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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola
Agosto 2011 Archives
Se avete un ciclomotore ricordate che entro il 13 febbraio 2012, il contrassegno (targhino) dovrà avere sei caratteri.
Il targhino a cinque caratteri va in pensione.
Entro il 13 febbraio bisogna reimmatricolare i motorini muniti di vecchia targa, fornendoli di una nuova carta di circolazione e di una targa a sei caratteri.
La prima cosa da fare è dotarsi del modulo per effettuare la domanda, il modello TT2118, in distribuzione negli uffici della Motorizzazione.
Al modello compilato vanno allegate le ricevute di versamento dell'imposta di bollo per la reimmatricolazione, per i diritti alla Motorizzazione e per l'acquisto delle targhe del veicolo.
In tutto, circa 50 euro.
Serve poi il certificato originale di idoneità tecnica del mezzo, e copia del documento di identità. Se il motorino viene utilizzato da un minorenne, la domanda deve essere sottoscritta dai genitori.
È stato emesso un calendario scaglionato per la dismissione delle vecchie targhe in favore di quelle nuove.
Tra giugno e luglio sono state prese in considerazione le targhe la cui sequenza numerica inizia con numeri da 0 a 5.
Adesso, fino al 29 settembre, si considerano le cifre iniziali da 6 a 8. Dopodiché, entro il 28 novembre, si procede con le targhe la cui sequenza comincia per 9 o con la lettera A.
La legge prevede sanzioni per chi circola con i vecchi documenti (389 euro di multa) a partire dal 13 febbraio.
dario di bello - dariodibello@dottorini.com
"Le truffe sono tutte odiose ma quella dei napoletani che hanno falsificato la loro residenza spostandola in Umbria per pagare metà assicurazione per i loro mezzi di trasporto ci appare giustificabile e per alcuni versi inevitabile.
C' è infatti da anni una vergognosa disparità di trattamento tra Nord e Sud. A parità di condizioni contrattuali, un cittadino di Napoli paga il triplo rispetto a un cittadino che risiede in altre province d'Italia, in aperta violazione dei principi di uguaglianza e di non discriminazione".
"Basta andare sul sito dell'Aci per notare che a Milano gli incidenti, nel 2010, sono stati 35479, mentre a Napoli - dove circola un numero maggiore di veicoli - solo 8605.
Nonostante questo, i napoletani pagano più dei milanesi: la conferma viene dai dati Isvap relativi agli esborsi delle compagnie assicurative".
"Se i Governi nazionale e regionale non decideranno di intervenire il fenomeno delle residenze false o modificate o dei finti tagliandi assicurativi con nomi improbabili di assicurazioni aumenterà ulteriormente.
Il cittadino napoletano infatti non ha alcuno strumento per difendersi da questa palese ingiustizia se non truffare lo stato o girare con mezzi non assicurati come già fanno circa la metà degli abitanti della città e della provincia.
D'altronde diverse volte costa meno acquistare un mezzo di trasporto usato che assicurarlo. Con la tremenda crisi economica in atto il fenomeno è destinato ad avere dimensioni sempre maggiori e diffuse in quasi tutte le categorie sociali che noi non ci sentiamo di condannare".
dario di bello - dariodibello@dottorini.com
"Un referendum per eliminare la scandalosa legge elettorale dei nominati, il cosiddetto "Porcellum", e per la reintroduzione delle preferenze, restituendo ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare. Allo stesso tempo dare il via a una campagna per cancellare il Porcellum umbro eliminando il listino dei nominati dai partiti". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia l'avvio nei prossimi giorni della raccolta firme per due referendum abrogativi proposti dall'Italia dei Valori. Il primo per cancellare l'attuale legge elettorale, il secondo per la cancellazione delle province.
"Occorre fare un ennesimo sforzo di democrazia - spiega il capogruppo Idv - per cancellare una legge elettorale che lo stesso ideatore certificò come una vera e propria "porcata". Purtroppo però anche l'Umbria ha il suo Porcellum.
E' bene ricordare che da noi c'è una legge elettorale che prevede la nomina di sei consiglieri su diciannove, quelli della coalizione di maggioranza, sottraendoli alla scelta dei cittadini. Un vero e proprio furto di democrazia perpetuato nella scorsa legislatura da un voto-inciucio a firma Pd, Pdl, Rifondazione e Sinistra e libertà, con l'Italia dei Valori unico partito a votare contro e denunciare questo scandalo. Quindi oggi diamo il benvenuto a chi nel Pd si ravvede e vuole riaprire i giochi per eliminare il listino individuato come strumento anti democratico per la rappresentanza dei cittadini".
"Come Idv - aggiunge Dottorini - nella passata legislatura avevamo avanzato una proposta finalizzata a disinnescare gli effetti perversi del listino dei nominati e per restituire la possibilità di scelta agli elettori, ma con motivazioni tecniche assolutamente pretestuose venne allontanata anche questa possibilità, consegnandoci un testo che ha molto a che vedere con il famigerato Porcellum e poco a che spartire con un moderno strumento democratico di scelta dei rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni. La nostra proposta - conclude il capogruppo Idv - avrebbe restituito agli elettori la possibilità di scegliere fra candidati, confermando il bipolarismo, garantendo la governabilità ed un giusto equilibrio tra le province di Perugia e Terni. Ma evidentemente aveva un limite insormontabile: quello di non garantire postazioni di privilegio ad alcuno".
Perugia, 5 agosto 2011
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