Chi continua a dire 'Viva l'autostrada, ma senza pedaggio per gli umbri', o è uno sprovveduto o è in malafede. Si abbia almeno il decoro di tacere"
"Qualcuno fa finta di cadere dal pero, ma il pedaggio per i residenti è sempre stato parte integrante del progetto di trasformazione in autostrada della E45. Chi continua a dire "Viva l'autostrada, ma senza pedaggio per gli umbri" o è uno sprovveduto o è in malafede. Da questo punto di vista infatti il Piano economico finanziario parla chiaro: i privati rientreranno dell'investimento attraverso la defiscalizzazione e soprattutto attraverso il pedaggiamento che sarà a carico principalmente dei residenti, essendo la E45 un'arteria a servizio di un traffico essenzialmente locale. L'unico modo per evitare questo salasso alle famiglie e alle imprese umbre è togliere il consenso della nostra regione e dei nostri comuni a questo assurdo progetto che avvantaggerà qualche più o meno spregiudicato gruppo imprenditoriale e lascerà all'Umbria solo devastazione e pedaggio". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore commenta le tante prese di posizione di pseudo-ravvedimento all'indomani della pubblicazione dei dati sul pedaggiamento della E45, annunciando di aver predisposto il "Pedaggiometro" attraverso il quale chiunque potrà avere le stime dell'ammontare del pedaggio nelle tratte di propria percorrenza, collegandosi a questo indirizzo.
"È bene che i cittadini si rendano conto di cosa li attende. Le finte lacrime di coccodrillo e l'ipocrisia non servono a nulla, se non ad ingannare i cittadini. Se c'è veramente la volontà di evitare questo ennesimo balzello agli umbri, se veramente si ha a cuore uno sviluppo equilibrato della nostra regione, si abbia il coraggio di comunicare al governo che l'Umbria ritira il proprio consenso alla trasformazione in autostrada. Il Piano economico finanziario dei privati, così spietato nelle sue cifre, ci conferma che tutte le pressioni che avrebbe fatto la Regione per alleviare il pedaggio non sono state tenute in alcuna considerazione. E non sarebbe potuto essere altrimenti dal momento che senza pedaggio per i residenti quell'opera è economicamente insostenibile e le banche stesse non avrebbero sufficienti garanzie per erogare crediti ai privati. Il fatto che la Giunta regionale abbia tenuto per così tanto tempo nei cassetti questo documento, senza renderlo pubblico neppure ai consiglieri regionali, la dice lunga sull'imbarazzo e sulla credibilità di chi ha fatto di quest'opera il baluardo del proprio modo di intendere lo sviluppo, la green economy e la filiera turismo-ambiente-cultura".
Perugia, 30 luglio 2014
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