenti che prevedevano il ripristino dell'accorpamento al Liceo classico "Plinio il Giovane" del corso scientifico tecnologico attualmente attivo presso l'Itis Franchetti.
"E' singolare - aggiunge Dottorini - che la Giunta abbia pensato di intervenire su un assetto che vedeva Città di Castello farsi carico di ben due dimensionamenti senza creare danni ad altre realtà territoriali. Si preferisce lasciare che 230 ragazzi continuino ad andare fuori regione, rinunciando anche a 20-25 posti di lavoro per l'Altotevere e per l'Umbria, piuttosto che accogliere la possibilità di una soluzione equilibrata e responsabile. La proroga accordata assomiglia ad una toppa che non risolve il problema di un polo liceale a Città di Castello e rende fantasiosa l'ipotesi di uno scientifico tifernate per la quarta città dell'Umbria".
Perugia 22 gennaio 2009
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