Interrogazione all'assessore Mascio. "Prevedibili ricorsi, tempi lunghissimi e un considerevole aumento dei costi per un'opera mal concepita e che non decolla"
"È passato ormai più di un anno dalla chiusura del bando per la gara di appalto della realizzazione della Piastra logistica dell'Altotevere e ancora non si hanno notizie su quando inizieranno i lavori, né tanto meno su quando finiranno. Quella che ormai viene riconosciuta da tutti come un'autentica follia progettuale aveva un unico motivo di vanto per chi l'ha concepita: il vantaggio strategico di essere partiti un anno prima rispetto ai progetti di Foligno e Terni. Adesso anche quel vantaggio è annullato e non si hanno più notizie né riguardo all'inizio dei lavori né sulla realizzazione dell'opera".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente all'assessore alle Infrastrutture Giuseppe Mascio per conoscere i motivi che hanno portato al blocco dell'iter amministrativo che avrebbe dovuto portare all'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto già un anno fa.
"E' prevedibile - spiega Dottorini - che certi ritardi daranno luogo a contenziosi in grado di allungare ulteriormente i termini di esecuzione, con prevedibili e influenti aumenti di costo a carico della collettività. Per questo ci piacerebbe sapere se tali inconcepibili ritardi nell'affidamento della gara sono legati a incapacità amministrativa, alle recenti indagini della magistratura circa alcune aziende umbre o a motivazioni più strettamente politiche. D'altra parte l'errore strategico di un centro intermodale che non si connette alla linea ferroviaria è ormai riconosciuto da tutti. Per difendere il proprio operato, fino ad oggi le amministrazioni di Città di Castello e San Giustino hanno potuto vantare solo l'efficienza nell'avanzamento dell'iter, promettendo da anni l'imminente avvio dei lavori. Ma oggi anche quel presunto vantaggio è annullato. Nel frattempo infatti le Piastre di Foligno e Narni-Terni - quelle sì ben finanziate, ben collegate e dotate di funzionalità strategica - hanno già recuperato ogni ritardo e procedono verso l'aggiudicazione della gara".
"Quello della Piastra logistica dell'Altotevere - spiega Dottorini - è un progetto nato male, che ha registrato la sfrontatezza delle amministrazioni locali nel voler localizzare il sito in un territorio privo dei collegamenti primari necessari ad un vero interporto moderno, primo su tutti lo scambio ferro-gomma. Nel sito imposto fortemente dal comune di Città di Castello infatti non c'è segno né possibilità di collegamento con la Fcu. Una mancanza grave, ancor più se paragonata agli alti standard degli altri due poli logistici regionali: quello di Foligno, che può far conto addirittura su un aeroporto e su oltre 38 milioni di investimento, e quello di Terni-Narni che vanta il collegamento diretto con le Ferrovie dello stato e 39 milioni di investimento. Siamo al paradosso quindi - conclude Dottorini - che un progetto sbagliato, finanziato con 16 milioni di euro da fondi statali e regionali, è fermo da più di un anno senza che vengano resi noti gli esiti delle procedure d'appalto".
Perugia, 29 giugno 2009
"È passato ormai più di un anno dalla chiusura del bando per la gara di appalto della realizzazione della Piastra logistica dell'Altotevere e ancora non si hanno notizie su quando inizieranno i lavori, né tanto meno su quando finiranno. Quella che ormai viene riconosciuta da tutti come un'autentica follia progettuale aveva un unico motivo di vanto per chi l'ha concepita: il vantaggio strategico di essere partiti un anno prima rispetto ai progetti di Foligno e Terni. Adesso anche quel vantaggio è annullato e non si hanno più notizie né riguardo all'inizio dei lavori né sulla realizzazione dell'opera".
Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente all'assessore alle Infrastrutture Giuseppe Mascio per conoscere i motivi che hanno portato al blocco dell'iter amministrativo che avrebbe dovuto portare all'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto già un anno fa.
"E' prevedibile - spiega Dottorini - che certi ritardi daranno luogo a contenziosi in grado di allungare ulteriormente i termini di esecuzione, con prevedibili e influenti aumenti di costo a carico della collettività. Per questo ci piacerebbe sapere se tali inconcepibili ritardi nell'affidamento della gara sono legati a incapacità amministrativa, alle recenti indagini della magistratura circa alcune aziende umbre o a motivazioni più strettamente politiche. D'altra parte l'errore strategico di un centro intermodale che non si connette alla linea ferroviaria è ormai riconosciuto da tutti. Per difendere il proprio operato, fino ad oggi le amministrazioni di Città di Castello e San Giustino hanno potuto vantare solo l'efficienza nell'avanzamento dell'iter, promettendo da anni l'imminente avvio dei lavori. Ma oggi anche quel presunto vantaggio è annullato. Nel frattempo infatti le Piastre di Foligno e Narni-Terni - quelle sì ben finanziate, ben collegate e dotate di funzionalità strategica - hanno già recuperato ogni ritardo e procedono verso l'aggiudicazione della gara".
"Quello della Piastra logistica dell'Altotevere - spiega Dottorini - è un progetto nato male, che ha registrato la sfrontatezza delle amministrazioni locali nel voler localizzare il sito in un territorio privo dei collegamenti primari necessari ad un vero interporto moderno, primo su tutti lo scambio ferro-gomma. Nel sito imposto fortemente dal comune di Città di Castello infatti non c'è segno né possibilità di collegamento con la Fcu. Una mancanza grave, ancor più se paragonata agli alti standard degli altri due poli logistici regionali: quello di Foligno, che può far conto addirittura su un aeroporto e su oltre 38 milioni di investimento, e quello di Terni-Narni che vanta il collegamento diretto con le Ferrovie dello stato e 39 milioni di investimento. Siamo al paradosso quindi - conclude Dottorini - che un progetto sbagliato, finanziato con 16 milioni di euro da fondi statali e regionali, è fermo da più di un anno senza che vengano resi noti gli esiti delle procedure d'appalto".
Perugia, 29 giugno 2009
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