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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola

Febbraio 2014 Archives

NECESSARIO ADOTTARE LA STRATEGIA 'RIFIUTI ZERO' E INCREMENTARE QUANTITÀ E QUALITÀ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. TARIFFA PUNTUALE, FILIERE DEL RICICLO E MECCANISMI INCENTIVANTI PUNTI CARDINE PER UNA STRATEGIA SERIA ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE



"A me non preoccupa che si parli di questa insidiosissima novità che porta il nome di Css. A me preoccupa che lo si faccia avendo la soluzione già in tasca. A prescindere dai dati scientifici, a prescindere dai rischi che potrà subire una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Mi preoccupa che si chieda di riaprire il Piano dei rifiuti non per mettere a punto una strategia in grado di colmare le debolezze che hanno impedito di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, non per perseguire la strategia Rifiuti zero, non per garantire la corretta gerarchia di interventi: riduzione, riuso, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo. Al contrario, l'unico elemento che viene preso in considerazione è quello del Css, in maniera acritica, aprioristica. In me desta qualche sospetto, oltre che preoccupazione, che la revisione del Piano venga prevista entro giugno, vale a dire dopo le elezioni amministrative: cosa c'è da nascondere ai cittadini? Se non c'è nulla di cui vergognarsi, se tutto è così trasparente, perché non decidere subito?"

Leggi l'intervento in aula e scarica la mozione
Interrogazione urgente alla Giunta regionale sul progetto Adisu: "Perugia ha già numerosi immobili da recuperare, no a una nuova colata di cemento"

SAN BEVIGNATE. DOTTORINI: URGENTE FERMARE I LAVORI E VALUTARE TUTTE LE SOLUZIONI ALTERNATIVE PER EVITARE NUOVO SCEMPIO

"La costruzione di una residenza universitaria in prossimità del Cimitero monumentale di Perugia ed a ridosso della trecentesca chiesa di San Bevignate è uno schiaffo all'ambiente, al buon senso e ad un complesso monumentale di eccezionale importanza a livello internazionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore e capogruppo Idv in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale per sapere se la Regione Umbria ha co-finanziato il progetto relativo alla realizzazione da parte di Adisu di una residenza per studenti universitari a Perugia, in Via Enrico dal Pozzo, e se non intende intervenire, anche a seguito della contrarietà dei cittadini, per far sospendere l'esecuzione dei lavori e valutare la possibilità di individuare soluzioni alternative.
"Perugia non ha certo bisogno di un'altra colata di cemento - aggiunge Dottorini -. Per giunta appare assolutamente fuori luogo e fuori contesto la realizzazione di un nuovo edificio quando nella zona in questione già sono presenti svariati immobili di proprietà dell'Università e di altri enti pubblici che potrebbero essere recuperati come residenze per studenti. Anche nel vicino complesso "Nuova Monteluce", i cui lavori sono in corso d'opera, sono previsti alloggi per studenti. La scelta di realizzare questo nuovo edificio è aggravata dal fatto che San Bevignate è una delle più importanti chiese templari d'Europa, ospita affreschi di notevole interesse e la sua particolarità è quella di essere posta in un'area rimasta incontaminata e cirondata dal verde che ne amplifica la bellezza e l'interesse".
"L'amministrazione comunale di Perugia, l'Adisu e la Regione Umbria - conclude Dottorini - farebbero bene ad ascoltare i cittadini che stanno manifestando un sentimento di netto rifiuto rispetto a questa ulteriore opera altamente impattante ed è necessario che la Regione, che risulta tra l'altro tra i co-finanziatori del progetto, si attivi per trovare modalità di sospensione dei lavori, in modo da poter valutare con maggiore attenzione se esistono soluzioni e siti alternativi. Sarebbe sicuramente un bel segnale per una città che si candida ad essere capitale europea della cultura".

Perugia, 25 febbraio 2014
"Destra e sinistra unite da una visione cementizia dello sviluppo. Importante movimento di contrasto a progetto che non porterà alcun vantaggio all'Umbria"

E45/ORTE-MESTRE: DOTTORINI: MEGA-OPERA LASCERÀ SOLO DEVASTAZIONE E PEDAGGIO

"E' importante che si inizi a organizzare un forte movimento di contrasto alla trasformazione della E45 in autostrada. Il fatto che qualcuno si assuma la responsabilità di informare i cittadini su un'opera di queste dimensioni è da accogliere con grande favore e disponibilità. Quest'opera non porterà alcun vantaggio all'Umbria, ma solo devastazione ambientale e pedaggio a carico dei cittadini". È quanto ha sostenuto il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria Migliore, intervenendo alla partecipata assemblea popolare organizzata dal movimento "9 dicembre" a Perugia, presso la Sala dei Notari.
"L'Umbria - spiega Dottorini - ha bisogno di mettere in sicurezza una E45 che ormai versa in condizioni pietose e di terminare le mille opere incompiute che divorano risorse pubbliche senza dare frutti. Occorre potenziare e modernizzare la nostra rete ferroviaria, rendendola degna di una regione e di un paese civile. Ma tutto questo non figura tra i progetti del governo che preferisce invece, con il colpevole avallo del nostro Consiglio regionale, mettere mano a un progetto faraonico e anacronistico mettendolo a carico dei contribuenti attraverso il pedaggio. A farne le spese saranno i tanti pendolari che ogni giorno sono costretti a spostarsi per andare al lavoro e in generale tutti coloro che hanno puntato sull'immagine del 'cuore verde d'Italia' per dare impulso alle proprie prospettive turistiche e imprenditoriali. Purtroppo destra e sinistra, unite da una visione cementizia dello sviluppo, sembrano folgorate dal miraggio di un'opera che lascerà all'Umbria soltanto devastazione ambientale e pedaggio a carico dei cittadini. Per questo è importante che i cittadini comincino a conoscere i numeri e gli impatti di questo assurdo progetto, facendo sentire la propria voce".

Perugia, 22 febbraio 2014
"Non più rinviabile l'elezione del garante. Scegliere persona competente, con esperienza e senza legami con partiti politici"

GARANTE DETENUTI. DOTTORINI:

"Non potevamo continuare ad assistere al gioco dei veti incrociati che dal 2006 ad oggi hanno impedito la nomina di una figura di garanzia fondamentale per la vita e la dignità di chi è sottoposto a misure restrittive. L'Umbria è rimasta una delle poche regioni in Italia a non essersi ancora adeguata ai dettami della legge. Ed è un primato davvero poco invidiabile". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), presidente di Umbria migliore, commenta l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge, primo firmatario lo stesso Dottorini, che abbassa il quorum per l'elezione del garante dei detenuti.
"Con la previsione - aggiunge Dottorini - che per l'elezione del garante dopo la terza votazione sarà sufficiente la maggioranza semplice, come avviene per tutte le elezioni di figure apicali, istituzionali e non, abbiamo reso realmente possibile l'istituzione di una figura che non sarà certo risolutiva dei gravi problemi carcerari, ma potrà rappresentare sicuramente un faro puntato su una realtà di grande disagio in cui a volte la dignità delle persone risulta seriamente compromessa. L'attuale legge si prestava a boicottaggi anche da parte di minoranze di blocco che non sono previste per nessuna nomina o elezione, neppure per quella del Presidente della Repubblica. Su un tema così importante, che riguarda la dignità e i diritti delle persone, è bene invece sgomberare ogni tentazione di far prevalere interessi di bottega su quelli collettivi. Un tale atteggiamento vanificherebbe il tentativo stesso che avevamo proposto e sostenuto con forza di sottrarre questo tipo di nomine dalle spartizioni partitiche, basandoci esclusivamente su competenze e sensibilità dimostrate sul campo".  
"Adesso - continua Dottorini - dobbiamo procedere spediti all'elezione, scegliendo una persona competente e con esperienza, fuori dalla spartizione partitica e il più possibile condivisa, consapevoli che la scelta non è più rinviabile. La procedura scelta, quella del bando pubblico, è sicuramente condivisibile. Oggi abbiamo disinnescato i meccanismi perversi che fino ad oggi ne hanno impedito la nomina. Adesso tocca alla politica dimostrare la volontà di giungere a una soluzione per affrontare una situazione non degna di un paese civile".

Perugia, 18 febbraio 2014

dario di bello -

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Anche se con qualche giorno di ritardo, la F.M.I. ha finalmente pubblicato l'elenco dei motocicli di particolare interesse storico e collezionistico ai sensi dell'art.63 comma 3 L.342/2000.

Ricordo a tutti i motociclisti che se la vostra moto è nell'elenco, la stessa è automaticamente beneficiaria delle agevolazioni fiscali, dovete semplicemente spedire alla vostra Regione di residenza un'Autocertificazione corredata dell'elenco.

Se vi dovessero dire che dovete per forza iscrivervi alla F.M.I. o all'asi, non date a retta a chi ve lo dice, pagate il bollo ridotto e se dovesse arrivarvi a casa una richiesta di pagamento, noi da Perugia siamo pronti a supportarvi per far causa alla Regione.

Elenco 2014 motoveicoli di interesse storico 2014

Ciao a tutti.
dario di bello
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"Già dieci regioni lo hanno fatto, l'Umbria invece ha reintrodotto la tassazione nel 2009, generando un netto svantaggio competitivo. Eppure questa tipologia di imprese vanta ottime performance"

COOPERAZIONE SOCIALE. DOTTORINI: PROSSIMO BILANCIO PREVEDA ESENZIONE IRAP PER COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO A

"Un bel segnale ci arriva dalla risoluzione del Dap 2014 dove è stata inserita la nostra proposta sull'esenzione Irap per le cooperative sociali di tipo A. Ora è importante dare seguito in tempi brevi a questo impegno affinchè si ristabilisca un criterio di equità per soggetti che stanno dimostrando capacità di risultati e azioni dall'alto valore sociale". Dopo l'accoglimento nel Documento annuale di programmazione (Dap) 2014-2016 della sua proposta di reintroduzione dell'esenzione dell'imposta Irap per le cooperative sociali di tipo A, il consigliere regionale Oliviero Dottorini, capogruppo Idv e presidente di Umbria Migliore, chiede che la prossima manovra di Bilancio sia conseguente con quanto previsto nel Dap. 
"E' importante che quell'impegno non rimanga solo sulla carta, ma si trasformi in un'azione concreta già nella prossima manovra di Bilancio, anche per colmare lo svantaggio competitivo che sta subendo questa tipologia di impresa, con il suo fondamentale contributo per la tenuta del nostro tessuto sociale. Si tratta di esperienze che vantano performance di tutto rispetto, con aumenti pari al 100 per cento sia in termini di incremento numerico che relativamente alla crescita di addetti. Inoltre impiegano quelle categorie che incontrano normalmente maggiori difficoltà occupazionali: donne, giovani e over 45. Per rilanciare il lavoro della nostra Regione quindi - spiega Dottorini - occorre che l'Umbria sostenga le eccellenze che, come queste, hanno maggiori capacità di incidere sui livelli occupazionali. Inoltre riteniamo che l'accoglimento della nostra proposta nel Dap vada nella giusta direzione per appianare lo svantaggio competitivo che le cooperative umbre dal 2009, data nella quale la Regione ha reintrodotto l'imposizione Irap, hanno dovuto affrontare sulle concorrenti extraregionali. Infatti in Italia già dieci regioni hanno previsto l'esenzione totale dal pagamento dell'Irap per le cooperative sociali di tipo A. E' evidente lo squilibrio che viene a crearsi nel momento in cui le nostre imprese si trovano a dover competere su gare d'appalto con altre cooperative sociali che, avendo sede in altre regioni e godendo dell'esenzione, hanno minori costi del lavoro e possono fare offerte al ribasso". 
"Una proposta per reperire le risorse necessarie alla copertura di questo intervento noi l'avevamo avanzata: con un piccolo contributo sull'addizionale Irpef per i redditi più alti, quelli oltre gli 80mila euro, non sarebbe stato complicato poter far conto su un extragettito pari a un milione e 600mila euro, che poi è esattamente quanto richiesto per permettere l'esenzione Irap alle cooperative sociali. Consideriamo che sia quindi necessario - aggiunge Dottorini - essere conseguenti e coerenti, anche per riconoscere l'alto valore sociale di questa forma di impresa. La cooperazione sociale, infatti, rappresenta un settore  da sostenere soprattutto alla luce della riduzione delle risorse pubbliche destinate alle politiche di welfare e del progressivo allungarsi dei tempi medi di pagamento da parte della pubblica amministrazione".

Perugia, 13 febbraio 2013
"Conversione del modello produttivo e scelte coerenti devono diventare punti cardine per superare una crisi che in Umbria ha attecchito in maniera più forte che nel resto d'Italia"



Il pil dell'Umbria diminuisce in misura maggiore rispetto alla media nazionale, mentre i consumi delle famiglie continuano a calare e la disoccupazione ha superato i livelli di guardia. La crisi in Umbria ha attecchito in maniera particolarmente vigorosa. Parcellizzazione, lavoro in sub fornitura, mancanza di un modello produttivo regionale e di poli imprenditoriali "autoctoni" sono le principali debolezze del nostro sistema.
Di fronte a questo rifugiarsi nella retorica della crescita o nelle ricette rassicuranti del passato sarebbe un errore imperdonabile. Occorre una profonda rconversione del nostro modello produttivo: catrame, cave, cemento, tabacco e soccida non pososno più essere considerati il motore dell'Umbria. Non è possibile pensare ancora che siano sufficienti "un po' più di green, un po' più di ricerca, un po' di spinta all'innovazione per salvare l'esistente".
Per questo non si può continuare a parlare di "cambio di paradigma" e poi puntare decisi sulla trasformazione della E45 in autostrada e sull'incremento della cementificazione, non si può parlare di green economy e poi approvare delibere sulle biomasse che eliminano il vincolo dei km zero, non si può parlare di agricoltura di qualità e biologica come "rivoluzione culturale" e poi decidere di puntare ancora sulla "strategia tabacco" ... 
[Leggi le proposte su cooperazione sociale, agricoltura, ambiente, imprenditoria, infrastrutture...]
"Una vicenda che non può rimanere nel chiuso di qualche palazzo. Confidiamo nello spirito democratico dei gruppi consiliari per conoscere l'opinione degli umbri"

E45/ORTE-MESTRE: DOTTORINI: PROPORREMO REFERENDUM CONSULTIVO, SU UN'OPERA DI QUESTA PORTATA E' NECESSARIO IL PARERE DEI CITTADINI

"La vicenda della E45 autostrada non può essere risolta nel chiuso di qualche palazzo. E' giusto che i cittadini vengano messi a conoscenza dei rischi a cui va incontro la nostra regione e possano esprimersi su un'opera che non porterebbe alcun vantaggio all'Umbria, ma solo danni ambientali e pedaggio anche a carico dei residenti. Per questo stiamo valutando i contenuti di un quesito referendario da sottoporre al Consiglio regionale per chiedere agli umbri cosa ne pensano del progetto promosso da Bonsignore e dal governo Berlusconi". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria Migliore, annuncia la predisposizione di un quesito referendario che sottoporrà ai colleghi del Consiglio regionale per chiedere agli umbri se sono favorevoli o meno alla trasformazione in autostrada della E45 Orte-Mestre. 
"Non ci nascondiamo la difficoltà a raccogliere le sei firme necessarie a proporre l'atto in aula e non è per nulla scontato che dall'assemblea legislativa escano i 16 voti necessari a consentire il referendum consultivo. Tuttavia - spiega Dottorini - confidiamo nello spirito democratico delle forze consiliari che non avranno certo timore di interpellare i cittadini su un'opera infrastrutturale di questa portata. Si tratta di una realizzazione che cambierà i connotati paesaggistici e ambientali della regione e condizionerà le abitudini consolidate dei tanti utenti che rischiano di vedersi sottoposti a un pedaggio che a noi appare inopportuno. L'Umbria - aggiunge Dottorini - ha bisogno di mettere in sicurezza una E45 che ormai versa in condizioni pietose e di terminare le mille opere incompiute che divorano risorse pubbliche senza dare frutti. Occorre, questo sì, potenziare e modernizzare la nostra rete ferroviaria, rendendola degna di una regione e di un paese civile. Ma tutto questo non figura tra i progetti del governo che preferisce invece, con il colpevole avallo del nostro Consiglio regionale, intraprendere un progetto faraonico e anacronistico mettendolo a carico dei contribuenti attraverso il pedaggio. A farne le spese saranno i tanti pendolari che ogni giorno sono costretti a spostarsi per andare al lavoro e in generale tutti coloro che hanno puntato sull'immagine del 'cuore verde d'Italia' per dare impulso alle proprie prospettive turistiche e imprenditoriali".
"Il fatto che martedì scorso si sia confermata, con qualche positiva defezione, l'intesa trasversale di otto anni fa - aggiunge Dottorini - la dice lunga su quale sia la visione che cementa destra e sinistra in questa regione. Quello che è successo in Consiglio regionale è l'ennesimo grave errore di valutazione in tema di infrastrutture. La nostra regione ha perduto una straordinaria occasione per sfilarsi da un progetto che non aveva senso dieci anni fa, ma che oggi assume i connotati di un'assurdità colossale che lascerà all'Umbria soltanto devastazione ambientale e pedaggio a carico dei cittadini". 

Perugia, 1 febbraio 2014
 

In evidenza

Raccolta differenziata in Umbria - Rapporto 2013

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Guarda le proposte di legge presentate da Oliviero Dottorini nel corso della IX legislatura:
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