Il regolamento doveva essere approvato entro novanta giorni, ma se ne è persa ogni traccia: "A rimetterci giovani agricoltori, disoccupati e soggetti svantaggiati"
"E' veramente paradossale che a oltre 10 mesi dall'approvazione della legge che affida le terre e i beni inutilizzati ai giovani agricoltori, ai disoccupati e ai soggetti svantaggiati non sia ancora operativo il regolamento attuativo. Questa legislatura sta terminando e sarebbe sconcertante se non si riuscisse a dare gambe ad una legge che potrebbe rappresentare un importante strumento a favore dell'occupazione e dello sviluppo del settore agricolo". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge sul Banco della Terra concernente le "Disposizioni per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli" emanata il 5 aprile scorso, torna a denunciare la mancata emanazione del regolamento attuativo.
"Nei giorni scorsi - dice Dottorini - abbiamo inviato l'ennesima lettera all'assessore di riferimento in cui chiedevamo conto dei tempi sullo stato del regolamento attuativo, strumento indispensabile per rendere operativa la legge, e sullo stato di avanzamento della redazione del bando per l'assegnazione delle ex case cantoniere dell'Anas a comuni e associazioni che ne facciano richiesta per scopi turistici e sociali, come previsto dall'ordine del giorno approvato in Consiglio regionale l'ottobre scorso. Questi due atti hanno suscitato grandi aspettative da parte di cittadini ed associazioni, in quanto potrebbero fornire una risposta immediata ed efficace alla crisi economica che non risparmia la nostra regione e un importante strumento a favore dell'occupazione e dello sviluppo del settore agricolo. Ma tutto appare fermo e incagliato nei meandri della burocrazia regionale".
"E' bene ricordare - prosegue Dottorini - che la legge sul Banco della Terra parlava di novanta giorni per l'emanazione del regolamento e che l'assessore Paparelli ha più volte assicurato che entro la fine della legislatura sarebbero partiti i bandi per l'assegnazione dei beni agricoli. Ormai la situazione appare completamente fuori controllo in quanto non c'è traccia del regolamento e tanto meno dei bandi che, stando alla sollecitudine dimostrata fino ad oggi dall'assessorato, necessiteranno di altri lunghissimi mesi. Il tutto mentre altre regioni, pur partite dopo l'Umbria, stanno già assegnando i primi terreni e dopo aver recepito i suggerimenti della Giunta riguardo alla necessità di rendere più esplicito il riferimento alla gratuità o alle agevolazioni legate alla locazione di beni e terreni. Ogni attesa ha il suo limite e ormai resta da capire solo chi sta boicottando il Banco della Terra e per quali ragioni. E' necessario agire coerentemente e con la massima celerità se vogliamo valorizzare il patrimonio pubblico e allo stesso tempo rilanciare un settore, quello agricolo, di vitale importanza per la nostra economia, ma anche per la tutela del nostro paesaggio."
Perugia, 11 febbraio 2015
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