L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge, firmata da Oliviero Dottorini, che interviene sulle indennità e sulle spese del Comitato regionale per le comunicazioni. Prevista una forte riduzione di quanto percepito dal presidente e dai componenti del comitato, con un risparmio annuale stimato in circa 140 mila euro. Auspicata la scelta di una sede meno onerosa.
(Acs) Perugia, 28 settembre 2010 - Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge "Norme in materia di comunicazione e di emittenza radiotelevisiva locale e istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni", che riduce i compensi del presidente e dei componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), attribuendo inoltre la loro designazione all'Assemblea e non più alla Giunta.
La legge prevede forti riduzioni delle indennità spettanti ai 5 componenti del Comitato, che verranno eletti (rimanendo in carica per 5 anni) direttamente dal Consiglio regionale. Ai membri del Corecom spetterà una indennità di funzione pari al 10 per cento di quella percepita da un consigliere regionale (prima della modifica essa era del 20 per cento). Il presidente avrà una indennità pari al 25 per cento di quella di un consigliere regionale (precedentemente fissata al 60 per cento). Le misure previste dalla nuova normativa saranno immediatamente esecutive.
Illustrando l'atto in Aula Oliviero Dottorini, presidente della I Commissione, firmatario e relatore dell'atto, ha evidenziato che "si tratta di un intervento che consentirà risparmi per circa 140mila euro annui: un primo chiaro segnale dell'intenzione di conseguire una generale e sostanziale riduzione dei costi dell'apparato pubblico, proprio a cominciare dall'adeguamento delle indennità e dei compensi dei membri dei vari organi amministrativi, che apre la strada ad un intervento sistematico di adeguamento dei costi di funzionamento anche per tutti gli altri enti di emanazione regionale. E' giusto prendere sul serio la necessità di contenimento dei costi degli enti pubblici ed è importante lo sforzo per rendere l'attività di questo Comitato efficace ed improntata al massimo contenimento delle spese. Dall'analisi del bilancio del Corecom emergono quelli che sono gli elementi che maggiormente incidono sul costo complessivo dell'ente. In particolare è opportuno sottolineare che le risorse necessarie per indennità, rimborsi e missioni dei membri del Comitato rappresentano circa il 60 per cento del bilancio totale. Un ulteriore elemento che non permette un corretto controllo dei costi è rappresentato dallo svolgimento delle funzioni delegate al Corecom dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per le quali l'Autorità stessa assegna delle risorse. Il problema è che l'esercizio di tali funzioni genera spesso costi maggiori rispetto alle risorse stanziate dall'Autorità. Questo comporta la necessità da parte della Regione di integrare con risorse proprie la dotazione complessiva. La legge agisce quindi principalmente su questi due aspetti: da un lato mira ad una significativa riduzione delle indennità per i ruoli apicali, dall'altro lato cerca di definire meglio le modalità e le risorse per lo svolgimento delle funzioni delegate. La Prima commissione ha inoltre valutato che sarebbe opportuno collocare la sede del Corecom in immobili meno onerosi ma comunque adeguati per lo svolgimento delle sue funzioni". MP
(Acs) Perugia, 28 settembre 2010 - Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge "Norme in materia di comunicazione e di emittenza radiotelevisiva locale e istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni", che riduce i compensi del presidente e dei componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), attribuendo inoltre la loro designazione all'Assemblea e non più alla Giunta.
La legge prevede forti riduzioni delle indennità spettanti ai 5 componenti del Comitato, che verranno eletti (rimanendo in carica per 5 anni) direttamente dal Consiglio regionale. Ai membri del Corecom spetterà una indennità di funzione pari al 10 per cento di quella percepita da un consigliere regionale (prima della modifica essa era del 20 per cento). Il presidente avrà una indennità pari al 25 per cento di quella di un consigliere regionale (precedentemente fissata al 60 per cento). Le misure previste dalla nuova normativa saranno immediatamente esecutive.
Illustrando l'atto in Aula Oliviero Dottorini, presidente della I Commissione, firmatario e relatore dell'atto, ha evidenziato che "si tratta di un intervento che consentirà risparmi per circa 140mila euro annui: un primo chiaro segnale dell'intenzione di conseguire una generale e sostanziale riduzione dei costi dell'apparato pubblico, proprio a cominciare dall'adeguamento delle indennità e dei compensi dei membri dei vari organi amministrativi, che apre la strada ad un intervento sistematico di adeguamento dei costi di funzionamento anche per tutti gli altri enti di emanazione regionale. E' giusto prendere sul serio la necessità di contenimento dei costi degli enti pubblici ed è importante lo sforzo per rendere l'attività di questo Comitato efficace ed improntata al massimo contenimento delle spese. Dall'analisi del bilancio del Corecom emergono quelli che sono gli elementi che maggiormente incidono sul costo complessivo dell'ente. In particolare è opportuno sottolineare che le risorse necessarie per indennità, rimborsi e missioni dei membri del Comitato rappresentano circa il 60 per cento del bilancio totale. Un ulteriore elemento che non permette un corretto controllo dei costi è rappresentato dallo svolgimento delle funzioni delegate al Corecom dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per le quali l'Autorità stessa assegna delle risorse. Il problema è che l'esercizio di tali funzioni genera spesso costi maggiori rispetto alle risorse stanziate dall'Autorità. Questo comporta la necessità da parte della Regione di integrare con risorse proprie la dotazione complessiva. La legge agisce quindi principalmente su questi due aspetti: da un lato mira ad una significativa riduzione delle indennità per i ruoli apicali, dall'altro lato cerca di definire meglio le modalità e le risorse per lo svolgimento delle funzioni delegate. La Prima commissione ha inoltre valutato che sarebbe opportuno collocare la sede del Corecom in immobili meno onerosi ma comunque adeguati per lo svolgimento delle sue funzioni". MP
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