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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Gennaio 2012 Archives

dario di bello - dariodibello@dottorini.com

Cari amici,
mi sono appena giunte 2 nuove sentenze della C.T.R. di Bologna per il Bollo 2003 e
2004.
La cosa sorprendente è che anche il Sig. Roberto ha fatto tutto da solo, ed ha vinto !
La C.T.R. di Bologna (dopo c'è solo la Cassazione), ha riconosciuto il diritto
all'autocertificazione ed ha riconosciuto anche la certificazione rilasciata da sentenza-ricorsi.jpgaltre associazioni, ma non ha purtroppo condannato la Regione alle spese.
Vi confermo che in Emilia Romagna c'è l'Avv. Matteo Olivieri di Faenza (RA) che potete contattare solo e soltanto se volete presentare ricorsi in Emilia contro la Regione.


Al Sig. Roberto che ha fatto tutto da solo, i miei più sinceri complimenti.

Ecco le 2 Sentenze:
43) CT REGIONALE Bologna 129-15-11 (pag.5);
42) CT REGIONALE Bologna 128-15-11 (pag.5).

Qui invece potete leggere tutte le altre 42 Sentenze che ho pubblicato.


Ciao a tutti.
dario di bello

"La campagna 'obbedienza civile' pone problema serio che non può essere eluso. Bene De Magistris e Forum dei comuni per i beni comuni. Serve

"L'esito del referendum sull'acqua non può essere cancellato. Occorre difendere la pubblicità dell'acqua, fondamentale bene comune e patrimonio della collettività, dalla speculazione del mercato. E' pertanto necessario che i sindaci e i comuni dell'Umbria contestino la non applicazione del dettato referendario e si facciano garanti del volere popolare, mettendo in campo ogni provvedimento utile al rispetto del risultato referendario". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, interviene in merito al dibattito sull'adeguamento degli assetti gestionali del servizio idrico rispetto all'esito del referendum del 12 e 13 giugno 2011.
"Il "Forum dei comuni per i beni comuni" guidato da Luigi De Magistris - continua Dottorini - ha lanciato una mobilitazione importante per la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte di governo del territorio. Da questo punto di vista la campagna di "obbedienza civile", promossa dal movimento e dalle associazioni, pone un problema serio che non può essere eluso. Non è più possibile continuare a far finta di nulla e agire come se gli italiani non si fossero espressi in maniera tanto netta e inequivocabile. E' compito precipuo delle amministrazioni comunali, anche attraverso i propri rappresentanti nelle società che gestiscono il servizio, dare seguito alle determinazioni sancite con il voto popolare ed elaborare credibili piani di ripubblicizzazione del servizio idrico. Intanto sarebbe opportuno distinguere nettamente il budget destinato ad investimenti rispetto a quello che va alla gestione, quindi creare le società delle reti per conferire valore ai beni che attualmente i privati utilizzano senza un vero e proprio corrispettivo".
"Comprendiamo la complessità di un sistema normativo che ha intrecciato e consolidato nel tempo commistioni di pubblico e privato che, anche in relazione alla sussistenza di accordi e contratti precedentemente stipulati, non consente oggi una soluzione semplice e immediata. Auspichiamo però che si dia seguito ad una ricognizione di tutte le azioni percorribili al fine di restituire ai cittadini un diritto inalienabile. Il diritto all'acqua pubblica, la tutela dei beni comuni e la democrazia - conclude il capogruppo Idv - non devono rimanere formule vuote. E' necessario che questi principi, affermati con forza dai cittadini che si sono recati a votare per il referendum, siano messi in pratica attraverso atti legislativi e amministrativi in grado di interpretare il volere popolare e renderlo effettivo".
 
Perugia, 31 gennaio 2012

"Pessimo segnale il voto del sindaco Pd a favore della mozione Pdl per cancellare il registro delle coppie di fatto"

GUBBIO. DOTTORINI (IDV): SPIRA DA ROMA UN VENTICELLO...

"Un pessimo segnale per l'Umbria e per chiunque voglia tentare un approccio non ideologico a temi che riguardano la persona e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, al di là delle proprie convinzioni etiche e religiose". Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in Consiglio regionale, commenta con queste parole il voto con cui ieri il sindaco di Gubbio, Diego Guerrini (Pd), ha consentito l'approvazione della mozione del Pdl per l'abolizione del registro delle coppie di fatto.
"Voglio sottolineare - aggiunge Dottorini - il voto coerente dell'Italia dei Valori eugubina, ma oggi sarebbe interessante comprendere anche le ragioni di un sindaco che abbandona la sua maggioranza per convergere sulle posizioni del Pdl. Evidentemente spira da Roma un venticello che quando raggiunge le periferie si trasforma in tempesta o, meglio, in goffi tentativi di trasversalismo politico. E su questo sarebbe bene che il centrosinistra umbro iniziasse a fare una riflessione".

Perugia, 26 gennaio 2012
dario di bello - dariodibello@dottorini.com

Giustizia.jpgCari amici,
mi sono appena giunte 3 nuove sentenze della C.T.P. di Ancona, Sentenze nelle quali c'è scritto che la Regione Marche è stata condannata alle spese per 300 euro a giudizio.
Il ricorrente è il Sig. Emanuele che ha fatto tutto da solo, i miei più sinceri complimenti.

Ecco le 3 Sentenze:
41) CTP Ancona 158-3-11 (pag.2 condanna spese);
40) CTP Ancona 157-3-11 (pag.2 condanna spese);
39)
CTP Ancona 156-3-11 (pag.2 condanna spese);

Da ultimo, non so se avete letto l'editoriale apparso su "La Manovella" n.12 del 2010 a firma del sullodato I.P. (Immutabile Presidente).

Ne riporto un passo testualmente:

"...Nell'ultimo week end sono stato a Perugia per un incontro in Regione con i Club umbri, onde (sic) cercare di ottenere il rispetto delle norme statali in materia di tasse automobilistiche. Norme violate, senza alcuna spiegazione logica, dai governanti regionali che, anziché dare il buon esempio nel rispetto delle leggi statali, preferiscono violarle, sicuri dell'impunità. Non so che cosa seguirà, ma di certo, non ci si può arrendere ai soprusi."

Aldilà delle già citate osservazioni stilistiche (sembra di leggere il De bello Gallico), il tono dittatoriale e quant'altro vi invito a fare una disamina dei contenuti.
Dunque l'I.P. venuto
(un po' in ritardo) a conoscenza che in alcune regioni di confine, alcuni riottosi osano opporsi all'ineffabile Verbo, parte a spron battuto per ripristinare al più presto l'osservanza delle "norme statali in materia di tasse automobilistiche".
Forse che il ministro Tremonti lo ha nominato proconsole in Umbria con poteri assoluti ?
Pare di no anche perché trattasi di persona
(il ministro) molto avveduta tecnicamente.
Allora si tratta forse di un intervento delle "Conferenze stato regioni e unificata" ?
Anche qui pare di no.
Allora forse Napolitano, nella qualità di presidente del CSM, ha voluto intervenire sull'operato di organi giurisdizionali che, in sede giudicante, avevano emesso decisioni sgradite ?
Manco per idea.
Quindi se ne deve dedurre che siamo in presenza di un'iniziativa personale dell'ineffabile I.P. il quale, nientedimeno, decide di "rimettere a posto le cose" ripristinando la legalità in quelle regioni dell'impero ove alcuni pericolosi sediziosi hanno osato addirittura pensarla in modo diverso, eversivo e comunque non allineato al suo personale pensiero.

Secondo voi si tratta proprio di ripristinare la legalità fiscale, attività in cui i cittadini italiani sono da sempre poco versati, oppure di difendere interessi corporativi ?


Attendo una vostra interpretazione e se c'è qualche sostenitore dell'I.P. questo è il momento di sfoderare la penna.

Ciao a tutti.
dario di bello

Interrogazione alla Giunta: "Grave l'iniziativa del servizio Urbanistica che apre la strada a interpretazioni distorte della legge. Pronta nostra proposta di modifica"

SEMPLIFICAZIONE. DOTTORINI (IDV): EVITARE MAXICONDONO STALLE SUINICOLE. REGIONE FORMULI PARERE A TUTELA DI IGIENE E SALUTE

"La Giunta regionale eviti che la legge sulla semplificazione si trasformi in una sorta di maxi-sanatoria che darebbe il via libera ad attività, come ad esempio alcune stalle suinicole di Bettona, prive del certificato di agibilità e non in regola con le normative dei regolamenti d'igiene. E' necessario che da parte dell'esecutivo venga formulato un parere interpretativo che tenga conto della disciplina statale in materia e che quindi eviti inopportuni colpi di spugna. E' grave l'iniziativa del servizio Urbanistica che ha formulato una propria valutazione senza considerare le intenzioni del legislatore e lasciando intravedere l'ipotesi che la norma regionale possa legittimare attività non consentite". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in merito al parere fornito dal dirigente del Servizio Urbanistica ed Espropriazioni della Regione Umbria al comune di Bettona con il quale si afferma che "la convalida dell'uso dell'immobile a seguito dell'accertata destinazione non comporta ulteriori provvedimenti comunali e non implica le verifiche previste per l'agibilità".
"Questa interpretazione - spiega Dottorini - rischia di aprire la strada a una deregulation selvaggia, rendendo inefficaci persino i Piani regolatori dei comuni. Sembra che già alcuni operatori zootecnici, pur in assenza del certificato di agibilità, abbiano provveduto o stiano provvedendo alla riapertura delle attività. Il Consiglio regionale quando ha approvato la legge intendeva snellire gli adempimenti burocratici relativi alla destinazione d'uso degli edifici, certo non permettere l'esercizio di attività che non rispettino i regolamenti finalizzati alla sicurezza, alla salvaguardia ambientale e alla tutela della salute dei cittadini. Occorre pertanto che la Regione si esprima ufficialmente in tal senso, acquisendo anche il parere del Consiglio regionale il quale ha approfondito, discusso e approvato la legge sulla semplificazione amministrativa".
"In ogni modo - conclude Dottorini - l'Idv, su questa come su altre distorsioni contenute nelle legge sulla semplificazione, presenterà una proposta di modifica con l'obiettivo di correggere eventuali passaggi equivocabili e garantire l'assoluto rispetto dei regolamenti comunali e la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini".

Perugia, 24 gennaio 2012

"Non è più possibile giocare mille parti in commedia. Se, dopo avere indicato il tracciato di Cerbara e Selci, il Comune ha cambiato idea, lo dica apertamente"

E78. DOTTORINI (IDV): E' LA FIERA DELL'IPOCRISIA. BACCHETTA CHIEDA ALLA REGIONE DI RIVEDERE IL TRACCIATO

"Sul tracciato della E78 non è più possibile assistere alla fiera dell'ipocrisia. Il sindaco Bacchetta assuma una posizione chiara e chieda alla Regione di rivedere il tracciato. Non è più possibile continuare a sostenere mille parti in commedia". Oliviero Dottorini, capogruppo Dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta con queste parole l'esito dell'assemblea pubblica che si è tenuta a Cerbara riguardo alla Strada di grande comunicazione E78 "Due Mari".
"La giunta regionale - spiega Dottorini - ha sempre detto che quel tracciato devastante è stato indicato dai sindaci di Città di Castello e San Giustino, ma ieri il sindaco Bacchetta ha acrobaticamente argomentato la propria possibile contrarietà alla scelta. Qualcuno evidentemente non la racconta giusta e l'unico modo per non prendere in giro i cittadini è quello di rendere esplicita la contrarietà dell'amministrazione tifernate. Per questo continuiamo a chiedere che il sindaco di Città di Castello espliciti la propria posizione, scrivendo alla Regione per chiedere la revisione del tracciato. Il tempo delle ambiguità e dei giri di parole è scaduto". 
"Autorevoli studiosi come Giovanni Cangi ed Ermanno Bianconi - aggiunge Dottorini - hanno dimostrato che quello scelto dalle amministrazioni comunali di Città di Castello e San Giustino, con la sua galleria in un territorio densamente abitato è il peggior tracciato tra tutti quelli presi in esame. D'altra parte già Anas ebbe modo di bocciarlo in modo categorico e solo l'insistenza delle amministrazioni locali portò a collocare l'asse stradale esattamente tra i comuni di San Giustino e Cerbara, a ridosso della Piastra logistica, unico centro intermodale in Italia senza collegamento con la ferrovia. Bacchetta assuma una posizione chiara e noi saremo al suo fianco nel sostenere una posizione lungimirante e di buon senso. Ciò che non è più ammissibile è avere una posizione a Perugia e un'altra a Città di Castello".

Perugia, 20 gennaio 2012 
dario di bello - dariodibello@dottorini.com

laverda-sfc.jpgCari amici,
proprio questa mattina è stato pubblicato l'elenco F.M.I. per le moto 20ntennali costruite/ immatricolate nel 1992.
Vi ricordo che se la moto è nell'elenco, è automaticamente storica e quindi beneficiaria delle agevolazioni fiscali.
Tutto ciò è sicuramente vero in Umbria, nelle Marche, nel Lazio, in Puglia e nelle Regioni a Statuto Speciale.
Laddove alcune Regioni pretendessero l'iscrizione della moto alla F.M.I., esistono sempre le Commissioni Tributarie Provinciali per far valere i vostri diritti.
Da ultimo, Vi esorto a non cadere nel tranello del rinnovo della tessera per continuare a godere dei benefici fiscali, se il Vs. veicolo è storico poiché possedete l'Attestato di Storicità, il veicolo È STORICO A VITA e non serve alcun rinnovo !!!

Scarica l'elenco cliccando qui.

Ciao a tutti.
dario di bello

Di seguito la registrazione video dell'interrogazione che abbiamo rivolto all'Assessore Rometti in merito alla realizzazione della E78 (maggiori dettagli qui). Dalle risposte che l'Assessore ci ha dato si esplicita quello che tutti immaginavamo e cioè che il tracciato è stato già scelto dai comuni di Città di Castello e San Giustino senza coinvolgere i cittadini (come invece avevano promesso l'ex sindaco Cecchini e l'ex assessore Bacchetta, oggi sindaco). Vaghe e poco chiare le risposte in merito al pedaggio e alla svendita del nostro territorio a soggetti privati.



"Bene la Giunta sulle previsioni di riforma contenute nel Dap. Necessario rompere rendite di posizione e togliere i sostegni ai centri di potere che in alcune Asl si sono creati negli anni"
 
SANITA'. DOTTORINI (IDV): AVANTI CON CORAGGIO SULLA STRADA DELLE RIFORME. PASSARE SUBITO DA 4 A 2 ASL E UNICA AZIENDA OSPEDALIERA

"Sulla sanità occorre procedere spediti sulla via delle riforme, con coraggio e senza lasciarsi irretire da chi difende lo status quo. Le posizioni che la Giunta regionale sta assumendo nel Documento annuale di programmazione (Dap) sono da questo punto di vista condivisibili e troveranno il nostro sostegno in Consiglio regionale. Bisogna passare subito almeno alla riduzione da 4 a 2 Asl e andare verso un'unica azienda ospedaliera integrata. E' inoltre necessario ridisegnare le relazioni tra le Aziende ospedaliere, i Dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea) e gli ospedali di territorio, al fine di definire con maggior chiarezza gli ambiti di intervento ed evitare casi di duplicazione di strutture e funzioni o eccessivo accentramento di servizi". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei valori, Oliviero Dottorini, interviene a proposito della necessità di riformare gli assetti del sistema sanitario dell'Umbria.
"E' giunto il momento - continua Dottorini - di togliere i sostegni che reggono i centri di potere che in alcune Asl si sono negli anni creati. In una fase caratterizzata da una carenza drammatica di risorse, con un Patto per la Salute che minaccia tagli ai presidi ospedalieri e all'intero sistema sanitario, non si può più attendere e si deve procedere con convinzione ad un'opera di razionalizzazione che eviti impropri fenomeni di assorbimento degli scarsi fondi a disposizione, per orientare invece le risorse al miglioramento della qualità dei servizi sanitari. La semplificazione dell'assetto organizzativo delle Asl e delle Aziende ospedaliere dovrebbe poi servire anche a potenziare la fase di programmazione e l'omogeneità delle prestazioni offerte su tutto il territorio regionale. Nei rapporti con l'università l'obiettivo è la sostanziale condivisione delle responsabilità gestionali attraverso procedure e regole rigorose e condivise che non lascino sacche di discrezionalità avulse da valutazioni complessive e che puntino all'eccellenza".
"Il gruppo Idv - conclude Dottorini - non farà mancare il suo appoggio ad un processo che vada nella direzione di una riforma vera e non di facciata, in grado di rompere rendite di posizione e di evitare contraccolpi sui servizi ai cittadini. Ci auguriamo che la presidente Marini sappia resistere ad ogni tentativo di depotenziare tali riforme. Se avrà questo coraggio, noi saremo certamente tra i suoi principali alleati".
 
Perugia, 18 gennaio 2012
"Pedaggio, cattura valore, oneri urbanizzazione e contributo pubblico renderebbero ai privati oltre tre volte l'investimento previsto. Necessaria la partecipazione" 

E78. DOTTORINI (IDV): TROPPE OMBRE SULL'IPOTESI PROJECT FINANCING. URGENTE CHIARIMENTO SU TRACCIATO E PEDAGGIO

"Non possiamo lasciare in mano ai privati la gestione degli introiti che deriveranno dalla E78. Pedaggio, cattura del valore, contributo economico pubblico sono una fonte di finanziamento spropositato per dei privati che investono nel nostro territorio solamente con l'assoluta certezza di un profitto. Suggeriamo alle amministrazioni locali dell'Altotevere di abbandonare l'enfasi su una materia così delicata e lavorare per l'individuazione di un tracciato che rispetti la vocazione culturale, economica e ambientale del nostro territorio. Riteniamo che ci siano troppi coni d'ombra su un progetto frutto di accordi siglati nei palazzi della politica e mai condivisi con la popolazione locale". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, illustra i contenuti dell'interrogazione question-time alla Giunta regionale in merito all'ipotesi di partenariato pubblico-privato per la realizzazione della E78 e in merito al tracciato dell'arteria di grande comunicazione.
"Basandoci sull'ipotesi che l'architetto Romozzi ha presentato alla commissione tecnica riunitasi a Roma - ricorda Dottorini - risulta che l'intero costo di costruzione dell'arteria sarebbe coperto dal contributo pubblico che annualmente la collettività sarebbe chiamata a versare ai privati. Il pedaggio, la cattura di valore delle aree leader, l'Ici e gli oneri di urbanizzazione rappresenterebbero il grosso del guadagno dei privati, che per i 45 anni previsti dal piano finanziario della bozza in discussione porterà nelle tasche dei privati oltre 13miliardi di euro, contro una spesa di costruzione dell'opera di circa 4 miliardi. Un guadano a nostro avviso spropositato - continua Dottorini - che non tiene minimamente conto delle esigenze del nostro territorio e priva i Comuni di introiti preziosi in un periodo di crisi per l'economia Italiana. Non è dato di sapere inoltre se il pedaggio previsto sarà anche a carico dei residenti né se riguarderebbe l'intero tratto stradale o solo la parte ancora da realizzare".
"Per questo - conclude Dottorini - chiediamo che la Giunta ci spieghi se ritiene fattibile un ipotesi di questo tipo e se non ritiene che i cittadini debbano essere informati e consultati prima di avallare le scelte infrastrutturali dei comuni di Città di Castello e San Giustino, dal momento che si tratta di interventi che cambieranno per sempre il profilo paesaggistico, ambientale, sociale ed economico dell'intero Altotevere". 

Perugia, 13 gennaio 2012
 

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