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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Ottobre 2012 Archives

"I partiti non scelgano chi deve controllare i bilanci delle aziende sanitarie. Occorre selezionare professionisti capaci con l'estrazione dal registro pubblico"

SANITA'. DOTTORINI (IDV):

"Revisori dei conti e collegi sindacali non possono essere né di destra né di sinistra, né di maggioranza né di minoranza. Non possiamo far passare il principio che i revisori dei conti delle Asl siano frutto di una trattativa tra maggioranza e opposizione in cui a perdere sarebbero sempre e comunque i cittadini. Gli organismi preposti al controllo dei bilanci degli enti pubblici, quindi anche di quelli delle Aziende sanitarie, devono essere estratti a sorte da un elenco di soggetti con alta professionalità, come già previsto dalla nostra proposta di legge depositata in Consiglio regionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, interviene sulla discussione in Commissione del disegno di legge di riforma della sanità umbra.
"Riteniamo - continua Dottorini - che parlare di spartizioni tra maggioranza e minoranza non serva a garantire imparzialità e professionalità, ma contribuisca solamente all'aumento delle già troppe nomine di carattere politico che ci sono nell'ordinamento della nostra Regione. La nostra proposta è invece lungimirante e non esclude nessuno per ragioni politiche, ma si affida alla competenza per individuare professionisti di provate capacità ed esperienza in grado di esercitare il controllo con la dovuta terzietà e imparzialità".

Perugia, 30 ottobre 2012
"Per contenere spinte centrifughe necessaria riorganizzazione policentrica, impossibile accentrare tutto su Perugia"



"La riorganizzazione policentrica dell'assetto amministrativo dell'Umbria è una necessità che va di pari passo con l'esigenza di ridurre apparati e sovrapposizioni istituzionali. Anziché attardarsi su battaglie di retroguardia, in una fase delicata come quella attuale le istituzioni e la politica farebbero bene a discutere seriamente sull'assetto istituzionale che l'Umbria avrà dopo gli interventi maldestri del governo Monti". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, torna sulla questione del riordino delle province e degli assetti istituzionali regionali.
"L'Umbria - aggiunge Dottorini - vive una situazione particolare in cui, a meno di marce indietro del governo, il territorio provinciale coinciderà con quello regionale. Alla luce di questo fatto è improponibile l'idea di accentrare tutto l'assetto amministrativo sulla città di Perugia, perché il risultato sarebbe unicamente quello di dare impulso a spinte centrifughe o rivendicazioni campanilistiche. Un assetto che veda la Regione mantenere la propria sede a Perugia e il trasferimento della sede legale ed operativa della nuova provincia umbra a Terni è da prendere in seria considerazione. In questo quadro sarebbe opportuno prevedere la collocazione delle sedi Asl a Città di Castello e Foligno. Sarebbe inaccettabile che l'unico risultato delle varie riforme istituzionali ed endoregionali fosse quello di un accentramento su Perugia e di un'ulteriore penalizzazione di territori già duramente provati nella propria identità e nelle proprie potenzialità".
"E' necessario - spiega Dottorini - lavorare su un assetto dell'Umbria che, salvaguardando il ruolo di programmazione ed indirizzo dell'ente regionale, sia in grado di garantire da un lato il carattere policentrico della regione, evitando di concentrare tutto in un'unica città, ma invece decentrando ed avvicinando i luoghi decisionali, le amministrazioni e servizi quanto più possibile vicino ai cittadini, e dall'altro lato organizzando il sistema in modo razionale, semplificando, eliminando inutili duplicazioni di funzioni e riducendo la pletora di società, agenzie ed enti di secondo livello. Occorre fin da subito iniziare a ragionare sulle funzioni che verranno attribuite alla "nuova" Provincia umbra, affinché non diventi un contenitore vuoto, magari sovrapponibile alla Regione. Per governare le spinte centrifughe che stanno emergendo occorre una visione articolata e policentrica dell'assetto generale dell'Umbria, altrimenti il rischio è quello della compromissione di un'identità unitaria ad oggi non scontata".

Perugia, 26 ottobre 2012
Interrogazione alla Giunta: "Il nodo di Perugia è stato cancellato? Era l'unico pretesto per realizzare l'opera. Necessario ammodernamento e messa in sicurezza"

INFRASTRUTTURE. DOTTORINI (IDV):

"La Giunta regionale deve dire chiaramente come stanno le cose. Ogni giorno sulla stampa escono notizie discordanti sul destino della E45. Prima si parla di trasformazione in autostrada, poi di bocciatura del progetto e adesso di ammodernamento dell'arteria. Vogliamo sapere quale futuro attende la nostra Regione e su quali azioni concrete possono far conto i pendolari che ogni giorno percorrono un'arteria sempre più disastrata e priva delle necessarie misure di sicurezza". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale per conoscere il futuro dell'arteria E45.
"Fino ad oggi - continua Dottorini - si giustificava la sconsiderata decisione di trasformare la E45 in autostrada col fatto che questa scelta avrebbe portato con sé la realizzazione del nodo di Perugia. Come dire, un male necessario per avere in cambio la supposta decongestione del capoluogo di regione. Dalle indiscrezioni pubblicate oggi sembra invece che la prospettiva sia quella di dare il via libera all'autostrada, ma senza nodo di Perugia. Come dire, una fregatura al cubo. Se non vivessimo in un periodo di crisi come quello attuale, ci apparirebbe persino comico quanto si prospetta per gli umbri in termini ambientali ed economici. Senza considerare i contraccolpi del pedaggiamento previsto nel progetto di project financing". 
"Con la nostra interrogazione - aggiunge Dottorini - vorremmo capire di quale genere di progetto si sta parlando. La E45 necessita di un profondo e urgente piano di manutenzione e messa in sicurezza secondo standard europei, non di dare il via a un'opera faraonica che si protrarrebbe per decenni trasformandosi in una delle mille opere  incompiute buone soltanto a drenare denaro pubblico. Sembra invece tornare in voga proprio il vecchio progetto di trasformazione in autostrada, un'ipotesi sconsiderata, priva di qualsiasi fondamento sia economico che infrastrutturale. Nei piani originari i costi per la realizzazione del progetto erano pari a 11 miliardi di euro, metà da reperire attraverso i privati e l'altra metà attraverso finanziamenti pubblici, ovviamente con l'ausilio del pedaggio a carico dei cittadini. I 151 chilometri di tracciato vedrebbero la sede stradale passare dagli attuali 13 metri a 25, per un totale di 48 metri considerando anche le scarpate e gli ingombri, con l'attivazione di cave per 2 milioni di metri cubi e l'installazione di un'area di cantiere ogni 20 chilometri. Il tutto senza risolvere minimamente il problema del traffico che secondo i dati Anas relativi al progetto originario passerebbe dagli attuali 16.449 veicoli giornalieri a 28.414, generando un serio innalzamento dei Pm10 e delle polveri sottili".
"L'Umbria - conclude Dottorini -  da regione cuore verde d'Italia, rischia di trasformarsi in un luogo di transito per mezzi pesanti, con ripercussioni pesanti sull'ambiente e sulle economie delle famiglie umbre. Per questo chiediamo alla Giunta il coraggio di sottrarsi a questa avventura sconsiderata e trovare le forze per chiedere l'ammodernamento e la messa in sicurezza". 

Perugia, 23 ottobre 2012 
"Italia dei Valori al fianco di Anpi e Cgil per denunciare la celebrazione di un periodo che ha portato solo lutti e violenza" 

POLITICA. DOTTORINI (IDV): MARCIA SU ROMA RICORRENZA DOLOROSA PER L'ITALIA. L'UNICA MARCIA DA SOSTENERE E' QUELLA PER LA PACE

"Si tratta di una ricorrenza dolorosa che fa tornare alla mente un periodo buio per la democrazia e i diritti civili in Italia. Molti cittadini si sono battuti e alcuni sono morti per difendere l'Italia dal nazi-fascismo e per rivendicare le libertà collettive e individuali. Non è accettabile celebrare la ricorrenza della marcia su Roma e tanto meno organizzare manifestazioni per il ricordo". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta l'iniziativa che sabato 27 ottobre ricorderà a Perugia la marcia su Roma.
"L'unica marcia che la nostra Regione deve sostenere - continua Dottorini - è quella per la pace e per i diritti degli uomini, che quest'anno si svolgerà a Gerusalemme proprio a partire dal 27 ottobre. L'Umbria, patria di Capitini e di San Francesco d'Assisi, non ha nulla a che vedere con chi vuole riportare in auge un periodo storico che preferiremmo non aver dovuto vivere. Come Italia dei Valori - conclude Dottorini - apprezziamo l'appello di Anpi e Cgil contro l'affissione nei muri di Perugia dei manifesti celebrativi della marcia su Roma e saremo al loro fianco al presidio antifascista per dire no a un ritorno di fiamma dei periodi più bui del nostro paese".

Perugia, 22 ottobre 2012 
"Necessario istituire una Commissione tecnica regionale per salvaguardare il monumento storico. I cittadini devono sapere i motivi dell'ulteriore inclinazione"


TORRE CIVICA. DOTTORINI (IDV): NON CHIARA SITUAZIONE DI STATICITÀ, NECESSARIO ACCERTARE CAUSE ED EVENTUALI RESPONSABILITA'

"Prendiamo atto delle rassicurazioni che la Giunta ci ha fornito oggi circa lo stato dei lavori, ma rimangono troppi dubbi circa l'agibilità e la staticità della Torre civica di Città di Castello. In particolare non sembra trovare smentita la notizia dell'ulteriore inclinazione e soprattutto non si riescono ad ottenere informazioni precise riguardo alle eventuali responsabilità di questa situazione che sta producendo un danno economico e d'immagine alla comunità locale e regionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, commenta il question-time che si è svolto questa mattina a Perugia sullo stato dei lavori e sulla sicurezza del monumento tifernate.
"L'investimento economico che la Regione sostiene - continua Dottorini - è molto alto, solo l'ultimo in ordine di tempo è pari a 500mila euro. Per questo risulta incomprensibile come nessun amministratore si sia sentito in obbligo di accertare eventuali responsabilità riguardo a questa situazione che grava in modo non trascurabile sulle casse della collettività e sull'agibilità di uno dei monumenti simbolo di Città di Castello. Chiediamo che i cittadini possano sapere se le cause che hanno determinato un peggioramento nelle condizioni della Torre civica siano da imputare a fattori naturali o piuttosto ai lavori di sistemazione e ristrutturazione. Se realmente si fossero riscontrati dei peggioramenti nell'inclinazione del monumento, sarebbe opportuna una valutazione approfondita della situazione che non può essere lasciata nelle mani della sola amministrazione comunale di Città di Castello che non appare nelle condizioni di riuscire a risolvere il problema. Per questo chiediamo che sia istituita una commissione regionale che valuti attentamente e in maniera terza la reale pendenza della Torre civica ed eventuali problemi di staticità strutturale, relazionando in modo dettagliato al Consiglio regionale sulle cause e sulle reali responsabilità di quanto sembra stia avvenendo".
"Oggi la Giunta ci conferma che i lavori stanno procedendo secondo la tabella di marcia - conclude Dottorini -, riteniamo comunque doverosa un'azione di tutela dell'immagine e delle finanze della città che porti a individuare eventuali responsabilità progettuali o nella realizzazione dei lavori. I tifernati hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo e di poter tornare a godere di un monumento che fa parte della storia di Città di Castello e che deve essere messo a disposizione delle sue potenzialità turistiche e culturali".

Perugia, 16 ottobre 2012
"Importante sostenere battaglia in difesa dei lavoratori e della democrazia. Il gruppo consiliare Idv mette a disposizione i propri uffici per quesiti referendari" 

REFERENDUM. DOTTORINI (IDV): DISPONIBILI PRESSO GRUPPO IDV REGIONE MODULI PER FIRME SU DIRITTI DEI LAVORATORI E COSTI DELLA POLITICA

"Dopo gli straordinari risultati dei referendum su acqua e nucleare e la grande partecipazione civica che Idv ha stimolato riguardo all'abolizione delle province e contro il Porcellum, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche per lanciare un segnale chiaro a un governo che agisce senza un mandato popolare e contro i più deboli. Occorre che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo la politica torni al fianco dei cittadini, contro gli sprechi inutili del sistema politico-istituzionale e per una difesa seria e puntuale dei diritti dei lavoratori". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei valori, Oliviero Dottorini, annuncia la possibilità per i cittadini di ritirare i moduli per la sottoscrizione dei quattro quesiti referendari su lavoro e costi della politica anche presso il gruppo Idv del Consiglio regionale.
"E' necessario uno sforzo straordinario e per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione i nostri uffici a Palazzo Cesaroni in modo che i cittadini possano trovare  un'occasione in più per sostenere queste battaglie di civiltà in difesa dei diritti dei lavoratori e della democrazia. Un modo concreto per restituire la parola e la dignità agli italiani. I due quesiti sul lavoro riguardano il ripristino dell'articolo 18 e il contratto collettivo di lavoro per garantire i diritti minimi ed universali ai lavoratori che il governo Berlusconi prima, ed il governo Monti poi, hanno tentato di smantellare. I due quesiti sui costi della politica riguardano l'abrogazione della legge sui rimborsi elettorali ai partiti politici e l'eliminazione della diaria per i parlamentari".
"Si tratta di quattro battaglie che vanno sostenute con convinzione - conclude l'esponente dell'Italia dei Valori - ragione per cui, oltre che presso i banchetti cittadini e alla Provincia di Perugia, i moduli per le firme sono disponibili presso gli uffici del gruppo Idv a Palazzo Cesaroni, così da fornire un punto di riferimento stabile per tutti i cittadini che intendono firmare i quattro referendum".

Perugia, 16 ottobre 2012
"Evitata la maxi sanatoria e dimostrata la lungimiranza di chi si batte per un'economia sostenibile e duratura per quel territorio"

BETTONA. DOTTORINI (IDV): DECISIONE CONSIGLIO DI STATO SALVAGUARDA DA TENTATIVI DI DEREGULATION

"Il dispositivo con cui il Consiglio di Stato rigetta la richiesta di sospensiva inoltrata da un allevatore, mette un punto fermo sulla vicenda delle stalle suinicole di Bettona, dimostrando ancora una volta la lungimiranza di chi si batte per un'economia sostenibile e duratura per quel territorio. Aspettiamo di conoscerne le motivazioni, ma è sicuramente da accogliere con soddisfazione la notizia di un pronunciamento che conferma la correttezza delle posizioni del comune di Bettona verso chi aveva pensato di riaprire le proprie stalle, pur in assenza di certificato di agibilità". E' questo il primo commento del capogruppo Idv in Consiglio regionale, Oliviero Dottorini, alla notizia del dispositivo del Consiglio di Stato che, confermando la sentenza del Tar, contribuisce a chiarire l'interpretazione dell'articolo 79 della legge 8/2011 sulla semplificazione amministrativa.
Per mesi - spiega Dottorini - abbiamo continuato a chiedere che venisse data una parola di chiarezza sull'interpretazione dell'articolo 79 della legge 8 del 2011, evitando una deregulation che nessuno avrebbe compreso. Ci sembra che con questo pronunciamento si ponga finalmente un freno a possibili interpretazioni fuorvianti e si eviti che la legge sulla semplificazione possa essere utilizzata come una maxi-sanatoria, magari per dare il via libera ad attività, come ad esempio alcune stalle suinicole di Bettona, prive del certificato di agibilità o non in regola con le normative dei regolamenti d'igiene. D'altra parte è chiaro che il Consiglio regionale quando ha approvato la legge intendeva snellire gli adempimenti burocratici relativi alla destinazione d'uso degli edifici, certo non permettere l'esercizio di attività che non rispettino i regolamenti finalizzati alla sicurezza, alla salvaguardia ambientale e alla tutela della salute. Prima il Tar e oggi il Consiglio di Stato sembrano introdurre elementi di chiarezza in un contenzioso che rischiava di trasformarsi in un nuovo braccio di ferro tra popolazione e allevatori, tra comitati civici e amministrazione regionale. E' una notizia importante che accogliamo non senza soddisfazione, confermando il nostro sostegno al comitato popolare di Bettona e a un'amministrazione comunale che dimostra di saper tutelare gli interessi dell'ambiente e dell'economia di quel territorio".

Perugia, 16 ottobre 2012
Presentata proposta di legge del gruppo Idv. Oltre all'elenco regionale, previste misure di sostegno e criteri di premialità nell'assegnazione di risorse pubbliche

AGRICOLTURA SOCIALE. DOTTORINI (IDV): SOSTENERE CHI CONIUGA L'ATTIVITA' AGRICOLA CON INTERVENTI A FAVORE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

"E' necessario riconoscere il ruolo dell'agricoltura sociale quale strumento per promuovere l'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati e a rischio di emarginazione e per perseguire lo sviluppo e la coesione sociale delle comunità locali. Per questo la nostra proposta di legge prevede misure di sostegno sia per le aziende agricole che per i soggetti del Terzo settore che coniugano gli aspetti della produzione agricola con l'offerta di servizi sociali, assistenziali e terapeutici". Con queste parole il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, annuncia di aver presentato, insieme al collega Paolo Brutti, una proposta di legge per favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale in Umbria.
"Si tratta - spiega Dottorini - di un provvedimento che, se approvato, potrà offrire da un lato un'opportunità in più alle aziende agricole del nostro territorio, che stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, e dall'altro lato, potrà dare una risposta alla crisi del welfare-state centralizzato e alla necessità di ripensare profondamente il modello di servizi sociali, prevedendo politiche e prassi partecipative, legate alle risorse del territorio".
"La nostra proposta - aggiunge Dottorini - è rivolta sia alle aziende agricole che alle varie realtà del mondo dell'associazionismo, della cooperazione sociale ed in genere del Terzo settore che si impegnano ad affiancare alla tradizionale funzione di produzione di beni alimentari la capacità di generare anche altri servizi, assumendo una caratterizzazione multifunzionale. Attraverso le attività agricole infatti è possibile generare benefici per fasce vulnerabili o svantaggiate della popolazione e dare luogo a servizi innovativi che possono rispondere efficacemente alla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale. Per questo motivo abbiamo proposto l'istituzione di un elenco regionale di soggetti che operano nel settore dell'agricoltura sociale e misure di sostegno. In particolare, la Regione dovrà individuare criteri di premialità per gli operatori dell'agricoltura sociale nell'assegnazione delle risorse del Piano di sviluppo rurale, concedere incentivi, prevedere criteri di priorità nei procedimenti di assegnazione di terreni demaniali e nell'assegnazione di beni sottratti alla mafia, prevedere misure di formazione e aggiornamento per gli operatori di agricoltura sociale, promuovere la somministrazione di prodotti agroalimentari provenienti dall'agricoltura sociale nelle mense pubbliche, particolarmente in quelle scolastiche e delle aziende sanitarie e ospedaliere".

Perugia, 11 ottobre 2012

"Umbria precursore del software libero. Grazie alla nostra legge dal 2006 ad oggi finanziati oltre cinquecento progetti di comuni, scuole e università"

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. DOTTORINI (IDV):

"Riteniamo opportuno che il Consiglio prenda in seria considerazione la nostra proposta di legge sull'Open data, quale veicolo per lo sviluppo economico e partecipativo nella nostra regione. Con l'approvazione del decreto legge 'Crescita 2.0' da parte del Governo e l'introduzione a livello nazionale della pubblicazione dei dati in formato aperto ci pare non siano più accettabili ritardi nell'adeguamento alla normativa nazionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale e primo firmatario della proposta di legge sugli Open data, esprime soddisfazione per l'adozione da parte del Governo delle linee guida sull'amministrazione digitale.
"Trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione è una pratica di cui l'Umbria ha un enorme bisogno - continua Dottorini - perché porta in sé il potenziale di un ritorno economico per le imprese locali e un ritorno sociale per i singoli cittadini, avvicinandoli con facilità e senza restrizioni alle istituzioni. La nostra proposta sull'Open data ha come scopo principale quello di rendere pubblici e mettere a disposizione di cittadini e imprese la maggior parte dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, da quelli cartografici a quelli sul trasporto pubblico locale, da quelli sull'ambiente a quelli economici e demografici e, perché no?, anche quelli sui costi della politica, facendo in modo che chiunque possa usarli senza alcuna limitazione o costo aggiuntivo. Dalle imprese alle associazioni, dai semplici cittadini ai comitati ambientali, questo permetterà al settore dell'information technology e dei servizi di sviluppare modelli imprenditoriali attorno a questi dati, efficaci e economicamente vantaggiosi, in grado di raggiungere cittadini e imprese e arricchire un settore economico in forte espansione anche nella nostra Regione".
"Ora che - ricorda Dottorini - anche il Governo nazionale individua l'Open data, insieme all'uso di licenze e formati aperti, come uno dei punti cardine per la modernizzazione della pubblica amministrazione e del paese non ci sono più alibi per andare avanti anche in Umbria. In questo ci inorgoglisce il fatto che nella nostra regione abbiamo intrapreso quella strada già dal 2006 attraverso l'approvazione della nostra legge sul software libero e i formati aperti che nel corso degli anni ha finanziato oltre 500 progetti di enti locali, scuole e università".
"La nostra proposta sull'Open data - conclude Dottorini - vuole fornire ai cittadini e alle imprese tutti gli strumenti e i dati in possesso della Regione e delle pubbliche amministrazioni per partecipare alla vita democratica ed economica del paese. Al tempo stesso, per non tradire i motivi ispiratori della proposta e per adeguarla a quanto stabilito dal Governo, è nostra intenzione renderla il più partecipata possibile dai soggetti interessati e dalle associazioni di settore disponibili ad un serio e costruttivo confronto".

Perugia, 5 ottobre 2012

"Importante il sostegno della Regione per un'esperienza che introduce nuovi stili di solidarietà che vanno oltre la tradizionale logica assistenziale"

EMPORIO SOLIDARIETA'. DOTTORINI (IDV): RISPOSTA SERIA E LUNGIMIRANTE A CRESCENTE DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE

"Una risposta seria e lungimirante al crescente disagio sociale ed economico che colpisce purtroppo anche il nostro territorio. Ho motivo di credere che la Regione dell'Umbria farà la propria parte per sostenere un'esperienza che si prospetta come innovativa e densa di significati non solo sociali, ma anche economici e ambientali". Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori e presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, esprime con queste parole il sostegno all'iniziativa della Caritas diocesana finalizzato a dare una risposta solidale alla crescente crisi economica che coinvolge sempre più ampi strati della popolazione. L'Emporio della solidarietà sarà aperto a singoli e famiglie in difficoltà che potranno fare spesa gratuitamente, attraverso una tessera a punti a scalare, sul modello di una carta di credito. Per ottenere tale tessera occorrerà fare una richiesta che verrà valutata da una Commissione formata dai rappresentanti dei servizi sociali dei comuni altotiberini coinvolti e dalla stessa Caritas. I punti nelle tessere verranno assegnati modulati a seconda del bisogno dei nuclei familiari o singoli.
"Si tratta - spiega Dottorini - di un tentativo serio di individuare nuovi stili di solidarietà che vadano oltre la tradizionale logica assistenziale. Passare dal pacco-viveri, con cui si interveniva fino ad oggi, a una vera e propria tessera a scalare da utilizzare nel nuovo emporio avrà sicuramente l'effetto di responsabilizzare gli utenti e di metterli nelle condizioni di gestire il proprio budget con dignità ed equilibrio. Allo stesso tempo eviterà disparità o sovrapposizioni di interventi. Senza contare i risvolti economico-ambientali del progetto che, com'è noto, è sostenuto anche da alcune catene di distribuzione e aziende agroalimentari che forniranno prodotti in scadenza e alimenti freschi gratuitamente o comunque a prezzi molto vantaggiosi, riducendo anche la produzione di rifiuti e garantendo un uso corretto delle risorse". 
"Il fatto che - conclude Dottorini - la Regione dell'Umbria si sia dimostrata disponibile a sostenere questo progetto, inserendolo tra le esperienze regionali di last minute market, è molto importante e testimonia come l'impegno comune di istituzioni, privati e associazioni possa dare ottimi risultati. In questo è davvero apprezzabile l'impegno della Caritas che ha avuto la determinazione di elaborare il progetto e coordinare le forze in campo".

Perugia, 5 ottobre 2012

 

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Raccolta differenziata in Umbria - Rapporto 2013

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Guarda le proposte di legge presentate da Oliviero Dottorini nel corso della IX legislatura:
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